#1 Inviato 18 Giugno, 2012 Al coniuge superstite che risiede nell'immobile del de cuius e vi dimora abitualmente è attribuita la qualifica abitazione principale con aliquota IMU ridotta allo 0,40% e riduzione dell'imposta pari ad €uro 200,00? Altresì tali benefici permangono anche se il coniuge superstite (all'atto della successione) ha rinunciato all'eredità a favore dei figli?
#2 Inviato 18 Giugno, 2012 Scritto da technobi il 18 Giu 2012 - 10:08:17: 1)Al coniuge superstite che risiede nell'immobile del de cuius e vi dimora abitualmente è attribuita la qualifica abitazione principale con aliquota IMU ridotta allo 0,40% e riduzione dell'imposta pari ad €uro 200,00? Altresì tali benefici permangono anche se il coniuge superstite (all'atto della successione) ha rinunciato all'eredità a favore dei figli? 1)Sì 2)Se rinuncia in toto,no,se mantiene l'usufrutto sì. Staff
#3 Inviato 18 Giugno, 2012 Nell'ipotesi 1 (qualifica di coniuge superstite con diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare) su casa di proprietà al 50% ai due figli (eredi) l'IMU la deve pagare il coniuge superstite che potrà beneficiare dell'intera detrazione pari ad €uro 200,00. Il modello F24 deve essere intestato al coniuge superstite che provvederà al pagamento ovvero devono essere redatti due F24 ciascuno intestato ad ogni figlio erede (e proprietario al 50%)? Nell'ipotesi 1 deve effettuarsi comunicazione di variazione IMU al comune entro il 30.09.2012 per comunicare che nel detto immobile di proprietà dei due figli vi dimora la madre con diritto reale di abitazione?
#4 Inviato 18 Giugno, 2012 Scritto da technobi il 18 Giu 2012 - 12:10:23: 1)Il modello F24 deve essere intestato al coniuge superstite che provvederà al pagamento ovvero devono essere redatti due F24 ciascuno intestato ad ogni figlio erede (e proprietario al 50%)? 2)Nell'ipotesi 1 deve effettuars [...] 1)Intestato al solo coniuge superstite. 2)Con la successione vengono trasferiti i dati al Comune telematicamente quindi no dichiarazione IMU. Staff
#5 Inviato 18 Giugno, 2012 Quindi sembrerebbe un diritto reale sulla res perpetuo non cedibile nè rinunciabile, indipendentemente dalla rinuncia o meno esplicitata all'atto della successione della sua quota di proprietà (del de cuius) sul bene a favore dei figli?
