Vai al contenuto
stb

Consuntivi non approvati e cambio amministratore

Il 30 ottobre 2015 vengo nominato amministratore in un condominio il cui ultimo bilancio consuntivo risale alla gestione 2012-13.

La gestione contabile del condominio ha inizio 1 settembre termina 31 agosto.

 

Ovviamente prima di accettare l'incarico, informo il condominio per quanto riguarda:

1) mie spettanze per revisione/redazione bilanci extra mia gestione;

2) parto con i saldi a zero per tutte le U.I. fino a che non sarà disponibile il bilancio consuntivo 2014-15;

3) cercherò di farmi dare dal collega l'ultimo bilancio o in alternativa, preferirei venga nominato revisore contabile esterno per redazione consuntivi;

4) redigo e preparo bilancio preventivo che viene approvato.

 

Ho sollecitato 2 volte tramite raccomandata AR il precedente collega per avere tutta la documentazione senza sortire gli effetti desiderati:

4) non mi consegna le pezze giustificative delle gestioni passate;

5) bilanci consuntivi mancanti all'appello (2013-14 e 2014-15).

 

A luglio 2015, il collega aveva emesso delle rate in acconto per la gestione 2015-16 (ovviamente senza l'approvazione di alcun bilancio preventivo...)

A) alcuni non le versano;

B) alcuni le versano entro il 31/08/2015;

C) alcuni le versano dopo il 31/08/2015.

 

Io parto dal presupposto che in qualità di amministratore entrato in carica il 30/10/2015, sarà mia cura rendere di conto per la gestione a me riferita ovvero dal 01/09/2015 al 31/08/2016.

Stando a quanto specificato dall'art. 1130 bis:

"Nel registro di contabilità sono annotati in ordine cronologico, entro trenta giorni da quello dell'effettuazione, i singoli movimenti in entrata ed in uscita."

 

i versamenti effettuati dal 01/09/2015 li dovò rendicontare nel corso della mia gestione pertanto, chi ha pagato in ritardo la rata in acconto (amm.re precedente) che scadeva il 30/08/15, pagandola il 10/09/15 se la vedrà detratta dalle rate approvate durante la mia gestione. Significa che quelli che hanno pagato regolarmente la rata in acconto entro il 31/08/2015, in mancanza di un bilancio consuntivo 2014-15, non si vedranno riconoscere questa rata conteggiata nel bilancio consuntivo 2015-16 che andrò a redigere a fine esercizio, mentre coloro che l'hanno pagata in ritardo ovvero dopo il 31/08/2015 se la vedranno conteggiata e quindi considerata come versata nel bilancio consuntivo 2015-16.

 

Questo ovviamente suscita in loro un sentimento che io considero di "giusta sensazione di iniquità" in quanto, avendo pagato per tempo la rata, non se la vedono riconoscere nella rendicontazione al pari di quelli che non l'hanno versata, mentre coloro che l'hanno pagata in ritardo, ovvero dopo il 31/08/2015, se la vedranno riconosciuta.

 

Comprendo e gli sono vicino dal punta di visto umano ed empatico, ma dal punto di vista legale, purtroppo non vedo via d'uscita.

Mi è stato proposto di far approvare in assemblea una loro dichiarazione dove essi stabiliscono che gli importi in acconto pagati prima del 31/08/2015 siano da considerarsi nell'esercizio 2015-16 ma io non ritengo che tale delibera sia valida. Secondo me la legge è chiara e potrei solo creare una delibera che a mio giudizio sarebbe se non NULLA (in quanto contraria al criterio di CASSA del registro di contabilità di cui al 1130bis) sarebbe ANNULLABILE.

 

Il condominio, sebbene coi consuntivi degli ultimi 2 esercizi mancanti, non è in una situazione disastrosa.

Adire le vie legali per ottenere la documentazione, redigere i bilanci, pagare i legali e quant'altro, di certo sarebbe di certo una spesa il cui gioco non vale la candela...

 

Gradirei un vostro parere oppure un suggerimento al quale non ho pensato per cercare di risolvere la questione.

Grazie anticipate a chiunque avrà la bontà di aiutarmi...

Beh, se non c'è la collaborazione del vecchio amministratore non credo ci siano altre possibilità se non agire legalmente. Ovviamente, tale decisione deve essere adottata dall'assemblea anche perchè se non si conosce la situazione contabile nella sua interezza, non si potrà avere un quadro patrimoniale esatto.

Grazie Giovanni x la risposta,

in merito alla possibilità di una qualche dichiarazione da parte dell'assemblea dove viene approvato il fatto di considerare i versamenti ante 31/08/2015 come facenti parte della gestione gestione 2015-16 che ne pensi ? La vedi fattibile (punto di vista dei condòmini) oppure come me non la vedi praticabile ???

Grazie ancora...

Io agirei diversamente. E' un fatto che, al momento, ci siano condòmini che hanno versato le quote ed altri che sono a debito. Ciò dovrà scaturire, necessariamente, da un rendiconto. Sembra che il vecchio amministratore non voglia collaborare e pertanto o l'assemblea ti dà mandato di agire nei suoi confronti oppure si dovrà ricostruire per altre vie la situazione contabile.

In definitiva, ci saranno condòmini in regola e condòmini che non lo sono. Se dovrai agire per la riscossione delle quote, una base di partenza ci vuole e questa è data dai rendiconti precedenti.

Altra soluzione non ne vedo, al momento.

P.s.

fai sempre decidere l'assemblea.. tu, suggerisci quali possano essere le scelte da adottare, le fai deliberare e ti comporti di conseguenza.

Anche nel mio condominio abbiamo sostituito l'amministratore. E a tutt'oggi non ha ancora consegnato nulla a quello nominiato dall'assemblea.
Ho letto in vari siti che si occupano della materia che l'amministratore entrante ha diritto di promuovera l'art. 700 del c.p.c. per chiede al giuuna ingiunzione urgente per la consegna di tutta la documentazione verso il precedente amministratore. Senza bisogno di far decidere all'assemblea.

Nel caso l'amministratore non adempia, c'è stato una sentenza che lo ha condannato al pagamento del danno. In quella determinata situazione è stato condannato a pagare 15.000 €.

Ospite
Questa discussione è chiusa.
×