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Ale1973

Ripartizione spese fabbricato senza condominio

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Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento riguardo alle modalità di ripartizione delle spese straordinarie all'interno di un fabbricato in cui non è stato mai costituito un condominio.

In particolare si tratta di un fabbricato che ospita 4 immobili di metrature diverse, e tutti adibiti ad uso commerciale, appartenenti a proprietari diversi (un'immobile è affidato ad un curatore fallimentare).

A causa della rottura di una pompa di sollevamento reflui ed acque piovane che serve tutti e quattro i locali, l'immobile che si trova nel locale cantinato ha subito parecchi danni ed il proprietario ha dovuto procedere urgentemente alla riparazione della pompa affrontando un'ingente spesa di cui chiede ora il rimborso quota parte anche agli altri proprietari.

Nonostante i solleciti nessuno ha voluto suddividere la spesa.

Mi chiedo se, mancando di fatto un condominio, le spese devono comunque essere ripartite secondo le norme della comunione e quindi escludendo quelle del condominio, con la presunzione di uguaglianza delle quote tra tutti i proprietari, anche se uno di essi (proprietario dell'immobile sottoposto a curatela fallimentare) possiede quasi il 70% dell'intero fabbricato.

Grazie anticipatamente.

Cordiali saluti

Il condominio sorge "ipso iure" nel momento in cui si instaura una pluralità di proprietari (minimo due). Pertanto, nel vostro caso, il condominio esiste.

Pertanto, al condòmino che ha sopportato la spesa, non resta che diffidare legalmente gli altri e procedere nei loro confronti qualora non volessero partecipare alla spesa.

Grazie mille della risposta.Vorrei sapere però secondo quale ripartizione effettuare la spesa in mancanza di tabelle millesimali. Si deve dividere la quota in parti uguali ovvero in base ai mq di ciascun immobile (che però non conosciamo).

Grazie ancora.

Il criterio, teoricamente, e dico teoricamente considerando quanto hai detto nel primo post, dovrebbe essere deciso in assemblea. Temporaneamente, si potrebbe ripartire in base al valore catastale degli immobili o in parti uguali, qualora foste tutti d'accordo. Il criterio di riparto sarebbe provvisorio in attesa della redazione delle tabelle millesimali e relativo conguaglio.

ho letto le risposte di Giovanni e vorrei una precisazione sulla distinzione tra "condominio" e "comunione". Un immobile della mia famiglia si trova in un cortile in comune con un condominio. Ogni tanto insistono che l'immobile dovrebbe far parte del condominio, io mi impunto per il no, dicendo che non esistono proprietà "indivisibili" in comune e che il nostro immobile fa addirittura parte di un altro edificio, con il quale però non abbiamo nulla in comune, se non il muro di appoggio. Questo cortile in comunione ha delle spese di manutenzione che noi abbiamo sempre pagato in parti uguali in ragione al numero di partecipanti la comunione. Grazie per un chiarimento

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