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franchy

Spese acqua - contenzioso da inquilina ad amministratore

salve, vorrei gentilmente un suggerimento su una questione spinosa..

 

premessa: qualche anno fa all'improvviso la quota condominiale è passata da circa 30 euro a oltre 65 mensili.. in coincidenza con l'ingresso dell'attuale amministratore..

 

Allora ho tentato di capire come mai, e ho chiesto per telefono e per email per decine di volte di capire.. ma sono stata ignorata.. alla fine mi sono stufata e ho inviato RRR, e quindi di recente ho potuto appurare (tra molte altre strane faccende..) quanto segue:

 

pur avendo effettuato la lettura del consumo effettivo dell'acqua, dal contatore dell'appartamento che ho in affitto (risulta la fattura del tecnico che lo ha rilevato annualmente negli ultimi quattro anni), nella quota condominiale che mi viene attribuita non risulta il costo del numero di metri cubi consumati, bensì una ripartizione del totale consumo di acqua dell'intero condominio, ossia l'insieme dei consumi di tutti gli appartamenti più l'acqua del condominio (pulizie, innaffiatura).

La bolletta del condominio che dovevo pagare non riportava nessuna chiara ripartizione delle spese, e anche insistendo.. l'unica cosa ottenuta è stato il complessivo consuntivo, senza riparto..

 

Con questo sistema, in essere da diversi anni, mi sono resa conto di aver pagato circa 280-300 euro di acqua ogni anno, mentre il reale costo del consumo personale si aggira sui 120 euro. In sostanza ho pagato circa 7-800 euro non dovuti..

 

Considerando che siamo 19 appartamenti, il costo dell'acqua condominiale, se per tutti fosse stata calcolata come nella mia quota, si aggirerebbe intorno ai 3000 euro annui.. (!) e in ogni caso non risulta in nessun posto il numero di metri cubi reali, risulta solo il totale dell'acqua e quella ripartizione per millesimi..

 

La vicenda è diventata incresciosa perchè per ben tre anni ho chiesto in vari modi di vedere le ricevute e tutti i documenti senza esito.. con la scusa che non sono il proprietario.. solo quando ho minacciato di procedere per avvocato, avendo per legge il diritto di vedere tutti i probatori, sebbene dopo estenuanti dinieghi e comportamenti inauditi (documentati e riferiti con PEC..).. ho potuto appurare quanto descritto sopra..

 

A questo punto ho chiesto, con RRR, di avere il ricalcolo delle quote e avere lo storno di quanto pagato in eccesso.. ma la risposta è stata il silenzio, con una comunicazione soltanto verso il padrone di casa: l'amministratore ha per legge l'obbligo di avere rapporti solo con il proprietario, il quale quindi è l'unico responsabile del pagamento del condominio.. quindi non c'è nessun ricalcolo.. sono fatti miei e di accordi con il padrone di casa.. l'amministratore infatti ha inviato i bollettini seguenti con le stesse quote fisse di sempre.. il padrone di casa era contrario ad andare per avvocati e ha anche ricevuto il sollecito a pagare, ma per motivi di residenza pro tempore all'estero non ha potuto andare all'assemblea e l'amministratore ha ignorato la delega a me, che quindi non mi ha comunicato la data e il luogo dell'assemblea.. e ovviamente in quanto inquilina non ho alcun accesso alle decisioni assembleari.. purtroppo gli altri condomini non hanno fatto nessun rilievo.. non capisco come mai ma è così, e quindi non è stato contestato il consuntivo..

 

Spero di aver spiegato abbastanza.. è una specie di comma 22 da cui non so come uscire..

 

Chiedo venia per la lunghezza del msg.. il muro di gomma che mi trovo davanti respinge ogni mossa..

 

In realtà vorrei sapere una cosa precisa: è possibile accendere un contratto di fornitura dell'acqua a mio nome, tirandomi via dal conteggio condominiale? ossia.. come per il riscaldamento, che è autonomo, posso togliermi dalla gestione dell'acqua da parte dell'amministratore? e se sì, come poter ottenere la riduzione della spesa acqua nella quota condominiale??

 

Grazie mille della pazienza.. e spero che qualcuno mi sappia indicare il da farsi..

ringrazio davvero sentitamente..

Piuttosto che aprire una nuova ed indipendente utenza acqua, che per altro è sicuramente molto onerosa e da verificarne la fattibilità, è molto più semplice e corretto sospendere il pagamento delle quote riferite all'acqua dandone comunicazione al solo proprietario dell'appartamento.

 

In qualità di conduttrice, a prescindere dalla tipologia contrattuale della tua locazione e salvo patto contrario, per te restano unicamente validi e costituiscono reale riferimento:

- i patti stipulati nel contratto di locazione in merito agli oneri accessori;

- l'art. 9 legge 392/78 Sono interamente a carico del conduttore, salvo patto contrario, le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e all’ordinaria manutenzione dell’ascensore, alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell’aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine, nonché alla fornitura di altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria sono a carico del conduttore nella misura del 90 per cento, salvo che le parti abbiano convenuto una misura inferiore. Il pagamento deve avvenire entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il pagamento il conduttore ha diritto di ottenere l’indicazione specifica delle spese di cui ai commi precedenti con la menzione dei criteri di ripartizione. Il conduttore ha inoltre diritto di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate.

Ma questa querelle la devi intrattenere col solo proprietario e non con l'amministratore. Sarà poi problema del proprietario risolvere. L'amministratore per quel che gli compete, se non incassa da te, quegli eurini li andrà a richiedere al proprietario; prima con le buone, poi con decreto ingiuntivo, ma non verrà mai a bussare alla tua porta perché non lo può fare.

Solo il proprietario forte del contratto di locazione può esigere il pagamento da te, ma per agire a tuo danno dovrà dimostrare di averti esibito i giustificativi di spesa e spiegato le modalità di riparto.

Quindi...

Se nell’abitazione è presente un contatore divisionale, i consumi idrici sono calcolati in base alle letture comunicate dal conduttore o rilevate da una ditta incaricata.

Utilizzando le tariffe 2017 e il volume idrico annuo consumato di mc 120 si ottengono i seguenti valori:

consumo idrico

mc 92x0,219=€ 20,1480

mc (120-92)x0,7059=€ 19,7652

fognatura e depurazione

mc 120x(0,2033+0,5865)=120x0,7898=€ 94,7760

quota fissa acquedotto € 18,3520

quota fissa fognatura € 5,1619

quota fissa depurazione € 15,2641

sommano € 173, 4492

La differenza fra l’importo medio annuo pagato e quello calcolato sulla base del consumo rilevato non può attribuirsi alla quota spettante per i consumi condominiali ma ad altre cause di cui l’amministratore deve dare spiegazione al proprietario e questi al conduttore.

L’allacciamento diretto, oneroso come ha già detto albano59, richiederebbe il collegamento diretto dell’impianto idrico dell’abitazione al contatore dell’ente erogatore, posto all’esterno dell’edificio condominiale.

Per i rapporti col proprietario si è già espresso albano59.

..... + iva 10%

grazie per la correzione.

Per lo psicoanalista si tratterebbe di un atto mancato: inconsciamente volevo evadere l'IVA.

Correggo

sommano € 190,79

grazie mille delle risposte..!!

 

sui calcoli: in realtà 120 non sono i metri cubi consumati, ma gli euro.. i metri cubi nel 2016 sono stati 57, quindi avevo calcolato con i 120 euro anche un'approssimazione degli altri costi.. in ogni caso grazie a tutti, ho capito chiaramente che solo il proprietario può far cessare queste attribuzione improprie.. certo però che tutti i soldi versati in più ce li ho rimessi io.. e l'amministratore non li restituirà......

è solo un altro brutto esempio di cattiva gestione sulla quale noi inquilini abbiamo poca o nulla possibilità di avere giustizia.. sob..

 

grazie ancora, sinceramente, per i vostri chiarimenti!!!

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