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beriberi

Legge 431/1998 risarcimento per disdetta-36 mensilità

Salve a tutti,

avrei una questione un po complicata da esporvi, cercherò di essere sintetico ma anche il più chiaro possibile.

 

Cinque anni fa decido di affittare (contratto 4+4) il mio appartamento (una villetta a schiera su piu piani) a due coniugi. È andato tutto bene fino a quando (non ricordo precisamente dopo quanti anni) i due hanno deciso di separarsi, io sono stato avvisato tramite email da parte dell’avvocato di un coniuge dove mi diceva che andava via e che l intero appartamento rimaneva all altro coniuge.

in virtu di questa separazione il coniuge rimasto nell’appartamento mi ha chiesto di abbassare per uno anno l’affito di 100€,  molto gentilmente ho accettato. Abbiamo stipulato una scrittura privata regolarmente registrata.

Arrivati alla scadenza dei primi 4 anni, per esigenze familiari in quanto avrei dovuto destinare l’immobile a mia figlia, sei mesi prima invio normale disdetta in quanto l’immobile serviva ad uso personale.

da quel momento in poi l’inquilino ha iniziato a non pagare, e ho dovuto provvedere ad uno sfratto per morosità. Tuttavia, dinanzi il giudice ha deciso di sanare la sua morosità, e il giudice ha disposto che fine della materia del contendere.

il contratto scadeva a Luglio ma il rilascio dell’immobile è avvenuto a Novembre dello stesso anno, tra l altro risulta ancora morosa per una mensilità.

 

eccomi al dunque:

 

nei mesi successivi mia figlia non è potut piu andare in quell immobile, in quanto ho dovuto affrontare la spesa di acquisto di un immobile per mio figlio per convivere con la sua compagna.

dovendo affrontare questa spesa, stipulando anche un mutuo, non sono riuscito ad a sistemare e a comperare i mobili necessari per l altra casa.

trascorso esattamente un anno dal rilascio dell immobile da parte dell inquilino, mi cita n giudizio per il risarcimento di 36 mensilità perche nei 12 mesi che la legge mi da ha disposizione non ho adibito l’immobile ad uso personale.

 

Attendo vostri pareri e giudizi al riguardo.

grazie

Inoltre, ho di enticato di scrivere che dopo alcuni mesi, ho proposto anche di formulare un nuovo contratto . Ma l avvocato dell inquilino, ha risposto sice do che i rapporti si erano rovinati e che il suo cliente non aveva più interesse a rimanere.

beriberi dice:

mi cita n giudizio per il risarcimento di 36 mensilità perche nei 12 mesi che la legge mi da ha disposizione non ho adibito l’immobile ad uso personale.

Legge 431/98 art. 3 comma 5 e comma 3.

Consultarsi con un legale per comprendere se l'indisponibilità di liquidità può esser considerato un valido e sufficiente motivo per opporsi alla citazione.

Ma è proprio un'ultima spiaggia... perchè si sa che quando alla prima scadenza contrattuale si riesce ad estromettere un conduttore, questo poi mantiene sorvegliato l'appartamento proprio per spuntare il rientro o un risarcimento.

Modificato da albano59
albano59 dice:

Legge 431/98 art. 3 comma 5 e comma 3.

Consultarsi con un legale per comprendere se l'indisponibilità di liquidità può esser considerato un valido e sufficiente motivo per opporsi alla citazione.

Ma è proprio un'ultima spiaggia... perchè si sa che quando alla prima scadenza contrattuale si riesce ad estromettere un conduttore, questo poi mantiene sorvegliato l'appartamento proprio per spuntare il rientro o un risarcimento. 

Concordo, la vedo dura anche perché l'appartamento era appena stato abitato e acquistare un arredamento economico (visto lo stato di necessità che si è evidenziato chiedendo la non proroga) costa poche migliaia di euro.

Sicuramente il ritardo nel rilascio da parte del conduttore per necessità di sfratto per morosità (ci sono però i fondi entrati dal saldo del contenzioso) può essere richiamato nel rallentamento dei programmi (certo che la figlia poteva prenderci la residenza…) così come il fatto che non è stato riaffittato ad altri ma tenuto a disposizione in attesa di aver la disponibilità per procedere alla preparazione.

La vedo comunque dura.

Grazie per le risposte.

ho sbagliato ad inserire la sequenza temporale, la casa l’ho acquistata 4 mesi dopo la disdetta. All’inquilino ho poi inviato una PEC tramite il mio avvocato dicendo che ero disposto a stipulare un nuovo contratto ma ha rifiutato dicendo che ormai i rapporti si erano rovinati.

l’acquisto di una casa da parte del conduttore potrebbe essere un qualcosa dove appigliarmi?

ora il mio appartamento è in affitto.

 

davidino1978 dice:

Concordo, la vedo dura anche perché l'appartamento era appena stato abitato e acquistare un arredamento economico (visto lo stato di necessità che si è evidenziato chiedendo la non proroga) costa poche migliaia di euro.

Sicuramente il ritardo nel rilascio da parte del conduttore per necessità di sfratto per morosità (ci sono però i fondi entrati dal saldo del contenzioso) può essere richiamato nel rallentamento dei programmi (certo che la figlia poteva prenderci la residenza…) così come il fatto che non è stato riaffittato ad altri ma tenuto a disposizione in attesa di aver la disponibilità per procedere alla preparazione.

La vedo comunque dura.

Grazie. 

Addirittura se ora è in affitto mi sa che non la scappi e ha pienamente ragione l'inquilino, la legge è chiara e purtroppo dovrai risarcirlo.

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davidino1978 dice:

Addirittura se ora è in affitto mi sa che non la scappi e ha pienamente ragione l'inquilino, la legge è chiara e purtroppo dovrai risarcirlo.

Si, però è stata affittata dopo 1 anno.

Il punto discriminante è che tu non hai ottemperato a quanto dichiarato e motivato nella disdetta: il familiare prescelto e dichiarato in disdetta, entro un anno dalla riconsegna dell'immobile dovevate abitare obbligatoriamente quell'immobile, . fosse anche stato solo per qualche mese tanto da oltrepassare il limite del primo anno di disponibilità dell'immobile.

Invece nessun familiare ha abitato l'appartamento, da cui la palese illegittimità della disdetta avanzata: l'inquilino è da rimborsare perchè lui ha chiesto il rimborso.

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beriberi dice:

Si, però è stata affittata dopo 1 anno.

Il punto è che la legge prevedeva che fosse da te utilizzata per la tua famiglia entro 1 anno, fosse rimasta a disposizione anche dopo potevi provare a vendere al giudice il problema di liquidità e che per colpa di quello (dove abita tua figlia?) non avevi potuto arredare e quindi non avevate avuto la possibilità di prendere la residenza. Le chance non erano molte ma potevi provare ad attaccarti a qualcosa. Il fatto che allo scadere di un anno hai provveduto a riaffittare dimostra chiaramente la violazione della norma di legge e quindi farà decidere il giudice a favore del querelante con la condanna alla restituzione delle 36 mensilità + spese legali.

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Senza quella disdetta irregolare non avresti potuto riaffittare ad altri.

Il problema rimane la tua disdetta irregolare ed infedele. Tutto il resto perde di rilevanza.

davidino1978 dice:

Il punto è che la legge prevedeva che fosse da te utilizzata per la tua famiglia entro 1 anno, fosse rimasta a disposizione anche dopo potevi provare a vendere al giudice il problema di liquidità e che per colpa di quello (dove abita tua figlia?) non avevi potuto arredare e quindi non avevate avuto la possibilità di prendere la residenza. Le chance non erano molte ma potevi provare ad attaccarti a qualcosa. Il fatto che allo scadere di un anno hai provveduto a riaffittare dimostra chiaramente la violazione della norma di legge e quindi farà decidere il giudice a favore del querelante con la condanna alla restituzione delle 36 mensilità + spese legali.

Al momento abita con me e mia moglie. 

Comunque nella disdetta, ho scritto uso personale, è stato il conduttore a dedurre che servisse a mia figlia senza che io gli dicessi nulla. 

beriberi dice:

Al momento abita con me e mia moglie. 

Comunque nella disdetta, ho scritto uso personale, è stato il conduttore a dedurre che servisse a mia figlia senza che io gli dicessi nulla. 

Il punto è che violando la legge entro 12 mesi dal rilascio non lo hai poi utilizzato per "uso personale" della tua famiglia.

E' un caso da manuale, ti conviene dare mandato al tuo legale di trattare il risarcimento immediato per vedere se ottieni qualche sconto e risparmio qualcosa di spese legali. Purtroppo ha perfettamente ragione l'inquilino.

Il tuo legale cosa ti ha consigliato di fare?

beriberi dice:

Comunque nella disdetta, ho scritto uso personale,

Sottintendi di esser rimasto generico.

Purtroppo per te, alla tua genericità arriva in soccorso dellì'ex-inquilino il comma 1a) dell'art. 3: l'uso personale che ti era concesso era limitato all'intenzione di "destinare l'immobile ad uso [...] proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti entro il secondo grado".

 

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