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ricnic

Dichiarazioni spese detraibili

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buonasera a tutti, stasera un quesito complicato. 

5 anni fa è stata rifatta la centrale termica di un condominio, con adeguamento canna fumaria. Il pagamento era previsto in 5 anni e legato al contratto per la fornitura del gas, nomina del terzo responsabile, conduzione e manutenzione centrale.  in questi 5 anni, il fornitore ha emesso ovviamente diverse fatture per i diversi servizi. L'ex amministratore, invece, da parte sua si è un po' perso. Per un paio di anni h apagato le fatture delle rate, anche se non tutti i condòmini hanno versato la loro quota. Ha rilasciato una dichiarazione generale con indicazione delle fatture pagate e dei soli nominativi che avevano pagato la quota rate alla data del 31 dicembre, senza indicare chi, eventualmente, aveva pagato in ritardo ma entro la dichiarazione dei redditi. Sosteneva che avrebbe fatto la dichiarazione l'anno successivo. Però a questo punto non avrebbe più avuto la contropartita delle fatture. In ogni caso, non l'ha fatto perchè , a suo dire, l'anno successivo pur avendo incassato tutte le quote delle rate dai condòmini, non aveva pagato il fornitore. Venendo al 2019, arrivo io ma ancora dopo 5 mesi non ho le consegne. Nada de nada. Il collega sostiene che ci pensava lui. Come non lo so, giacchè siamo oltre tutte le scadenze che lui non ha rispettato e io non ho documenti per provvedere. Ho chiesto la collaborazione dell'incazzatissimo fornitore, il quale mi ha mandato la prima nota da poter incrociare con il mio estratto bancario per venirne fuori. In pratica l'ex ha pagato quasi tutte le fatture con bonifico semplice, tutti acconti senza nessun riferimento a fatture. Il fornitore man mano che ha incassato, ha saldato a pezzettini le fatture in ordine cronologico, mentre secondo l'ex, lui ha inteso pagare il combustibile ma non le rate della caldaia. Quelle, a suo dire, le ha saldate tutte entro dicembre 2019. Secondo il fornitore, invece, nella propria contabilità ne manca ancora una. In ognicaso deve ancora avere un anno di riscaldamento ma questa è un'altra odissea.  Ora, io ho pensato che per rimediare alla mancanza dei bonifici per detrazioni fiscali, chiedo al fornitore una dichiarazione di atto notorio. I condòmini hanno capito che i soldi delle rate sono stati spesi per altro ma che comunque nel 2018 non hanno ricevuto la dichiarazione perchè secondo l'ex non ha pagato le rate mentre il fornitore le ha registrate lo stesso come pagate. In considerazione che per lo stesso fornitore sussistono diverse fatture, e che lo stesso avanza ancora 11.000 euro , pensate che riuscirei a dichiarare che nel 2019 sono state pagate le rate 2018, 2019 e il saldo di qualcuno del 2017 che era rimasto tagliato fuori pur avendo pagato in ritardo ? 

ricnic dice:

buonasera a tutti, stasera un quesito complicato. 

5 anni fa è stata rifatta la centrale termica di un condominio, con adeguamento canna fumaria. Il pagamento era previsto in 5 anni e legato al contratto per la fornitura del gas, nomina del terzo responsabile, conduzione e manutenzione centrale.  in questi 5 anni, il fornitore ha emesso ovviamente diverse fatture per i diversi servizi. L'ex amministratore, invece, da parte sua si è un po' perso. Per un paio di anni h apagato le fatture delle rate, anche se non tutti i condòmini hanno versato la loro quota. Ha rilasciato una dichiarazione generale con indicazione delle fatture pagate e dei soli nominativi che avevano pagato la quota rate alla data del 31 dicembre, senza indicare chi, eventualmente, aveva pagato in ritardo ma entro la dichiarazione dei redditi. Sosteneva che avrebbe fatto la dichiarazione l'anno successivo. Però a questo punto non avrebbe più avuto la contropartita delle fatture. In ogni caso, non l'ha fatto perchè , a suo dire, l'anno successivo pur avendo incassato tutte le quote delle rate dai condòmini, non aveva pagato il fornitore. Venendo al 2019, arrivo io ma ancora dopo 5 mesi non ho le consegne. Nada de nada. Il collega sostiene che ci pensava lui. Come non lo so, giacchè siamo oltre tutte le scadenze che lui non ha rispettato e io non ho documenti per provvedere. Ho chiesto la collaborazione dell'incazzatissimo fornitore, il quale mi ha mandato la prima nota da poter incrociare con il mio estratto bancario per venirne fuori. In pratica l'ex ha pagato quasi tutte le fatture con bonifico semplice, tutti acconti senza nessun riferimento a fatture. Il fornitore man mano che ha incassato, ha saldato a pezzettini le fatture in ordine cronologico, mentre secondo l'ex, lui ha inteso pagare il combustibile ma non le rate della caldaia. Quelle, a suo dire, le ha saldate tutte entro dicembre 2019. Secondo il fornitore, invece, nella propria contabilità ne manca ancora una. In ognicaso deve ancora avere un anno di riscaldamento ma questa è un'altra odissea.  Ora, io ho pensato che per rimediare alla mancanza dei bonifici per detrazioni fiscali, chiedo al fornitore una dichiarazione di atto notorio. I condòmini hanno capito che i soldi delle rate sono stati spesi per altro ma che comunque nel 2018 non hanno ricevuto la dichiarazione perchè secondo l'ex non ha pagato le rate mentre il fornitore le ha registrate lo stesso come pagate. In considerazione che per lo stesso fornitore sussistono diverse fatture, e che lo stesso avanza ancora 11.000 euro , pensate che riuscirei a dichiarare che nel 2019 sono state pagate le rate 2018, 2019 e il saldo di qualcuno del 2017 che era rimasto tagliato fuori pur avendo pagato in ritardo ? 

Mi pare fattibile sempre che il fornitore sia disponibile alla dichiarazione e al relativo cambio della propria contabilità.

Magari le probabilità aumentano se c'è pronto in canna il bonifico per il saldo delle partite ancora aperte...

Modificato da condo77

Vediamo di capire il problema.

Se non sbaglio avete stipulato un contratto di "energia plus", per cui il gestore del gas si è assunto l'onere di cambiare la caldaia e fornire il gas.

Il contratto di energia plus è fiscalmente considerato alla stregua di un leasing (o locazione finanziaria). AdE è intervenuta tramite la sua rivista online Fiscooggi nell'aprile 2011 (confermando l'analogia con del contratto "plus" con un contratto di leasing) specificando che: "La società di leasing, al fine di consentire la fruizione del beneficio, dovrà fornire una documentazione che attesti la conclusione dell’intervento di riqualificazione energetica e l’ammontare del costo sostenuto su cui deve essere effettuata la detrazione"

Quindi, tu dovresti avere una dichiarazione (contratto o simile) nel quale è indicato il costo  a carico della compagnia con la quale avete stipulato il contratto di energia plus; tale costo rappresenta l'imponibile su cui calcolare la detrazione. Pertanto lo utilizzerai come fosse una normale fattura emessa dalla ditta fornitrice e considererai che tale fattura è interamente pagata da tutti i condòmini (non rilevando le rate da pagare alla ditta).

Quindi, la detrazione era da fruire nell'anno in cui è terminata l'installazione della nuova caldaia, indipendentemente dal fatto che rimanessero rate da pagare e che i condòmini non hanno pagato quanto dovuto.

Ora, cosa tu possa fare, dal punto di vista fiscale, è verificare che il contratto rientri nell "energia plus", controllare quanto indicato come costo a carico della ditta, ripartire il costo fra i condòmini, rilasciare ad ogni condòmino una dichiarazione (datata con l'anno di installazione della caldaia) indicante il costo residuo (costo a carico - costo già comunicato negli anni precedenti), ogni condòmino potrà presentare una dichiarazione integrativa per recuperare gli anni passati, oppure fare istanza di rimborso, e continueranno la detrazione calcolata sul costo corretto partendo dalla rata n. 3 (2017 rata 1, 2018 rata 2, 2019 rata 3)

 

Essendo una situazione complessa se vuoi conferme rivolgiti ad AdE, previo appuntamento puoi parlarne direttamente con un funzionario, cosa che ti consiglio.

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Danielabi dice:

Vediamo di capire il problema.

Se non sbaglio avete stipulato un contratto di "energia plus", per cui il gestore del gas si è assunto l'onere di cambiare la caldaia e fornire il gas.

Il contratto di energia plus è fiscalmente considerato alla stregua di un leasing (o locazione finanziaria). AdE è intervenuta tramite la sua rivista online Fiscooggi nell'aprile 2011 (confermando l'analogia con del contratto "plus" con un contratto di leasing) specificando che: "La società di leasing, al fine di consentire la fruizione del beneficio, dovrà fornire una documentazione che attesti la conclusione dell’intervento di riqualificazione energetica e l’ammontare del costo sostenuto su cui deve essere effettuata la detrazione"

Quindi, tu dovresti avere una dichiarazione (contratto o simile) nel quale è indicato il costo  a carico della compagnia con la quale avete stipulato il contratto di energia plus; tale costo rappresenta l'imponibile su cui calcolare la detrazione. Pertanto lo utilizzerai come fosse una normale fattura emessa dalla ditta fornitrice e considererai che tale fattura è interamente pagata da tutti i condòmini (non rilevando le rate da pagare alla ditta).

Quindi, la detrazione era da fruire nell'anno in cui è terminata l'installazione della nuova caldaia, indipendentemente dal fatto che rimanessero rate da pagare e che i condòmini non hanno pagato quanto dovuto.

Ora, cosa tu possa fare, dal punto di vista fiscale, è verificare che il contratto rientri nell "energia plus", controllare quanto indicato come costo a carico della ditta, ripartire il costo fra i condòmini, rilasciare ad ogni condòmino una dichiarazione (datata con l'anno di installazione della caldaia) indicante il costo residuo (costo a carico - costo già comunicato negli anni precedenti), ogni condòmino potrà presentare una dichiarazione integrativa per recuperare gli anni passati, oppure fare istanza di rimborso, e continueranno la detrazione calcolata sul costo corretto partendo dalla rata n. 3 (2017 rata 1, 2018 rata 2, 2019 rata 3)

 

Essendo una situazione complessa se vuoi conferme rivolgiti ad AdE, previo appuntamento puoi parlarne direttamente con un funzionario, cosa che ti consiglio.

no.  Si tratta di una ditta che fa impianti termici, che ha adeguato la centrale termica dilazionando sia  le fatture che il pagamento su 5 anni. Le ultime fatture sono del 2019. E' stato stipulato anche il contratto manutenzione e quello della fornitura del combustibile e adesso che i 5 anni sono passati il contratto è stato chiuso e ho dovuto fare la voltura del contatore del gas da questa impresa al condominio.

ricnic dice:

no.  Si tratta di una ditta che fa impianti termici, che ha adeguato la centrale termica dilazionando sia  le fatture che il pagamento su 5 anni. Le ultime fatture sono del 2019. E' stato stipulato anche il contratto manutenzione e quello della fornitura del combustibile e adesso che i 5 anni sono passati il contratto è stato chiuso e ho dovuto fare la voltura del contatore del gas da questa impresa al condominio.

🙄 cioè, due contratti separati?

 

be', allora c'è poco da discutere: i pagamenti relativi all'impianto erano da pagare con bonifico parlante per poter fruire della detrazione, per le cifre scoperte da bonifico parlante non si applica la detrazione, salvo che la ditta non rilasci una dichiarazione sostitutiva con la quale dichiara che le fatture sono state regolarmente registrate nella loro contabilità e i pagamenti eseguiti.

Dopo che la ditta avrà rilasciato tale dichiarazione, potrai emettere la tua ai condòmini indicando distintamente per anno i costi a loro carico e specificando gli importi che non risultano pagati nell'anno (esempio anno 2018 costo a carico 1000, di cui non pagato 500). I condòmini dovranno presentare, come sopra, una integratica o chiedere il rimborso per le cifre non detratte.

Le detrazioni seguono il criterio di cassa, per cui puoi senz'altro rilasciare una dichiarazione oggi comprensiva di tutti gli anni, ma specificando anno per anno, per consentire ai contribuenti le dovute rettifiche.

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