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Giacomo Polo

ENEL: Trasferimento da linea aerea a interrata causa ristrutturazione edificio confinante

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Buonasera a tutti,

premetto e mi scuso fin da subito se non ho azzeccato la sezione giusta e se sarò "lungo" nel descrivere bene la questione.

A dire il vero non si tratta di una vera e propria questione legata ad un condominio, ma similare.

 

Spiego: alcuni vicini di casa che abitano in un edificio molto vecchio hanno presentato in comune e alle belle arti (area con vincolo paesaggistico) un progetto per l'abbattimento e la ricostruzione mantenendo caratteristiche, cubature e volumetrie esistenti. Dietro a loro distante 30 metri c'è la mia casa singola. A suo tempo molti anni fa, l'Enel usava le abitazione private quale "appoggio" per fornire il servizio anche ad altre abitazioni. In questo caso sul loro edificio è presente un attacco di cavo Enel aereo che porta l'energia anche a me con cavo volante.

 

Dovendo quindi ristrutturare il loro complesso, l'Enel procederà ad interrare i cavi nella strada comunale che serve le abitazioni. Se lo faccia direttamente o da interposta impresa pagata da confinanti che si rifanno l'edificio a me importa poco. L'Enel oggi si è presentata a me dicendo che, per potermi fornire il servizio ci sono 2 soluzioni:

 

soluzione a) in terreno di proprietà di confinanti che ristrutturano l'edificio, piazzare un palo in cemento di grandi dimensioni (mi pare 28 di diametro base per un'altezza di circa 9-10 metri) che, prelevando il cavo dalla sede stradale comunale nel frattempo interrato, venga allacciato come aereo (esistente) nella mia proprietà. Tale palo però sarà installato con plinto in cemento a circa 1 metro dal muro di confine di mia proprietà deturpando in modo irreparabile e permanente la facciata principale e laterale della mia casa, e se vendessi la casa dubito che qualcuno la comprerebbe con questo palo davanti.

 

soluzione b) cavo interrato: l'impresa incaricata dai confinanti restauratori oltre a realizzare lo scavo e posa tubi per loro nella strada comunale proseguirà fino alla mia proprietà all'altezza dei contatori che, dalla strada (quindi dallo scavo) distano circa 2 metri ma comprende marciapiede in cemento e muretta alta 1 metro. I restauratori pagheranno tale intervento, ma NON dal muretto e fino al contatore siti nella mia proprietà. Sentita una impresa, il costo di tale "scherzetto" mi verrebbe a costare circa 500 euro + iva.

 

Davanti alle mie rimostranze al tecnico dell'Enel (giacchè con i proprietari confinanti non c'è possibilità di confronto) nelle quali spiegavo che io nulla ho chiesto all'Enel, e che se qualcuno ristruttura i suoi fabbricati avendone pieno diritto, non può fregarsene se nel fare questo porta danno ai confinanti, l'Enel così risponde: per assurdo che sia, l'Enel, piuttosto di spendere 500 euro incaricando un'impresa a fare il lavoro di scavo nella mia proprietà, preferisce spendere circa 1500 euro mettendo un suo palo fisso eterno anche se questo deturpa. Faccio notare che la differenza e questo modo di ragionare astruso viene addebitato a tutti noi nei vari costi delle bollette...

 

Assodato quindi che l'Enel non ci sente, e stranamente mi ha già chiamato 3 volte in 2 giorni per sapere come intendevo agire, mi sono rivolto al comune che, in tutta onesta mi ha detto che non c'è alcun presupposto per tutta questa fretta, poiché il parere delle belle arti ancora non è arrivato e di conseguenza il comune non si è ancora espresso. Quando ciò avverrà e solo quando ci saranno le autorizzazioni i lavori potranno iniziare.

 

Tutto ciò considerato, chiedo a voi se esiste una qualche sentenza della cassazione o simile che inquadri il problema e che tuteli la parte lesa (io) obbligando o l'Enel o i proprietari dell'edificio oggetto di ricostruzione a pagare anche le spese per l'allacciamento alla rete elettrica nella mia proprietà (da loro ditta incaricata o trovata da me e poi da loro saldata alla presentazione di regolare fattura). Mi trovo difatti a subire un danno dovuto alla loro ricostruzione. Lo stesso geometra comunale (pur non scrivendolo naturalmente) ha espresso il parere che quando si ristruttura un edificio o altro si deve anche tenere conto dei danni (o meglio disagi) che tale azione comporta, e quindi obbligati ad accollarsi le spese relative.

 

Vi ringrazio per avermi letto fin qui, e difatti la questione almeno in questa prima parte, era necessario fosse ampiamente descritta. Spero di cuore in un vostro aiuto perché essendo disoccupato da 6 anni e con l'età di 50 con in più mia madre disabile, non posso permettermi spese per avvocati o altro.

 

Resto in attesa o saluto. Grazie

 

Giacomo Polo

La presenza del palo causerebbe un deprezzamento della tua proprietà ma l'eliminazione del cavo volante ne determinerebbe un incremento. Se, come lasci intendere nella presentazione del problema, sei nell'ottica di vendere nel breve periodo, recupererai la spesa oggi sostenuta. Ti conviene accettare la soluzione prospettata, anche perché l'ente distributore ha tutti i diritti di Legge per importi una servitù di linea di distribuzione aerea. Se tergiversi troppo, ti mettono il palo e non lo potrai mai più togliere. Nella casa dove abita mia madre, costruita da mio padre negli anni '50, l'Enel mise un palo che diede sostegno a una linea aerea per circa dieci anni, dopodiché venne interrata. Da quaranta anni il palo è piantato nel cortile, senza nessuna funzione e non c'è stato modo di farlo togliere, nemmeno andando per avvocato. Saluti.

Buongiorno Madly,

grazie per la tempestiva risposta. Il mio punto non è quello di accettare o meno l'interramento del cavo,

mi va strabene. Quello che vorrei capire è se, tolta l'Enel, debba accollarmi io le spese di allacciamento

dal mio confine ai contatori, o se invece debbano essere gli altri proprietari che, dovendo ricostruire la

LORO casa, creano di fatto un danno/disagio a me di cui dovrebbero farsi carico.

 

Non stiamo parlando di una lottizzazione ex novo dove, evidentemente tutte le spese dei servizi vanno

addebitate a chi viene ad abitare lì.

 

Qui si tratta di situazione già esistente di un edificio che ha già l'attacco Enel con cavo aereo che serve

loro stessi e io che ho l'ultimo edificio di testa. Perchè devo subìre io dei danni per una ricostruzione altrui ?

 

Grazie se arrivano altre risposte.

 

Giacomo Polo

E perché devono pagare gli altri il miglioramento che avrebbe la tua proprietà? Gli altri, per interrarti il cavo in casa tua dovrebbero, oltre a fare il lavoro, chiederti una servitù permanente per cavo interrato, pagandoti la servitù e pagando l'atto notarile, pagando oltre al lavoro vero e proprio anche i danni a te arrecati (non uso del giardino per tot. tempo e ricostruzione dello stesso).

Loro possono evitare tutto ciò mettendo un palo per mantenere il cavo aereo come è adesso nella tua proprietà. Perché dovrebbero a questo punto lavorare nella tua proprietà? Se possono evitarlo, lo evitano.

Quindi, se vuoi interrare il cavo, interralo: del resto per questo lavoro 500 euro non sono molti, te lo assicuro. Se in futuro volessi toglierti il palo... allora sì che i costi saliranno... e anche l'ottenimento delle autorizzazioni relative...

Ingegnere grazie per la risposta, ma forse non ho chiarito bene i punti.

Il palo che l'Enel vorrebbe piazzare NON sarà nella mia proprietà! Ma in quella di chi ristruttura la casa

Ho realizzato 2 immagini che meglio riassumono la questione

lato-sud.jpg e questa

lato-nord.jpg

A parte il cavo che ora è aereo, quale beneficio ho sulla mia casa ? A me il cavo aereo non disturba per niente. Certo un palo dell'Enel sì

eccome.. anche perchè se un domani vendo casa, chi la comprerebbe con un obbrobrio simile ?

Non credo che l'ENEL possa arrogarsi il diritto di deturpare anche le proprietà altrui (esistente) solo perchè un'altro proprietario vuole

ristrutturare - legittimamente - la sua casa. E poco importa se il palo lo mette nella proprietà del ristrutturante (io infatti come spero si

evinca dalle immagini, ho solo 1 metro di marciapiede interno e basta).

Il beneficio che hai sulla tua casa è il miglioramento estetico dato dalla eliminazione del cavo aereo, che adesso deturpa la tua facciata, con conseguente aumento del valore del tuo immobile. Forse non te ne rendi conto perché la tua casa è sempre stata così, ma prova a pensare alla situazione invertita, vale a dire di avere sempre avuto il cavo interrato e l'Enel che te lo vuole mettere aereo. Ti lamenteresti, a ragione, del danno estetico e della conseguente diminuzione di valore del tuo immobile. Simmetricamente, eliminare il cavo aereo fa aumentare il valore della tua casa e, aggiungo, ben più della spesa che andresti ad affrontare. Poi, ognuno tira l'acqua al suo mulino, come dice il proverbio e sei libero di pensare come ritieni meglio. Saluti.

Ringrazio per la risposta, ma evidentemente la pensiamo in modo diverso.

Ma ha visto il mio disegno ?

 

...prova a pensare alla situazione invertita, vale a dire di avere sempre avuto il cavo interrato e l'Enel che te lo vuole mettere aereo. Ti lamenteresti, a ragione, del danno estetico e della conseguente diminuzione di valore del tuo immobile.

... vero. Probabilmente l'ENEL in questi casi riconoscerebbe al proprietario "danneggiato" un qualche indennizzo.

 

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