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JEODI

Distacco riscaldamento centralizzato quale percentuale x un idebito vantaggio?

Salve, chiedo qualche delucidazione sulla seguente:

Essendomi staccato dal riscaldamento centralizzato del condominio, per dimostrare che il mio distacco, non comporti un aggravio di spese gas agli altri condòmini, “compreso il distacco fisico dei radiatori,” mi sono fatto redigere una relazione di un termotecnico, nella quale asserisce che il distacco, non comporta aggravio di ulteriore spese per i restanti utilizzatori.

Ovviamente ho partecipato alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto e fin qui tutto bene. Purtroppo nel consuntivo spese condominiali alla voce riscaldamento mi sono ritrovato, una percentuale indefinita di spesa, chiedendo all’amministratore da dove saltava fuori tale percentuale mi ha risposto che era per un indebito vantaggio di riscaldamento e che il 30% era il meglio che mi poteva fare e che mi andava anche bene.

A questo punto chiedo: chi può decidere della percentuale da addebitare e quali parametri si usano per definirla, tenendo conto che il locale non e’ un magazzino a piano terra privo di riscaldamento, ma bensì una pizzeria da asporto, di conseguenza con una produzione propria di calore, a questo punto mi chiedo, non è il condominio che ha un indebito vantaggio usufruendo del calore prodotto da me.

 

Grazie mille per l’attenzione ed eventuali risposte.

il problema è che la caldaia è diventata sovradimensionata e loro stanno poagando soldi in piu' per questo motivo. faccio un esempio imite cosi ci capiamo. tutti tranne uno fanno come te e si staccano. l'unico rimasto dovrà pagare non solo per il calore che assorbe ma anche per scaldare l'acqua in tutti i tubi che corrono per il palazzo. tale spesa in più va addebitata a chi si è staccato.

Ma poi parliamoci chiaro, quale termotecnico serio asserva un distacco senza pregiudizio o aggravio di spesa se non a quegli appartamenti dell'ultimo piano ?

 

La colonna che porta l'acqua calda disperde calore quando passa dal piano terra e poi nei piani intermedi. Per questo solo chi sta sopra e a certe condizioni può liberarsi dei pagamenti della quota fissa (ma non della spesa per manutenzione impianto di cui resta comproprietario).

 

- quota fissa

- quota variabile ---> usi le termovalvole e le posizioni a zero o in antigelo e chiudi il detentore ma lo riapri a gennaio/febbraio per consentire un passaggio di acqua minimo per evitare il congelamento impianto.

- quota manutenzione impianto

 

La quota variabile sarà 0

La quota fissa varia in base alle dispersioni dello stabile e sono problemi difficilmente risolvibili (cappotto, coibentazione androni, coibentazione tetto).

Meno consumo dovuto a buon isolamento = minore quota variabile e minore di conseguenza spesa fissa.

Manutenzione impianto non la puoi evitare perchè serve la unanimità dei proprietari per esimerti dalla proprietà impianto.

 

Infine le spese si dividono come prescrive la Legge UNI 10200. Quindi basta vedere se il conteggio è giusto.

X VERMACCIO

 

Non penso che ci sia un grosso squilibrio, dal momento che lo stabile è costituito da 72 unità immobiliari, sono anche d’accordo a pagare una quota di riscaldamento, non riesco a capire la percentuale del 30% e non il 29 oppure il 31, che come dicevo contribuisco ad apportare una percentuale di calore al condominio, essendo una pizzeria d’asporto.

Pagare per il 30% mi senbra troppo.

X VERMACCIO

 

Non penso che ci sia un grosso squilibrio, dal momento che lo stabile è costituito da 72 unità immobiliari, sono anche d’accordo a pagare una quota di riscaldamento, non riesco a capire la percentuale del 30% e non il 29 oppure il 31, che come dicevo contribuisco ad apportare una percentuale di calore al condominio, essendo una pizzeria d’asporto.

Pagare per il 30% mi senbra troppo.

X Haoren

 

Non mi sembra un caso molto strano che un ingegnere termo tecnico asseveri che un distacco apporti un aggravio di spesa o squilibrio nell’impianto, essendo costituito da 72 unità immobiliari,

Se poi dovessi montare le valvole termostatiche e i ripartitori di calore, tenendo a zero o in antigelo, i ripartitori, conteggerebbero la temperatura prodotta da me con l’accensione del forno, a questo punto andrei a pagare molto di più.

Pagare per il 30% mi sembra troppo.

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