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accio

Condominio con 8 proprietari - Amministratore e doveri

Buongiorno a tutti, ho fatto un po di ricerche all'interno del sito ma ho ancora molti dubbi e chiedo quindi il vostro aiuto.

 

Vivo all'interno di una palazzina costituita da 6 unità abitative e 4 negozi. Gli appartamenti sono tutti abitati dai proprietari, dei 4 negozi, uno soltanto è attivo di proprietà dell'attività stessa, un altro in disuso di proprietà di figura extra condominio, gli ultimi due in disuso sono invece di proprietà di due condomini. Pertanto se ho  letto bene le varie informazioni nel forum, delle 10 unità immobiliari, abbiamo 8 proprietari e quindi 8 condomini di conseguenza nessun obbligo di amministratore. 

 

Attualmente l'unica spesa è quella della luce su un contatore condominiale intestato ad un condomino (come condominio ed "altri usi" ma comunque con il codice fiscale del condomino) ripartendo poi la spesa tra gli 8 proprietari secondo una vecchia tabella millesimale gestita da uno dei 6 condomini (il sottoscritto) richiedendo le singole quote e provvedendo al pagamento, una sorta di gestione condominiale, 

 

Ora però mi sorgono alcuni dubbi, ho letto che anche i condomini piccoli hanno l'obbligo di un codice fiscale, e per farne richiesta nel modulo va indicato l'amministratore di riferimento, un contro è fare da referente per dividere una bolletta, un conto è quando il mio nome finisce all'agenzia delle entrate come amministratore. In questo caso io diventerei amministratore con tutti gli oneri, obblighi e responsabilità legate al classico amministratore che lo fa per mestiere? sicuramente si e qui mi domando quali possano essere quindi gli obblighi?

 

Per fare un esempio, il conto corrente dedicato non è obbligatorio per quei condomini per il quale non serve l'amministratore, ma dal momento che questa figura nasce, diventa  d'obbligo il conto corrente dedicato?

 

Quali possono essere quindi gli obblighi? (parlo per un condominio piccolo come il mio) tipo:

polizza RCT?

compilazione dichiarazione 770 (anche se non ci sarebbe nulla da dichiarare)?

altre spese, documentazioni, obblighi che non mi vengono in mente?

ecc...

 

Fino ad oggi le spese ordinarie e straordinarie erano gestite di volta in volta, quindi non c'è cassa ne accumulo di denaro, dopo lo diventa?

 

Grazie a tutti quelli che dedicheranno un po di tempo per darmi una mano

 

accio dice:

Buongiorno a tutti, ho fatto un po di ricerche all'interno del sito ma ho ancora molti dubbi e chiedo quindi il vostro aiuto.

 

Vivo all'interno di una palazzina costituita da 6 unità abitative e 4 negozi. Gli appartamenti sono tutti abitati dai proprietari, dei 4 negozi, uno soltanto è attivo di proprietà dell'attività stessa, un altro in disuso di proprietà di figura extra condominio, gli ultimi due in disuso sono invece di proprietà di due condomini. Pertanto se ho  letto bene le varie informazioni nel forum, delle 10 unità immobiliari, abbiamo 8 proprietari e quindi 8 condomini di conseguenza nessun obbligo di amministratore. 

 

Attualmente l'unica spesa è quella della luce su un contatore condominiale intestato ad un condomino (come condominio ed "altri usi" ma comunque con il codice fiscale del condomino) ripartendo poi la spesa tra gli 8 proprietari secondo una vecchia tabella millesimale gestita da uno dei 6 condomini (il sottoscritto) richiedendo le singole quote e provvedendo al pagamento, una sorta di gestione condominiale, 

 

Ora però mi sorgono alcuni dubbi, ho letto che anche i condomini piccoli hanno l'obbligo di un codice fiscale, e per farne richiesta nel modulo va indicato l'amministratore di riferimento, un contro è fare da referente per dividere una bolletta, un conto è quando il mio nome finisce all'agenzia delle entrate come amministratore. In questo caso io diventerei amministratore con tutti gli oneri, obblighi e responsabilità legate al classico amministratore che lo fa per mestiere? sicuramente si e qui mi domando quali possano essere quindi gli obblighi?

 

Per fare un esempio, il conto corrente dedicato non è obbligatorio per quei condomini per il quale non serve l'amministratore, ma dal momento che questa figura nasce, diventa  d'obbligo il conto corrente dedicato?

 

Quali possono essere quindi gli obblighi? (parlo per un condominio piccolo come il mio) tipo:

polizza RCT?

compilazione dichiarazione 770 (anche se non ci sarebbe nulla da dichiarare)?

altre spese, documentazioni, obblighi che non mi vengono in mente?

ecc...

 

Fino ad oggi le spese ordinarie e straordinarie erano gestite di volta in volta, quindi non c'è cassa ne accumulo di denaro, dopo lo diventa?

 

Grazie a tutti quelli che dedicheranno un po di tempo per darmi una mano

 

Diventi amministratore di condominio solo se sarai nominato ufficialmente dall'assemblea.

Se l'assemblea ti delega ad aprire il codice fiscale per il condominio sarai solo il referente del condominio per l'Agenzia delle Entrate e cioè sarai la persona di riferimento alla quale l'Agenzia delle Entrate invierà eventuali comunicazioni per conto del condominio ma su di te non ricade alcuna responsabilità professionale.

 

La polizza globale fabbricati e consigliata, con o senza amministratore ma non è obbligatoria.

L'obbligo del conto  corrente e diei registri contabili scatta solo con la nomina ufficiale dell'amministratore ma non nel caso in cui continui a fare il referente del condominio.

Se volturerai solo il contatore letterico ed eventualmente il contatore acqua al condominio e quelle saranno le uniche spese condominiali, continuerai a non dover fare nessun adempimento fiscale.

Nel momento in cui viene fatturata qualche manutenzione al condominio scatta l'obbligo delle ritenute d'acconto e della trasmissione CU e 770.

Grazie per la risposta però scusami, se l'assemblea mi nomina referente del condominio non ricade nessun obbligo, se invece mi nomina come amministratore (semplice cambio di parola) allora scattano gli obblighi e responsabilita' di un amministratore, ho capito bene?

 

Utenze e assicurazione potrei gestirle normalmente come referente aprendo il codice fiscale. In caso di acquisto di materiali (cassette della posta, pompa pozzo ecc) per il quale la prestazione di mano d'opera è di un condomino a titolo gratuito, non rimanda a nessun obbligo amministrativo

 

Se un appartamento è cointestato marito e moglie residenti conta come una unita' immobiliare?

 

E se uno dei negozi ha due fratelli entrambi proprietari di cui uno è proprietario anche di un appartamento del condominio nel quale vive? Conta come unica proprieta' o si dividono visto che c'è anche un secondo proprietario? 

 

accio dice:

Utenze e assicurazione potrei gestirle normalmente come referente aprendo il codice fiscale. In caso di acquisto di materiali (cassette della posta, pompa pozzo ecc) per il quale la prestazione di mano d'opera è di un condomino a titolo gratuito, non rimanda a nessun obbligo amministrativo

Esattamente.

Anche se ci fossero acquisti di materiale superiori a €. 258,23 per singolo fornitore, non avresti l'obbligo di compilare il quado AC o modello K in quanto quest'obbligo, come ha chiarito une guida dell'agenzia delle entrate del 2007, ricade esclusivamente sull'amministratore.

accio dice:

Se un appartamento è cointestato marito e moglie residenti conta come una unita' immobiliare?

E se uno dei negozi ha due fratelli entrambi proprietari di cui uno è proprietario anche di un appartamento del condominio nel quale vive? Conta come unica proprieta' o si dividono visto che c'è anche un secondo proprietario? 

Le spese don ripartite per millesimi tra le unità immobiliari per cui se ci sono più comproprietari di una unità immobiliare (ad esempio, marito e moglie) questi si ripartiranno tra loro la quota di spese dell'unità immobiliare

Ai fini delle teste per il voto in assemblea, invece i comproprietari dei una unità contano per un solo voto.

Nel caso specifico che hai descritto dei due fratelli proprietari di appartamento e comproprietari del negozio, le spese vanno ripartite così:

- Il fratello unico proprietario dell'appartamento è 1 condomino che rappresenterà 1 voto con i millesimi del suo appartamento e pagherà le spese relative all'appartamento.

- Il negozio di proprietà dei 2 fratello è 1 condomino che rappresenterà 1 voto con i millesimi del negozio e le spese del negozio se le ripartiranno tra loro i due fratelli, così come devono decidere tra loro chi dei due dovrà rappresentare il voto in assemblea.

 

accio dice:

Grazie per la risposta però scusami, se l'assemblea mi nomina referente del condominio non ricade nessun obbligo, se invece mi nomina come amministratore (semplice cambio di parola) allora scattano gli obblighi e responsabilita' di un amministratore, ho capito bene?

E' meglio se nel verbale di assemblea specificate proprio che si tratta di autogestione.

Ad esempio, una delibera di questo tipo:

 

L'assemblea, non avendo l'obbligo di nominare un amministratore, all'unanimità ( o indicando i voti della maggioranza dei presenti), delibera l'autogestione restando inteso che la responsabilità civile, amministrativa e penale rimane a carico di tutti i condòmini in maniera solidale per eventuali violazioni di legge.

L’assemblea all’unanimità (oppure con X voti favorevoli rappresentanti Y millesimi) nomina “custode” dei documenti di condominio, in qualità di condòmino, il Sig. Accio.

L'assemblea delega lo stesso Sig. Accio a richiedere all'Agenzia delle entrate il codice fiscale per il condominio.

Si specifica che, come da art. 1105 c.c., tutti i partecipanti hanno diritto a concorrere all'amministrazione della cosa comune.

 

Di fatto, poi, potrai fare tutto tu (incassare le quote, pagare bollette...)

Non sarai obbligato ne ad usare il c/c condominiale (nel caso ne aveste uno potete anche estinguerlo se volete), ne a fare rendiconto, ne a tenere registri.

Per gli atti che necessitano di una firma (contrattienel, contratti acqua...) di volta in volta l'assemblea dovrà deliberare di delegare te ad operare in nome e per conto del condominio per la specifica operazione.

Leonardo, sei di grande aiuto!

 

tutto chiaro tranne questo punto:

 

Leonardo53 dice:

Le spese don ripartite per millesimi tra le unità immobiliari per cui se ci sono più comproprietari di una unità immobiliare (ad esempio, marito e moglie) questi si ripartiranno tra loro la quota di spese dell'unità immobiliare

Ai fini delle teste per il voto in assemblea, invece i comproprietari dei una unità contano per un solo voto.

Nel caso specifico che hai descritto dei due fratelli proprietari di appartamento e comproprietari del negozio, le spese vanno ripartite così:

- Il fratello unico proprietario dell'appartamento è 1 condomino che rappresenterà 1 voto con i millesimi del suo appartamento e pagherà le spese relative all'appartamento.

- Il negozio di proprietà dei 2 fratello è 1 condomino che rappresenterà 1 voto con i millesimi del negozio e le spese del negozio se le ripartiranno tra loro i due fratelli, così come devono decidere tra loro chi dei due dovrà rappresentare il voto in assemblea.

La domanda mi interessava per capire se il conto dei condomini ( 8 ) era giusto oppure no, cioè:

- appartamenti 1, 2, 3, 4, 5, (unici proprietari / comproprietà marito e moglie tutti abitanti nel condominio) = 5 condomini

- appartamento 6 (unico proprietario o comproprietà marito e moglie non abitante nel condominio) = 1 condomino

- negozio 1 (attività di proprietà) = 1 condomino

- negozio 2 (unico proprietario e proprietario di un appartamento dove vive) = condomino già conteggiato

- negozio 3 (proprietario extra condominio) = 1 condomino

- negozio 4 (due fratelli, uno proprietario di un appartamento dove vive, l'altro extra condominio) = come si conteggia?

 

diciamo che è vitale come viene conteggiato la 4 proprietà del negozio per passare da 8 condomini a 9

 

accio dice:

- negozio 4 (due fratelli, uno proprietario di un appartamento dove vive, l'altro extra condominio) = come si conteggia?

Il negozio 4 in comproprietà tra un fratello che ha già l'appartamento in condominio  ed un altro fratello che non ha altre proprietà si conteggia come 1 diverso condòmino

E' bene che mi informo con esattezza sulla proprietà di questo 4 negozio.

 

grazie ancora per le informazioni

 

accio dice:

E' bene che mi informo con esattezza sulla proprietà di questo 4 negozio.

 

grazie ancora per le informazioni

 

Se metti i nomi(anche di fantasia dei vari proprietari o comproproprietari di ciascuna unità immobiliare si potrà avere un conteggio preciso dei condòmini.

Non importa che ci abitano in quel condominio oppure ci abita altrove.

accio dice:

Leonardo, sei di grande aiuto!

 

tutto chiaro tranne questo punto:

 

La domanda mi interessava per capire se il conto dei condomini ( 8 ) era giusto oppure no, cioè:

- appartamenti 1, 2, 3, 4, 5, (unici proprietari / comproprietà marito e moglie tutti abitanti nel condominio) = 5 condomini

- appartamento 6 (unico proprietario o comproprietà marito e moglie non abitante nel condominio) = 1 condomino

- negozio 1 (attività di proprietà) = 1 condomino

- negozio 2 (unico proprietario e proprietario di un appartamento dove vive) = condomino già conteggiato

- negozio 3 (proprietario extra condominio) = 1 condomino

- negozio 4 (due fratelli, uno proprietario di un appartamento dove vive, l'altro extra condominio) = come si conteggia?

 

diciamo che è vitale come viene conteggiato la 4 proprietà del negozio per passare da 8 condomini a 9

 

Da come hai scritto siete 9 condomini.

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