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Rubra

Sostituzione porta ingresso appartamento ultimo piano mansarda

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Buon giorno

 

Sono in procinto di iniziare i lavori di ristrutturazione di un'immobile sito all'ultimo piano di un condominio di 4 piani totali.

Su questo piano oltre al mio appartamento è presente un ulteriore appartamento e le soffitte

 

Devo sostituire la porta d'ingresso con una porta blindata , in quanto il precedente inquilino la irrimediabilmente rovinata e anche per per motivi di sicurezza . Attualmente tutte la porta presente nel mio appartamento ( come le altre porte presenti sul pianerottolo compresa quella dell'altro appartamento ) sono porte standard in legno rivestite con perline sulla superficie interna ed esterna ( in tono con le perline del piano mansardato)

 

Durante il soppralluogo con l'amministratore ho fatto presente che vorrei installare le medesime porte blindate presenti in tutti gli appartamenti dello stabile cosi da uniformarmi .

 

Di seguito la risposta scritta dell'ammministratore: Per la porta invece Le devo confermare quanto Le ho detto a voce, ovvero che, per motivi di uniformità estetica, sarebbe opportuno che assomigliasse il più possibile a quelle esistenti sul piano. A tale proposito c’è una sentenza della Cassazione del 2010.

 

Premesso che potrei sempre rivestire la porta blindata con delle perline ( anche se credo che dovrò rivolgermi ad un falegname) a mio avviso questa risposta è un contro senso. Il decoro estetico deve essere visto nel suo insieme a mio avviso e per la destinazione d'uso della PM ( un'appartamento è un'appartamento mentre un soffitta è una soffitta!!!)

 

Per cui se tutti gli immobili sono dotati di regolare portoncino blindato d'ingresso con determinate caratteristiche estetiche , ritengo sia più logico e giusto andare in questa direzione e non ripristinare l'estetica di porte nate per le soffitte. Faccio notare che ambo gli appartamenti presenti all'ultimo piano sono appartamente ricavati da soffitte ( con regolare abitabilità , concessione edilizia ecc...)

 

Attendo vs opinioni a riguardo....e a questa menzionata sentenza della cassazione del 2010

Buon giorno

 

Sono in procinto di iniziare i lavori di ristrutturazione di un'immobile sito all'ultimo piano di un condominio di 4 piani totali.

Su questo piano oltre al mio appartamento è presente un ulteriore appartamento e le soffitte

 

Devo sostituire la porta d'ingresso con una porta blindata , in quanto il precedente inquilino la irrimediabilmente rovinata per per motivi di sicurezza. Attualmente la porta in questione ( come le altre porte presenti sul pianerottolo compresa quella dell'altro appartamento ) sono porte in legno rivestite con perline sulla superficie interna ed esterna ( in tono con le perline del piano mansardato)

 

Durante il soppralluogo con l'amministratore ho fatto presente che vorrei installare le medesime porte blindate presenti in tutti gli appartamenti cosi da uniformarmi allo stabile.

 

Di seguito la risposta scritta dell'ammministratore: Per la porta invece Le devo confermare quanto Le ho detto a voce, ovvero che, per motivi di uniformità estetica, sarebbe opportuno che assomigliasse il più possibile a quelle esistenti sul piano. A tale proposito c’è una sentenza della Cassazione del 2010.

 

Premesso che potrei sempre rivestire la porta blindata con delle perline ( anche se credo che dovrò rivolgermi ad un falegname) a mio avviso questa risposta è un contro senso. Il decoro estetico deve essere visto nel suo insieme a mio avviso. Per cui se tutti gli immobili sono dotati di regolare portoncino blindato d'ingresso con determinate caratteristiche estetiche , ritengo sia più logico e giusto andare in questa direzione

 

Attendo vs opinioni a riguardo....e a questa menzionata sentenza della cassazione del 2010

Non conosco quella sentenza ma sarei curioso di leggerla, chiedi all'amministratore gli estremi per favore e se puoi postala (data e numero, l'anno è del tutto insufficiente), comunque a mio avviso tu puoi installare qualsiasi porta, purché non leda il decoro dello stabile, quanto possa ledere una porta simile a tutti gli appartamenti degli altri piani ma diversa alle porte dello stesso piano, dovrà stabilirlo un Giudice se qualche condomino si rivolgerà all'A.G.

L'amministratore non è un Giudice e non può decidere.

Non conosco quella sentenza ma sarei curioso di leggerla, chiedi all'amministratore gli estremi per favore e se puoi postala (data e numero, l'anno è del tutto insufficiente), comunque a mio avviso tu puoi installare qualsiasi porta, purché non leda il decoro dello stabile, quanto possa ledere una porta simile a tutti gli appartamenti degli altri piani ma diversa alle porte dello stesso piano, dovrà stabilirlo un Giudice se qualche condomino si rivolgerà all'A.G.

L'amministratore non è un Giudice e non può decidere.

Salve ho finalmente ricevuto risposta scritta.

Per quanto riguarda la sentenza della cassazione l'amministratore faceva riferimento alla seguente sentenza (cfr. Cass. 6 ottobre 2009 n. 11121). Riferendosi al fatto che se la natura del regolamento condominiale è contrattuale il regolamento può vietare qualsivoglia modificazione delle parti comuni dell'edificio . In tal caso, poiché il portoncino blindato dev'essere inserito nei muri di tamponatura presenti tra il pianerottolo e le parti di proprietà esclusiva, per operare la sostituzione sarà necessario avere il consenso scritto di tutti i condomini.

 

Ora io oggi ho ricevuto il regolamento e onestamente non capisco se è di natura contrattuale o di natura assembleare.Nel regolamento all'articolo 2 comma m e n è riportato quanto segue :

 

Art. 2

Sono oggetto di proprietà comune a tutti i proprietari delle porzioni materiali che compongono il condominio;

m) i muri non maestri , che dividono gli appartamenti , sono di proprietà comune ai proprietari degli appartamenti stessi

n) i balcono , le tapparelle , le finestre ed i portoncini di ingresso ai singoli appartamenti sono di proprietà dei singoli condomini intestatari degli appartamenti , con l'obbligo però di conservarli nello stato per come sono stati progettati e costruiti e di attenersi alle deliberazioni dell'assemblea circa la loro conservazione e manutenzione in perfetta uniformità di consistenza originale e di estetica.

 

Ora alcune considerazioni:

Il regolamento è del 1980 , il mio appartamento è stato trasfomato da soffitta ad appartamento negli anni novanta.

E' possibile che l'amministratore all'epoca abbia obbligato gli allora proprietari a mantenere lo stato progettuale e costruttivo delle porte delle soffitte pur sapendo che li sarebbero venuti fuori degli appartamenti? Quindi classiche porte in legno da soffita per capirci...

 

L'amministratore è appena arrivato a gestire il condominio e premetto che purtroppo è un condominio estremanente "iracondo". Cosa mi consigliate di fare? Come posso procedere? Devo per forza di cose richiedere la firma e l'autorizzazione di tutti i condomini?

 

Grazie

Il fatto che il regolamento sia contrattuale o meno lo si desume da ciò che è stato scritto sul tuo rogito di acquisto, oltre che dalla tipologia di norme in esso contenute. Dovrebbe esserci una dicitura specifica nell'atto, in cui viene richiamato esplicitamente e da te accettato.

 

Per affrontare il problema da te posto, comincio col rispondere all'ultima tua domanda. NO, non devi chiedere autorizzazione a nessuno. Nell'articolo che hai riportato non c'è un'espressa richiesta di autorizzazione, purchè il portoncino rispetti l'estetica, a meno che non sia riportato l'obbligo da qualche altra parte del RdC. Il condominio iracondo (oltre che la norma riportata), però, mi porta a consigliarti di chiamare il famoso falegname, in modo da applicare sulla porta blindata le perline in legno che richiamino l'estetica di quella esistente. Oltre che guadagnarci in salute, spenderai sicuramente meno di quanto ti costerebbe rispondere ad una citazione in giudizio.

Il fatto che il regolamento sia contrattuale o meno lo si desume da ciò che è stato scritto sul tuo rogito di acquisto, oltre che dalla tipologia di norme in esso contenute. Dovrebbe esserci una dicitura specifica nell'atto, in cui viene richiamato esplicitamente e da te accettato.

 

Per affrontare il problema da te posto, comincio col rispondere all'ultima tua domanda. NO, non devi chiedere autorizzazione a nessuno. Nell'articolo che hai riportato non c'è un'espressa richiesta di autorizzazione, purchè il portoncino rispetti l'estetica, a meno che non sia riportato l'obbligo da qualche altra parte del RdC. Il condominio iracondo (oltre che la norma riportata), però, mi porta a consigliarti di chiamare il famoso falegname, in modo da applicare sulla porta blindata le perline in legno che richiamino l'estetica di quella esistente. Oltre che guadagnarci in salute, spenderai sicuramente meno di quanto ti costerebbe rispondere ad una citazione in giudizio.

Salve grazie per la celere risposta

Ulteriore piccolo appunto....

La porta blindata sarà piu larga (90 cm) e piu alta dell'attuale porta standard attuale.

Considerando il comma "m" che tratta dei muri non maestri , anche qui ritenete che sono apposto. Il fatto se non ho capito male di intervenire su parti comuni è un problema?

Salve ho finalmente ricevuto risposta scritta.

Per quanto riguarda la sentenza della cassazione l'amministratore faceva riferimento alla seguente sentenza (cfr. Cass. 6 ottobre 2009 n. 11121). Riferendosi al fatto che se la natura del regolamento condominiale è contrattuale il regolamento può vietare qualsivoglia modificazione delle parti comuni dell'edificio . In tal caso, poiché il portoncino blindato dev'essere inserito nei muri di tamponatura presenti tra il pianerottolo e le parti di proprietà esclusiva, per operare la sostituzione sarà necessario avere il consenso scritto di tutti i condomini.

 

Ora io oggi ho ricevuto il regolamento e onestamente non capisco se è di natura contrattuale o di natura assembleare.Nel regolamento all'articolo 2 comma m e n è riportato quanto segue :

 

Art. 2

Sono oggetto di proprietà comune a tutti i proprietari delle porzioni materiali che compongono il condominio;

m) i muri non maestri , che dividono gli appartamenti , sono di proprietà comune ai proprietari degli appartamenti stessi

n) i balcono , le tapparelle , le finestre ed i portoncini di ingresso ai singoli appartamenti sono di proprietà dei singoli condomini intestatari degli appartamenti , con l'obbligo però di conservarli nello stato per come sono stati progettati e costruiti e di attenersi alle deliberazioni dell'assemblea circa la loro conservazione e manutenzione in perfetta uniformità di consistenza originale e di estetica.

 

Ora alcune considerazioni:

Il regolamento è del 1980 , il mio appartamento è stato trasfomato da soffitta ad appartamento negli anni novanta.

E' possibile che l'amministratore all'epoca abbia obbligato gli allora proprietari a mantenere lo stato progettuale e costruttivo delle porte delle soffitte pur sapendo che li sarebbero venuti fuori degli appartamenti? Quindi classiche porte in legno da soffita per capirci...

 

L'amministratore è appena arrivato a gestire il condominio e premetto che purtroppo è un condominio estremanente "iracondo". Cosa mi consigliate di fare? Come posso procedere? Devo per forza di cose richiedere la firma e l'autorizzazione di tutti i condomini?

 

Grazie

La TUA porta di casa non è parte comune, altrimenti dovrebbe pagarla TUTTO il condominio.

 

L'importante è che tu non la faccia di colore molto diverso da quella originale!!!

Se adesso mi dici che cambia anche larghezza e altezza della porta .... torniamo al regolamento, più che al comma m a quello n, perchè stai cambiando le dimensioni. (per come sono stati progettati e costruiti e di attenersi alle deliberazioni dell'assemblea circa la loro conservazione e manutenzione in perfetta uniformità di consistenza originale e di estetica)

Giusto ma il problema è che all'epoca chi ha realizzato gli immobili nel piano soffitte non ha installato gli stessi portoncini blindati presenti in tutti gli altri immobile dello stabile e ha installato presumo le medesime porte che prima caratterizzavano l'accesso alla soffitta e che sono presenti solo in soffitta . Sono porte che premetto vanno giu con un calcio ben assestato!!

 

Ergo....la domanda è sempre quella! Se monto un portoncino blindato l'altessa standard è di 210 contro i 200 dell'attuale porta ( non ne ho trovati di + bassi). Per la larghezza prima ho detto una fesseria ho visto che esistono portoncini con una luce netta da 80 cm.

 

Eventualmente posso anche rivestirlo con il legno perlinato per cercare di renderlo + simile possibile alle porte del piano....ma il quesito verte anche sul fatto che io vorrei uniformarmi ai portoncini degli altri immobili sia per dimensioni che per estetica.

 

Saluti

 

Tutti gli altri appartamenti

Riporto in calce quanto scritto nel contratto di compravendita:

 

La parte acquirente si dichiara edotta che il bene oggetto di compravendita fa parte di un condominio il cui uso e godimento sono fissati da un regolamento condominiale , che essa dichiara di accettare pienamente.

 

Riporto in calce quanto scritto nel preliminare di vendita:

 

OBBLIGO

La parte promettente acquirente dichiara di conoscere e si obbliga a rispettare il regolamento di condominio vigente per l'immobile di cui fa parte quanto qui in contratto

 

Nel contratto di compravendita non ci sono altri riferimenti e al rogito non è stata allegato nulla in termini documentali.

 

La prima pagina del regolamento condominiale riporta che il regolamento è stato approvato il 4.5.1985 ne consegue che cè stata un'assemblea che lo ha approvato....cosi a pancia per cui direi che non è contrattuale ma ben si assembleare.

 

Purtroppo aggiungo anche che non cè traccia di questa assemblea nei documenti consegnati al nuovo amministratore....sigh...

 

Fatemi sapere la vs. opinione a riguardo!

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