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ChiaraS

Lavatrice rotta da due mesi - la proprietaria non la vuole sostituire

Buongiorno,

 

faccio una premessa del contesto prima di spiegare il problema.

 

Premessa

Vivo, insieme ad altre tre persone, in un appartamento da quasi quattro anni, inizialmente affittato tramite agenzia.

La proprietaria è una persona anziana con la quale è difficile comunicare e che, quando c'è da pagare qualcosa, si mette spesso di traverso. L'intero palazzo, compreso il nostro appartamento, è molto vecchio.

Appena entrati in casa molti mobili erano vecchi, così come tubi vari e tapparelle, ad esclusione della cucina nuovissima e di pochi mobili in qualche stanza.

 

Problema

A metà giugno si è rotta la lavatrice (cestello bucato). Abbiamo subito chiamato dei tecnici ma ci hanno detto che andava sostituita perché la spesa di riparazione era troppo alta.

 

Ne abbiamo parlato sia con la proprietaria, sia con il suo "assistente", ma lei non voleva pagarla perché diceva che era nuova ed era colpa nostra (senza ovviamente darci alcuna motivazione). L'unico compresso che ha proposto è stato quello di pagare noi la lavatrice e lei ci avrebbe dato 1/5 della spesa (circa 50€) e che poi la lavatrice sarebbe rimasta in casa.

Dopo un mesetto la proprietaria si è resa conto che la lavatrice è molto vecchia allora ha iniziato a dire che è stata truffata dall'agente che ci ha affittato la casa, ma comunque si è rifiutata di sostituire l'elettrodomestico.

 

Abbiamo quindi deciso di contattare un tecnico per certificare la causa del anno. Ci ha rilasciato un certificato in cui dichiara che si è rotta a causa dell'usura e conviene sostituirla. Ad oggi la proprietaria comunque non si fida di quel certificato, ma non vuole far venire un tecnico di sua fiducia a verificare perché non vuole spendere i 40€ della chiamata (sua dichiarazione).

 

Siamo ormai da due mesi senza lavatrice. A questo punto mi chiedo, come possiamo comportarci?

 

Grazie mille in anticipo,

Chiara

E' successa una cosa del tutto simile a me quando ero affittuario.

Dopo circa 3 anni si è rotta la lavatrice ed è stata ritenuta non riparabile dal tecnico con tanto di dichiarazione scritta che la rottura era per usura.

Appurato che la lavatrice aveva circa 10 anni ho chiesto al proprietario la sostituzione e si è rifiutato.

A digiuno di leggi e per nulla intenzionato a pagare altre perizie tecniche (ma perchè l'affittuario dovrebbe farsi carico di tutte queste problematiche poi?) ho decurtato deliberatamente dall'affitto i soldi per la lavatrice nuova facendogli pervenire la fattura.

Quando si è fatto sentire per avere spiegazioni gli ho detto che ritenevo di avere ragione e se voleva recuperare i soldi avrebbe dovuto farsi carico lui di avvocati, controperizie e quant'altro.

Si è limitato a qualche timida protesta ma è finita così, evidentemente ha preferito tenersi un affittuario che aveva sempre pagato puntalmente.

... ho decurtato deliberatamente dall'affitto i soldi per la lavatrice nuova facendogli pervenire la fattura.

Tipico esempio di applicazione della lex talionis, che ha trovato legittimazione nel diritto romano e anche nella Bibbia. Ritengo tuttavia che oggi non possa trovare applicazione perchè non si adatta ai tempi che viviamo, alla nostra cultura e alla civiltà attuale. Nel tuo caso tutto è finito lì, e si potrebbe concludere che è bene ciò che finisce bene, ma troppe sono le variabili per consigliarne un uso generalizzato. Qualche esempio? vi sono lavatrici da meno di 200 euro a più di 2.000 e la scelta di riavulill non doveva essere imposta al proprietario che, a sua volta, avrebbe dovuto mantenere in efficienza l'elettrodomestico guastatosi per normale usura.

 

Sottolinerei un altro punto dell'intervento: "ha preferito tenersi un affittuario che aveva sempre pagato puntalmente". Ci vedo una certa autocelebrazione, non lecita quando si è fatto solo il proprio dovere, nulla di più.

Evita di fare commenti offensivi che peraltro non rispondono ad alcun punto delle questioni poste.

Per la cronaca la lavatrice acquistata era della stessa marca della precedente e tra le più economiche sul mercato, invece di fare soltanto commenti offensivi e malpensanti rispondi alle domande che pongono altrimenti evita di intervenire nel forum.

La mia è una semplice esperienza che ho condiviso e tu la prendi ad esempio per ciarlare di autocelebrazioni e stupidaggini varie.

Se c'è una cosa da sottolineare è che "sottolineerei" si scrive con due "e".

Ritengo tuttavia che oggi non possa trovare applicazione perchè non si adatta ai tempi che viviamo, alla nostra cultura e alla civiltà attuale.

Su questo ci sarebbe molto da dire...

 

Forse tu ti riferisci alla cultura e alla civiltà dei Paesi del Nord Europa, ma in Italia è del tutto NORMALE, tanto più quando si tratta con gente che affitta pure in nero.

Su questo ci sarebbe molto da dire...

 

Forse tu ti riferisci alla cultura e alla civiltà dei Paesi del Nord Europa, ma in Italia è del tutto NORMALE, tanto più quando si tratta con gente che affitta pure in nero.

La penso esattamente come te Mosquiton e ti ringrazio di averlo sottolineato.

Quello che mi premeva evidenziare era la gratuità dell'intervento di Tomm che sembrava avere il solo intento di essere screditante ed offensivo nei miei confronti senza minimamente curarsi di rispondere alle domande poste inizialmente.

Siamo ormai da due mesi senza lavatrice. A questo punto mi chiedo, come possiamo comportarci?

Tornando al post iniziale, il problema è che i costi della Giustizia sono alti e non sempre c'è la certezza che chi ha ragione recupera le spese.

In questo caso particolare mi sembra di capire che sia un appartamento ammobililiato condiviso da 4 affittuari estranei tra loro.

Considerato che una semplice lettera di un avvocato costa i 200 euro che costerebbe una lavatrice più o meno decente (io ho pagato 239 euro una signora whirpool da 7 Kg mod. DLC 7012) e considerato che siamo in Italia, direi alla proprietaria di prendersi la propria lavatrice e ne acquisterei una nuova (50 euro a testa) che mi giocherei ai dadi con gli altri inquilini a fine locazione.

 

La proprietaria sarà pure anziana ma ci ragiona molto bene visto che vi ha proposto una partecipazione di 50 euro a condizione che la nuova lavatrice resti di sua proprietà e non che poi ve la portiate via visto che lei partecipa solo per 1/5.

 

P.S. Siete senza lavatrice da ormai 2 mesi.

Non li avete già spesi 50 euro a testa di lavanderia a gettoni?

Un vecchio proverbio dice:

 

"Vale più la pratica della grammatica"

Evita di fare commenti offensivi che peraltro non rispondono ad alcun punto delle questioni poste.

Per la cronaca la lavatrice acquistata era della stessa marca della precedente e tra le più economiche sul mercato, invece di fare soltanto commenti offensivi e malpensanti rispondi alle domande che pongono altrimenti evita di intervenire nel forum.

La mia è una semplice esperienza che ho condiviso e tu la prendi ad esempio per ciarlare di autocelebrazioni e stupidaggini varie.

Se c'è una cosa da sottolineare è che "sottolineerei" si scrive con due "e".

Mi dispiace che essere in parziale disaccordo venga interpretato come offesa. Grazie per la correzione del refuso.

Vivo, insieme ad altre tre persone, in un appartamento da quasi quattro anni, inizialmente affittato tramite agenzia.

La proprietaria è una persona anziana con la quale è difficile comunicare e che, quando c'è da pagare qualcosa, si mette spesso di traverso. L'intero palazzo, compreso il nostro appartamento, è molto vecchio.

Appena entrati in casa molti mobili erano vecchi, così come tubi vari e tapparelle, ad esclusione della cucina nuovissima e di pochi mobili in qualche stanza.

 

A metà giugno si è rotta la lavatrice (cestello bucato). Abbiamo subito chiamato dei tecnici ma ci hanno detto che andava sostituita perché la spesa di riparazione era troppo alta.

 

Ne abbiamo parlato sia con la proprietaria, sia con il suo "assistente", ma lei non voleva pagarla perché diceva che era nuova ed era colpa nostra (senza ovviamente darci alcuna motivazione). L'unico compromesso che ha proposto è stato quello di pagare noi la lavatrice e lei ci avrebbe dato 1/5 della spesa (circa 50€) e che poi la lavatrice sarebbe rimasta in casa.

 

Dopo un mesetto la proprietaria si è resa conto che la lavatrice è molto vecchia allora ha iniziato a dire che è stata truffata dall'agente che ci ha affittato la casa, ma comunque si è rifiutata di sostituire l'elettrodomestico.

 

Abbiamo quindi deciso di contattare un tecnico per certificare la causa del anno. Ci ha rilasciato un certificato in cui dichiara che si è rotta a causa dell'usura e conviene sostituirla. Ad oggi la proprietaria comunque non si fida di quel certificato, ma non vuole far venire un tecnico di sua fiducia a verificare perché non vuole spendere i 40€ della chiamata (sua dichiarazione).

 

Siamo ormai da due mesi senza lavatrice. A questo punto mi chiedo, come possiamo comportarci?

 

Tutto si gioca sulle clausole, come sempre del resto: è necessario esaminare il contratto per vedere quale sia la disciplina nel caso concreto per la ripartizione delle spese.

 

Contratto regolamentato e protetto? Bassissima autonomia. Schemi molto rigidi. Difficile che gli articoli 1576 e 1609 del codice civile vengano derogati a contratto: le organizzazioni di categoria storcerebbero il naso. Ma attenzione: lo schemino codicistico del 1609:

 

Logorio da vetustà o caso fortuito = Locatore

Piccola manutenzione, di modesta entità economica, procurata da logorio da normale usura = Conduttore

 

si applica solo a ciò che è fisso, inamovibile, perché il secondo comma del 1576 ci dice che le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione di ciò che è mobile, amovibile (come lo è la lavatrice, che può essere spostata da un luogo ad un altro) sono di competenza del solo conduttore, salvo patto contrario.

 

Contratto abitativo libero? Non ci sono limiti, beninteso non superando la soglia dell’inesigibile. Le prescrizioni dei succitati articoli possono essere derogate. Tutte le riparazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione e anche le sostituzioni di arredi ed elettrodomestici, se non più riparabili, possono essere poste a carico dell’inquilino, a fronte ad esempio di un canone particolarmente vantaggioso per lui.

 

Pertanto, in linea di massima, qualora il tuo contratto sia un contratto standard non in deroga alle disposizioni codicistiche (che sono norme di carattere privatistico), essendo la lavatrice un bene mobile, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono a tuo carico, mentre la sua sostituzione (non equiparabile alla manutenzione) rimane a carico del locatore, salvo patto contrario.

 

Qualora l’elettrodomestico non sia più riparabile (per convincere l’anziana locatrice e il suo assistente a sostituirlo, sarebbe stato meglio che il tecnico avesse dichiarato essere danno non provocato dall’usura (pare da quello che scrivi che il tecnico nell’atto scritto abbia utilizzato questo termine), ma dalla vetustà, ossia che la lavatrice si è deteriorata a tal punto da non essere più riparabile), esclusa la possibilità da parte tua di decidere unilateralmente la sospensione ovvero l’autoriduzione del canone convenzionalmente pattuito, in conseguenza di un inadempimento del locatore (fatti arbitrari e illegittimi che concreterebbero, a loro volta, un inadempimento da parte tua), per non arrivare ad una domanda giudiziale (con i tempi di una TAC e i costi di una crociera) al fine di fare accertare tale lamentato inadempimento, non resta che trovare un accordo (accogli l’invito di Leonardo53: è un buon consiglio, credi), ma non è la legge a prevederlo, ma solo il buon senso (merce rara di questi tempi).

 

Sorvola su quel torto. Non lasciargli spazio. Se hai coraggio (il coraggio è nel fine), potresti appianarlo passandoci sopra con un rullo schiacciatorti.

Tutto si gioca sulle clausole, come sempre del resto: è necessario esaminare il contratto per vedere quale sia la disciplina nel caso concreto per la ripartizione delle spese.

 

Contratto regolamentato e protetto? Bassissima autonomia. Schemi molto rigidi. Difficile che gli articoli 1576 e 1609 del codice civile vengano derogati a contratto: le organizzazioni di categoria storcerebbero il naso. Ma attenzione: lo schemino codicistico del 1609:

 

Logorio da vetustà o caso fortuito = Locatore

Piccola manutenzione, di modesta entità economica, procurata da logorio da normale usura = Conduttore

 

si applica solo a ciò che è fisso, inamovibile, perché il secondo comma del 1576 ci dice che le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione di ciò che è mobile, amovibile (come lo è la lavatrice, che può essere spostata da un luogo ad un altro) sono di competenza del solo conduttore, salvo patto contrario.

 

Contratto abitativo libero? Non ci sono limiti, beninteso non superando la soglia dell’inesigibile. Le prescrizioni dei succitati articoli possono essere derogate. Tutte le riparazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione e anche le sostituzioni di arredi ed elettrodomestici, se non più riparabili, possono essere poste a carico dell’inquilino, a fronte ad esempio di un canone particolarmente vantaggioso per lui.

 

Pertanto, in linea di massima, qualora il tuo contratto sia un contratto standard non in deroga alle disposizioni codicistiche (che sono norme di carattere privatistico), essendo la lavatrice un bene mobile, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono a tuo carico, mentre la sua sostituzione (non equiparabile alla manutenzione) rimane a carico del locatore, salvo patto contrario.

 

Qualora l’elettrodomestico non sia più riparabile (per convincere l’anziana locatrice e il suo assistente a sostituirlo, sarebbe stato meglio che il tecnico avesse dichiarato essere danno non provocato dall’usura (pare da quello che scrivi che il tecnico nell’atto scritto abbia utilizzato questo termine), ma dalla vetustà, ossia che la lavatrice si è deteriorata a tal punto da non essere più riparabile), esclusa la possibilità da parte tua di decidere unilateralmente la sospensione ovvero l’autoriduzione del canone convenzionalmente pattuito, in conseguenza di un inadempimento del locatore (fatti arbitrari e illegittimi che concreterebbero, a loro volta, un inadempimento da parte tua), per non arrivare ad una domanda giudiziale (con i tempi di una TAC e i costi di una crociera) al fine di fare accertare tale lamentato inadempimento, non resta che trovare un accordo (accogli l’invito di Leonardo53: è un buon consiglio, credi), ma non è la legge a prevederlo, ma solo il buon senso (merce rara di questi tempi).

 

Sorvola su quel torto. Non lasciargli spazio. Se hai coraggio (il coraggio è nel fine), potresti appianarlo passandoci sopra con un rullo schiacciatorti.

Ciao, grazie mille per le tue risposte! In realtà il tecnico ha dichiarato che non si può riparare, per cui è necessario sostituirla. Aggiungo che la proprietaria, anche qualora non partecipasse alla spesa, ha affermato di volersi tenere la nuova lavatrice, altrimenti ci detrarrà dalla caparra la spesa. Anche per questo motivo non ne abbiamo ancora comprata una nuova. Io intanto ho mandato una raccomandata chiedendo di sostituirla e allegando dichiarazione del tecnico alla società (a socio unico ovviamente). Chiaramente vorremmo evitare spese legali, ma d'altra parte lei fa sempre così...

Aspettiamo quindi?

Grazie

Chiara

 

- - - Aggiornato - - -

 

Come già scritto a lorek, la proprietaria, anche qualora non partecipasse alla spesa, ha affermato di volersi tenere la nuova lavatrice, altrimenti ci detrarrà dalla caparra la spesa. Anche per questo motivo non ne abbiamo ancora comprata una nuova. Dobbiamo lasciar perdere anche questa volta?

Se la lavatrice deve essere sostituita la proprietà dovrà sostenerne le spese. In alternativa potreste comprarla voi ma alla scadenza del contratto avete il diritto di portarvela via. Mi auguro che la proprietà si renda conto della situazione. Sarebbe stupido spendere soldi per una causa legale quando si sa in partenza di essere nel torto.

... Aggiungo che la proprietaria, anche qualora non partecipasse alla spesa, ha affermato di volersi tenere la nuova lavatrice, altrimenti ci detrarrà dalla caparra la spesa...

A mio avviso la proprietaria non è pazza ma solo una vecchia volpe.

La proprietaria sa bene che non può rivendicare un bene senza il titolo di acquisto (la lavatrice potrebbe anche concedervela in prestito un vostro conoscente) ed allora vi minaccia con il trattenere la caparra.

Ho il timore che, qualsiasi sia la vostra decisione circa la lavatrice, la fine locazione non sarà per niente indolore.

Preparatevi a rinunciare alla caparra o a fare azione legale per ottenerla.

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