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salpa65

Impianto fotovoltaico e art 1122bis

Salve a tutti ho bisogno del vostro aiuto , soprattutto di quelli a cui sono particolarmente antipatico e che mi vedono come un rivoluzionario poco incline al rispetto delle regole.

Ho installato un impianto fotovoltaico sul lastrico solare del palazzo in cui abito, ho un appartamento con mansarda.

Visto che ho già per così dire dei sospesi con gli altri condomini ( ho impugnato altra delibera assembleare ) , e visto che non avevano ben digerito quanto fatto, ho prodotto un progetto in cui veniva suddiviso il lastrico solare e parte delle altre superfici utili per dimostrare che l'occupazione del tetto, lasciava a tutti gli altri la stessa possibilità . Nel corso dell'ultima riunione , la maggioranza ( di legge) ha prescritto che solo una parte del lastrico solare può essere adibita a tale scopo seguendo la proposta di un tecnico a cui gli è stato detto di indicare quelle superfici come superfici utili e stamani dopo due mesi mi è giunta diffida da parte dell'avvocato del condominio di adeguarmi alle prescrizioni e di smontare i pannelli sulla superficie vietata.

Non ho impugnato fino adesso la delibera poichè ritengo sia nulla .

Cosa ne pensate?

Grazie

PS l'impianto è formato da soli 8 pannelli e quattro sono quelli che vogliono che io smonti

...ho prodotto un progetto in cui veniva suddiviso il lastrico solare e parte delle altre superfici utili per dimostrare che l'occupazione del tetto, lasciava a tutti gli altri la stessa possibilità . Nel corso dell'ultima riunione , la maggioranza ( di legge) ha prescritto che solo una parte del lastrico solare può essere adibita a tale scopo seguendo la proposta di un tecnico a cui gli è stato detto di indicare quelle superfici come superfici utili e stamani dopo due mesi mi è giunta diffida da parte dell'avvocato del condominio di adeguarmi alle prescrizioni e di smontare i pannelli sulla superficie vietata...

Secondo me bisognerebbe leggere le motivazioni date dal tecnico per vedere dove vogliono andare a parare.

Se il tecnico ha stabilito che la parte ovest non è utile allo scopo, probabilmente per il pari uso dovresti spostare una parte dei pannelli nella parte considerata non adatta allo scopo.

Se hai occupato tutta la parte meglio esposta non consenti il pari uso però, salvo motivazioni documentate, hai diritto ad usare una parte di tutto il tetto, da ripartire assegnando ad ognuno una parte migliore ed una peggiore.

Grazie per la rapida risposta, ho occupato anche la falda nord-ovest proprio per lasciare anche agli altri la stessa possibilità . Ora vogliono che io smonti i pannelli dalla falda che loro ritengono non utile, quando in assemblea gli ho chiesto il perchè no? Mi è stato risposto perchè è così.

Secondo te dovrei chiedere l'annullamento della delibera o fregarmene della diffida?

Grazie per la rapida risposta, ho occupato anche la falda nord-ovest proprio per lasciare anche agli altri la stessa possibilità . Ora vogliono che io smonti i pannelli dalla falda che loro ritengono non utile, quando in assemblea gli ho chiesto il perchè no? Mi è stato risposto perchè è così.

Secondo te dovrei chiedere l'annullamento della delibera o fregarmene della diffida?

Difficile poter rispondere non sapendo fino a che punto vogliono spingersi.

L'assemblea con la maggioranza di 500 millesimi può regolamentare le parti comuni ma se la delibera è stata successiva all'installazione non dovrebbe poter avere effetto.

Secondo me visto che hai già un avvocato per altri motivi che hai detto nel forum, io al tuo posto gli farei leggere la delibera.

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Credo che la maggioranza ptevista sia di due terzi. Il punto è : può l'assemblea deliberare contro la legge? E l'amministratore rimane estraneo da responsabilità?

Riassumo per non ingenerare fraintendimenti:

- previa presentazione di un tuo progetto non bocciato dall'assemblea, tu hai già installato i pannelli fotovoltaici senza incontrare resistenze condominiali acclarate e documentate;

- in un momento successivo l'assemblea ha cambiato orientamento provvedendo ad una delibera che ti ha indirettamente contestato l'impianto già in essere.

 

Concordo con Leonardo: anche se l'assemblea ha deliberato qualcosa che apparentemente va a tuo danno (da cui la diffida del loro legale), quella delibera successiva alla posa in opera del tuo impianto fotovoltaico non può aver effetti sul pregresso quindi anche verso il tuo impianto.

Valuta insieme al legale di cui già ti avvali se sia o meno opportuna una risposta. personalmente liquiderei l'argomento con una missiva spiccia e senza avvalermi di alcun tecnico per ora: diffida non legittima e priva di efficacia per opere realizzate ed antecedenti la recente delibera assembleare.

Poi attenderei di vedere le loro mosse, se ci saranno loro mosse, e se loro sono veramente disposti ad andare oltre. La loro iniziativa, se pur tramite legale, sa tanto di misera ripicca e se sono saggi si fermeranno: dispongono quasi per sbaglio di un arco, ma non hanno frecce...

L'amministratore evidentemente cerca di rimanere estraneo alla vicenda fin che può !

Rileggendo, pare che l'attuale iniziativa di diffida sia da porsi in capo a soli alcuni condòmini: quindi al momento pare esser in corso una disputa fra privati; questo spiegherebbe e giustificherebbe l'assenza dell'amministratore.

Se queste iniziative personali avranno un seguito diventerà inevitabile che prima o poi l'assemblea ne sarà coinvolta, ed a quel punto ogni condòmino dovrà assumere una posizione chiara e l'amministratore non potrà più rimanere in disparte, perché nuovamente sarà lite fra te ed il Condominio.

 

p.s.: per comprendere se l'attuale iniziativa di diffida sia di tipo condominiale o riconducibile solo ad alcuni privati, dovresti chiedere visione dei giustificativi di spese condominiali per azioni legali; se rintracci la parcella del legale per la diffida ricevuta, è una iniziativa condominiale e l'amministratore è molto Ponzio Pilato, ma già ora non può più esimersi dalle sue responsabilità di rappresentanza condominiale.

L'amministratore evidentemente cerca di rimanere estraneo alla vicenda fin che può !

Rileggendo, pare che l'attuale iniziativa di diffida sia da porsi in capo a soli alcuni condòmini: quindi al momento pare esser in corso una disputa fra privati; questo spiegherebbe e giustificherebbe l'assenza dell'amministratore.

Se queste iniziative personali avranno un seguito diventerà inevitabile che prima o poi l'assemblea ne sarà coinvolta, ed a quel punto ogni condòmino dovrà assumere una posizione chiara e l'amministratore non potrà più rimanere in disparte, perché nuovamente sarà lite fra te ed il Condominio.

 

p.s.: per comprendere se l'attuale iniziativa di diffida sia di tipo condominiale o riconducibile solo ad alcuni privati, dovresti chiedere visione dei giustificativi di spese condominiali per azioni legali; se rintracci la parcella del legale per la diffida ricevuta, è una iniziativa condominiale e l'amministratore è molto Ponzio Pilato, ma già ora non può più esimersi dalle sue responsabilità di rappresentanza condominiale.

Nel primo post Salpa dice che gli è arrivata la diffida da parte dell'avvocato del condominio " quindi presumo che tale diffida sia giunta dopo la delibera assembleare, proprio ordinata dall'amministratore per dare esecuzione della delibera.

Poi c'è un altro passaggio che non mi è chiaro. Salpa dice:

"ho prodotto un progetto in cui veniva suddiviso il lastrico solare e parte delle altre superfici utili per dimostrare che l'occupazione del tetto, lasciava a tutti gli altri la stessa possibilità. Nel corso dell'ultima riunione , la maggioranza ( di legge) ha prescritto che solo una parte del lastrico solare può essere adibita a tale scopo"

Il progetto è stato presentato e discusso in assemblea una prima volta senza obiezioni e quindi data esecuzione oppure del progetto se ne è discusso in assemblea solo nel corso dell'ultima riunione e solo in quella riunione è stato deliberato di lasciare sgombra una parte del tetto, quando ormai era stato eseguito il progetto senza discuterlo in assemblea?

"da parte dell'avvocato del condominio": ottima precisazione Leonardo!

Quindi l'amministratore non può non assumere una posizione sul caso in questione, ma certamente non sosterrà gli argomenti di Salpa. Ed anche se tace, in ogni caso sarà tenuto a tutelare i soli interessi del Condominio.

Non si può neanche sperare/supporre che l'amministratore si presti ad una opera di intermediazione fra Salpa e gli altri, visto che c'è già il legale incaricato.

Salve a tutti ho bisogno del vostro aiuto , soprattutto di quelli a cui sono particolarmente antipatico e che mi vedono come un rivoluzionario poco incline al rispetto delle regole.

Vedo che hai una mente elastica e cartesiana e sei anche autoironico. Mi fa piacere. Bravo.

Grazie a tutti per i vostri autorevoli pareri. Provo ad essere più preciso per delineare la vicenda.

Nel 2010 faccio richiesta di montare un impianto fotovoltaico sul tetto. Diniego ottenuto all'unanimità, anzi no ,solo un ragazzo giovane disse che se fosse servito mi avrebbe ceduto anche la sua superficie. Settembre 2014 informo l'amministratore di voler installare il solito impianto fotovoltaico. Egli inserisce all'ordine del giorno di una assemblea straordinaria. In questa assemblea vengono definite alcune prescrizioni 1) definire con un disegno in scala la superficie utile sulla quale effettuare la ripartizione millesimale. 2) la successiva assegnazione tramite sorteggio. 3) Ciascun condomino deve ottenere lo stesso apporto energetico 4) Si dovrà predisporre da parte del progettista il percorso dei cavi e percorsi per la manutenzione. 5) si dovrà prevedere ad una polizza assicurativa. 6)Si dovrà presentare un progetto dettagliato sulle modalità di esecuzione che dovrà essere posto al vaglio dell'assemblea che potrà prescrivere modalità alternative.

7) In attesa di tali definizioni si prescrive di non procedere con tale installazione.

Dicembre 2014 faccio redigere il progetto da un ingegnere, consegno in Comune ed invio all'amministratore. Solitamente teniamo l'assemblea ordinaria a fine gennaio di ogni anno.

A fine febbraio ho fatto installare come da progetto gli otto pannelli .

A fine marzo l'assemblea ordinaria ha deciso che le falde utili erano solamente due ed ora la diffida a smontarli.

Da quanto ho capito nella legge 220 all'art. 7 viene aggiunto al 1122 l'art. 1122bis:

E' consentita l'installazione di impianti per.........., sul lastrico solare, su ogni altra superficie idonea.

Poi continua dicendo che se si rendono necessarie delle modificazioni delle parti comuni allora bisogna darne comunicazione all'amministratore e l'assemblea può prescrivere delle modalità alternative.

Ma di che stiamo parlando secondo me io non dovevo neanche avvertirli poichè ho garantito il pari uso del bene comune . A mio avviso la colpa sta all'amministratore che non è autorevole e competente , al mito che l'assemblea è sovrana e all'ignoranza ed invidia dei condomini. Un grado e mezzo nei prossimi quindici anni ...... poveri illusi.......

Da quanto ho capito nella legge 220 all'art. 7 viene aggiunto al 1122 l'art. 1122bis:

E' consentita l'installazione di impianti per.........., sul lastrico solare, su ogni altra superficie idonea.

Poi continua dicendo che se si rendono necessarie delle modificazioni delle parti comuni allora bisogna darne comunicazione all'amministratore e l'assemblea può prescrivere delle modalità alternative.

Ma di che stiamo parlando secondo me io non dovevo neanche avvertirli poichè ho garantito il pari uso del bene comune . A mio avviso la colpa sta all'amministratore che non è autorevole e competente , al mito che l'assemblea è sovrana e all'ignoranza ed invidia dei condomini.

Concordo !

Un grado e mezzo nei prossimi quindici anni ...... poveri illusi.......

Concordo !

... A mio avviso la colpa sta all'amministratore che non è autorevole e competente , al mito che l'assemblea è sovrana e all'ignoranza ed invidia dei condomini. Un grado e mezzo nei prossimi quindici anni ...... poveri illusi.......

A mio avviso il problema è uno solo.

Sei già in causa con il condominio per altre questioni per cui il condominio ti sarà sempre contro qualsiasi cosa in cui ci sarà anche una possibilità su 100 di ostacolarti.

L'amministratore, se pur fosse autorevole e competente, se è un professionista, nel senso che lo fa per professione per vivere, diventa anche "non professionale" e per portare la pagnotta a casa si schiera con la maggioranza.

 

Trattandosi di produzione di energia pulita non ci sarebbe nemmeno da discutere ma vista la situazione, secondo me è stata fatta proprio una delibera ad hoc, studiata a tavolino con tecnico ed avvocato, per poterti dare fastidio con quella parte dell'art. 1122-bis che recita:

"L'assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell'articolo 1136, adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell'edificio"

A mio avviso il problema è uno solo.

Sei già in causa con il condominio per altre questioni per cui il condominio ti sarà sempre contro qualsiasi cosa in cui ci sarà anche una possibilità su 100 di ostacolarti.

L'amministratore, se pur fosse autorevole e competente, se è un professionista, nel senso che lo fa per professione per vivere, diventa anche "non professionale" e per portare la pagnotta a casa si schiera con la maggioranza.

 

Trattandosi di produzione di energia pulita non ci sarebbe nemmeno da discutere ma vista la situazione, secondo me è stata fatta proprio una delibera ad hoc, studiata a tavolino con tecnico ed avvocato, per poterti dare fastidio con quella parte dell'art. 1122-bis che recita:

"L'assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell'articolo 1136, adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell'edificio"

Fra l'altro l'amministratore non è un giudice ma deve portare avanti quanto deliberato dall'assemblea condominiale.

Diciamo che il problema nasce dal fatto che il buon salpa immaginando che avrebbe avuto un terzo diniego si è sottratto alle richieste dell'assemblea condominiale e li ha messi davanti al fatto compiuto sfruttando uno spazio concesso dalla legge, che però come spesso in Italia lascia mille cavilli sia da una parte che dall'altra.

La cosa evidentemente ha fatto adirare i condomini, con cui era già in battaglia fra l'altro, e forti dei consigli dei loro tecnici e avvocati (perché una tale argomentazione tecnica e legale non viene fuori da niente) e hanno deciso di mettersi a questionare e a occhio e croce sarà uno di quei casi che finirà per fare giurisprudenza visto che metterli d'accordo la vedo dura e probabilmente non c'è nemmeno la volontà da nessuna delle due parti.

@edd62 che dici, meglio aprire altro post? si, dai......qui torniamo al 2015. Salpa ti risponderà senz'altro.
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