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donmino

Due amministratori in carica?

Buongiorno a tutti.

Come da titolo, abbiamo due amministratori. Il "vecchio" che indica come nulla la delibera che nomina il nuovo per mancanza nell'ordine del giorno della voce specifica su reclamo di alcuni assenti, il "nuovo" che la ritiene valida anche se (lo sottoscrive nella convocazione dell'assemblea straordinaria di questi giorni) non riportata la voce nella convocazione.

Intanto, alcuni condomini hanno pagato al "nuovo" come da sua richiesta e dopo la "nomina" e lui, il nuovo, non vuole passare il denaro al vecchio; altri al "vecchio" poichè nulla (?) la delibera con un suo scritto che rimarcava quanto ad egli invece dovuto. Il "vecchio" sta continuando a pagare le nostre bollette non avendo passato le carte al "nuovo" per i motivi di cui sopra. Il codice fiscale è ancora intestato al vecchio. Un condomino, appresa la delibera invero forzatissima e proposta da altro condomino in rotta col vecchio amministratore e che ha fatto incetta di deleghe senza peraltro avvisare i deleganti della sua intenzione ma raggiungendo il minimo di millesimi necessari, ha minacciato di impugnare la delibera riportando il fatto della mancata indicazione della nomina nuovo amministratore ed indicando la possibilità che il vecchio potesse far causa al condominio per "revoca senza giusta causa o motivo". Il condomino "ribelle" (e forse qualche altro adepto) ha invece non pagato al vecchio, non riconoscendolo. L'assemblea straordinaria (con ordine del giorno "ratifica" nuovo amministratore sottoscrito dai due amministratori) di questi giorni ha visto i due amministratori presenti (non raggiunto il numero minimo di millesimi, assemblea nulla) ma entrambi hanno reclamato i propri diritti. In pratica il nuovo non molla e non è disponibile nè a dimettersi "informalmente" o "formalmente" che dir si voglia: vorrebbe il passaggio delle carte (ratifica) e poi elezione; il vecchio intende trovare una soluzione anche transitoria (chiusura bilancio e nuova elezione). Noi abbiamo proposto di effettuare nuova assemblea straordinaria e, se con i numeri necessari, votare la revoca del nuovo. Non ci sembra un tipo degno di fiducia.

Scusami, cosa c'era all'ordine del giorno della prima Assemblea? solo "nomina amministratore"? oppure non c'era nessun punto in cui si parlasse dell'amministratore? perchè se non c'era nessun punto in cui si parlasse dell'amministratore ha ragione il vecchio; se invece c'era solamente "nomina amministratore" ha ragione il nuovo, perchè per nomina si intende anche la nomina di uno nouvo.

Poi c'è il problema delle deleghe portate alla prima Assemblea, i deleganti ne erano all'oscuro? dovrebbero loro contestarlo allora, perchè solo chi ha rilasciato la delega (o presunta delega) può contestarla, è un rapporto tra delegato e delegante e nessun altro può "lamentarlo".

Se la nomina non era all'ordine del giorno la delibera non poteva essere presa se non in presenza di 1000/1000 (per alcuni l'assemblea totalitaria in questo caso dovrebbe vedere tutti i condomini addirittura presenti in proprio e non tramite delega, ma come è già stato sottolineato ln realtà questa è cosa che riguarda solo delegante e delegato e non gli altri, quindi i 1000/1000 ci sono comunque o in proprio o con delega se sono tutti rappresentati).

Anche l'indicazione all'ordine del giorno "Conferma Amministratore", in assenza di una assemblea totalitaria non consentiva la nomina del nuovo.

Nella prima convocazione NON era riportata nessuna voce riguardante un nuovo amministratore nè nomina, nè conferma... nulla. Per quanto riguarda i deleganti, hanno rilasciato delega senza che fossero avvisati della volontà del condomino di licenziare il vecchio amministratore, nè tanto meno che si fosse fatto fare il preventivo (uno solo) da quello che poi sarebbe stato eletto. I deleganti però sono "indifferenti" sui due amministratori, anzi, credo siano per il nuovo in quanto tutti loro non si sono presentati all'assemblea straordinaria plagiati dal condomino "rissoso" che è andato porta a porta a dire che il verbale era valido. Il problema: è come ne usciamo? Vale fare un'altra assemblea e revocare la nomina al nuovo? Grazie a tutti.

Secondo me la delibera della prima assemblea non è valida perchè non c'era all'ordine del giorno un punto specifico per la nomina dell'amministratore, dovete indirne una nuova con un ordine del giorno preciso e poi "organizzarvi" per avere le deleghe a favore di uno o dell'altro. Così come sono ora le cose, lamministratore in carica è quello vecchio.

Nella prima convocazione NON era riportata nessuna voce riguardante un nuovo amministratore nè nomina, nè conferma... nulla. Per quanto riguarda i deleganti, hanno rilasciato delega senza che fossero avvisati della volontà del condomino di licenziare il vecchio amministratore, nè tanto meno che si fosse fatto fare il preventivo (uno solo) da quello che poi sarebbe stato eletto. I deleganti però sono "indifferenti" sui due amministratori, anzi, credo siano per il nuovo in quanto tutti loro non si sono presentati all'assemblea straordinaria plagiati dal condomino "rissoso" che è andato porta a porta a dire che il verbale era valido. Il problema: è come ne usciamo? Vale fare un'altra assemblea e revocare la nomina al nuovo? Grazie a tutti.

Quanti millesimi erano presenti alla prima assemblea? se erano presenti 1000/1000 e quelli che avevano delegato sono indifferenti, se la nomina è stata adottata con 500 millesimi e la maggioranza dei presenti è valida. Diversamente sicuramente una nuova assemblea è la strada più sicura. Ma li non è tanto la revoca della nomina del nuovo (che è nulla) ma la ratifica della delibera nulla dell'assemblea precedente. A mio avviso l'ordine del giorno dovrebbe contenere "Ratifica dellla delibera di nomina dell'amministratore assunta invalidamente dall'Assemblea in data ..... o nomina di altro amministratore". Comunque bisognerebbe trovare una formulazione che possa andare bene ad entrambi gli amministratori di modo che la convochino congiuntamente e non ci siano dubbi di validità, in alternativa, se la richiedete in almeno due condomini che rappresentino almento 166 millesimi, dopo 10 giorni che nessuno dei due ha convocato potete autoconvocarla e nessuno può avere dubbi sulla legittimità della convocazione e della delibera.

Quanti millesimi erano presenti alla prima assemblea? se erano presenti 1000/1000 e quelli che avevano delegato sono indifferenti, se la nomina è stata adottata con 500 millesimi e la maggioranza dei presenti è valida. Diversamente sicuramente una nuova assemblea è la strada più sicura. Ma li non è tanto la revoca della nomina del nuovo (che è nulla) ma la ratifica della delibera nulla dell'assemblea precedente. A mio avviso l'ordine del giorno dovrebbe contenere "Ratifica dellla delibera di nomina dell'amministratore assunta invalidamente dall'Assemblea in data ..... o nomina di altro amministratore". Comunque bisognerebbe trovare una formulazione che possa andare bene ad entrambi gli amministratori di modo che la convochino congiuntamente e non ci siano dubbi di validità, in alternativa, se la richiedete in almeno due condomini che rappresentino almento 166 millesimi, dopo 10 giorni che nessuno dei due ha convocato potete autoconvocarla e nessuno può avere dubbi sulla legittimità della convocazione e della delibera.

Alla prima circa 700 millesimi. Ho riportato il fatto delle deleghe per meglio chiarire il "clima" esasperato in cui viviamo. Concordo che non si possa "revocare" ciò che è nullo ma se ratifichiamo una delibera assunta invalidamente non facciamo il contrario? Cioè diamo adito al "nuovo" di essere lui l'amministratore? Inoltre sempre se è nulla, perchè dice che dovrebbero convocarla congiuntamente? Il "nuovo" non ne avrebbe titolo come pure non potrebbe assistere all'assemblea essendo un "estraneo" da accettare solo con l'unanimità dei presenti? Grazie.

 

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Secondo me la delibera della prima assemblea non è valida perchè non c'era all'ordine del giorno un punto specifico per la nomina dell'amministratore, dovete indirne una nuova con un ordine del giorno preciso e poi "organizzarvi" per avere le deleghe a favore di uno o dell'altro. Così come sono ora le cose, lamministratore in carica è quello vecchio.

Chi deve dire che non è valida? Basta il vecchio amministratore, una nuova maggioranza che si esprime in tal senso o solo un giudice (quale che sia la parte di chi impugna) può farlo? Per quanto l'organizzazione... i lavori sono in corso e contiamo di farcela. Resta da capire come convocare (cosa scrivere nell' odg) l'assemblea, e chi sia a "comandarla" il nuovo, il vecchio (solo) entrambi o due condomini come suggerito.

Grazie

Se nessuno impugnerà quella delibera di nomina entro 30 giorni (ex art. 1137 cc) per i dissenzienti presenti in assemblea, e 30 giorni dalla notizia della delibera per gli assenti, il nuovo amministratore sarà ufficialmente nominato. Quella delibera non è assolutamente nulla ma annullabile.

 

I vizi di nullità sono davvero ridottissimi e di certo questo caso non rientra tra essi.

 

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Se, scaduti i termini di impugnazione, il nuovo amministratore chiederà un ricorso d'urgenza (700 cpc) per ottenere i documenti relativi al condominio, il giudice non potrà fare altro che concederlo.

Se nessuno impugnerà quella delibera di nomina entro 30 giorni (ex art. 1137 cc) per i dissenzienti presenti in assemblea, e 30 giorni dalla notizia della delibera per gli assenti, il nuovo amministratore sarà ufficialmente nominato. Quella delibera non è assolutamente nulla ma annullabile.

 

I vizi di nullità sono davvero ridottissimi e di certo questo caso non rientra tra essi.

 

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Se, scaduti i termini di impugnazione, il nuovo amministratore chiederà un ricorso d'urgenza (700 cpc) per ottenere i documenti relativi al condominio, il giudice non potrà fare altro che concederlo.

Sono andato a vedere la differenza tra nulla e annullabile che non conoscevo. Credo che il nostro caso ricada nel secondo (anche se nelle "nulle" leggo rientri il caso di "quando sono prive degli elementi essenziali" ma non so se rientra una mancanza nella indicazione dell'oggetto nell' ODG) ;ma mi chiedo perchè il "vecchio" che è un'avvocato, dice che è lui a dover continuare ad amministrare. Vuol giocare di forza nella speranza che il "nuovo" non voglia spendere soldi per un ex art.700? Comunque, io che scrivo NON ho mai ricevuto il verbale dell'ordinaria in questione se non con la convocazione della straordinaria di questi giorni come allegato. Per la cronaca non ho firmato nulla. La ordinaria risale al Maggio 2017. Infine: se è vero (non ho motivo di non crederlo) che sarebbe il nuovo amministratore ad essere "inattacabile" come dice, perchè invece mi viene suggerito dagli altri "esperti" (più di me sicuramente) di muovermi con le assemblee? Non capisco. Grazie

Ti viene suggerito di muoversi con le assemblee per evitare di tirare in mezzo i giudici e, soprattutto, spendere dei soldi. Nell'indecisione una nuova assemblea che deliberi con chiarezza è senza dubbio la strada migliore, ma se la delibera è di Maggio 2017 e nessuno si è mai preoccupato di inviare il verbale agli assenti (il nuovo avrebbe dovuto farlo immediatamente) quella delibera sarebbe ancora impugnabile.

Ti viene suggerito di muoversi con le assemblee per evitare di tirare in mezzo i giudici e, soprattutto, spendere dei soldi. Nell'indecisione una nuova assemblea che deliberi con chiarezza è senza dubbio la strada migliore, ma se la delibera è di Maggio 2017 e nessuno si è mai preoccupato di inviare il verbale agli assenti (il nuovo avrebbe dovuto farlo immediatamente) quella delibera sarebbe ancora impugnabile.

Comprendo, ma ho il dubbio che con una nuova assemblea che dovesse decidere la NON ratifica del nuovo amministratore (e quindi la scelta di un diverso amministratore), i condomini che invece la considerano "vitale", possano essere poi loro ad impugnarla (quella che andremmo a fare). Che ne pensa? Infine: confermo che nessuno ha notificato il verbale di Maggio. né il vecchio, né il nuovo. Stasera vado comunque dal "vecchio" amministratore per vedere di fargli fare una nuova convocazione contando però prima i millesimi di chi non vuole il nuovo; se ci rientriamo andiamo di assemblea, se no, dovremo accettare la proposta del nuovo che ci ha prospettato di prendere lui il "pacchetto" col passaggio di consegne e di carte e subito dopo indire nuova assemblea per scegliere il nuovo amministratore. Lo trovo illogico. Mi sa di fregatura. Nessuno potrebbe obbligarlo.

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