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Ilariapodda

Chiusura balcone, infiltrazione, piano casa

Buongiorno a tutti e grazie per l'attenzione.

 

Ho una sala da pranzo che si affaccia al balcone balcone sporgente rispetto al prospetto del palazzo.

Grazie al piano casa devo innalzare il parapetto, sempre in muratura, sino al soffitto del balcone dell' inquilino che abita sopra.

Questo ambiente diventerà parte della mia sala.

Quando piove, dal pavimento dell' inqulino di sopra si infiltra l'acqua e mi bagna il soffitto del balcone. Adesso che quell' ambiente diventerà la mia sala sarà un bel problema.

Ho provato a chiedere al vicino di impermeabilizzare il pavimento del balcone ma lui sostiene che le spese debbano essere a carico mio.

Vi vorrei chiedervi:

1) avrei dovuto chiedere il permesso all' inquilino di sopra per chiudere il balcone?

2) a carico di chi sono ilavori di impermeabilizzazione del balcone di su?

 

Grazie a tutti e complimenti per il forum

mi sembra di capire che trattasi di balcone aggettante, se così fosse, il proprietario del balcone sovrastante il tuo appartamento deve provvedere a sue spese ad eliminare tale inconveniente, indipendentemente se il tuo balcone verrà chiuso o meno.

Non so se il lavoro sia stato fatto o meno, ma mi permetto di dire che l'intervento che vuoi fare può comportare svariati problemi:

 

1) può essere una modifica vietata da un RdC di origine contrattuale;

 

2) può pregiuducare il decoro dell'edificio, cambiando l'estetica e le linee architettoniche. Il condominio quindi potrebbe adire per le vie legali per obbligarti (decide il giudice) a rimettere tutto com'era;

 

3) può pregiudicare la sicurezza statica dell'edificio. Stai parlando di un "muro" che verrà posto a tutta altezza lungo il perimetro del balcone. Hai idea di quanto possa pesare un muro? Il balcone, a meno che non vengano fatti adeguamenti strutturali, non credo che sia in grado di sopportarlo;

 

4) il manufatto potrebbe togliere aria e luce alle finestre dello stesso piano e a quelle sottostanti.

 

Verifica tutto questo prima di richiedere le autorizzazioni necessarie.

Bisogna capire se il balcone è completamente aggettante, ovvero se è "chiuso" da tre lati. Nel primo caso il balcone è considerato dalla giurisprudenza come prolungamento dell'unità immobiliare quindi privato e per "toccarlo" bisogna chiedere il permesso al suo proprietario, ovvero non ci si può attaccare tende o poggiare infissi, nè tantomeno murature, viceversa se è incassato, ovvero compreso tra due muri, tanto meglio se portanti, la pavimentazione sarà a carico di chi sta sopra, ed il soffitto a carico di chi sta sotto

Giustissima osservazione, ma il balcone è sicuramente aggettante. Il richiedente scrive testualmente:

 

"Ho una sala da pranzo che si affaccia al balcone balcone sporgente rispetto al prospetto del palazzo."

Si il balcone è aggettante.

Ho incaricato un tecnico per eseguire il progetto ed il comune ha dato il benestare.

Un mio vicino dello stesso condominio ha già eseguito la stessa opera.

Io non ho chiesto il permesso ne al condominio ne tanto meno all'inquilino del piano di sopra.

Grazie per l'attenzione.

Vorrei chiedervi se l autorizzazione me la devono firmare tutti oppure è sufficiente la maggioranza del condominio.

Grazie ancora

Se hai verificato tutti i punti del post #3 dovresti solo comunicare la tua intenzione all'amministratore (ex art. 1122 cc).

a proposito di chiusura di balconi quando il regolamento lo vieta, come il piano casa attribuisce competenza e possibilità di realizzare tali manufatti? e come il tutto si concilia con il mantenimento dell'estetica del condominio?

Il regolamento di condominio di origine contrattuale "supera" in importanza eventuali decreti legge, a patto che non si tratti di norme imperative o che riportino espressamente di poter derogare ad eventuali convenzioni in essere.

 

In mancanza di divieto espresso dal regolamento le norme possono essere applicate, fatto salvo SEMPRE il decoro e l'estetica del fabbricato per il quale però, in caso di contestazione, è necessario che si esprima un giudice. Solo un'autorizzazione all'unanimità da parte di tutti i condòmini di un fabbricato può evitare qualsiasi contestazione sul decoro.

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