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Avv. Alessandro Gallucci
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Invalidità delle delibere, ripartizione delle spese e opposizione a decreto ingiuntivo dopo le SS. UU. n. 9839/2021

Le nuove frontiere di nullità e annullabilità

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Lettura professionale per Amministratori, Condomini e Avvocati

I nuovi e più precisi assetti della suddivisione dei vizi d’invalidità delle delibere condominiali nelle due categorie generali della nullità ed annullabilità

Delibere nulle e annullabili, dalla sentenza n. 4806 del 2005 alla legge n. 220/2012 - Ripartizione spese, le Sezioni Unite e il successivo contrasto - Recupero crediti e se la delibera è nulla? - Riparto spese: nessuna differenza tra errore e deroga? - Opposizione a decreto ingiuntivo e giudizio di validità delle delibere - I contrasti rilevanti, i principi cardine e gli elementi fondamentali - Decreto ingiuntivo e giudizio di opposizione: i principi di diritto - Annullabilità, la domanda riconvenzionale, il rispetto dei termini e la procedura di mediazione - La nullità e le conseguenze - Il riparto delle spese: errore e deroga sono diversi - Le nuove frontiere di nullità e annullabilità, oltre la n. 4806 - Nullità, categoria residuale: i tre casi virtuali individuati dalle Sezioni Unite e le ricadute pratiche - Mancanza originaria degli elementi costitutivi essenziali - Impossibilità dell’oggetto, in senso materiale o in senso giuridico - Illiceità - Interpretazione della delibera, nullità e annullabilità: il punctum dolens in materia di riparto delle spese - Facta concludentia alla luce dei principi di diritto espressi dalle Sezioni Unite - Assemblee on-line alla luce dei principi di diritto espressi dalle Sezioni Unite - Cause in corso e cause future alla luce dei principi di diritto espressi dalle Sezioni Unite

62 PAGINE
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INDICE
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INTRODUZIONE
CAPITOLO ICome si arriva al contrasto

CAPITOLO IIL’ordinanza di remissione

CAPITOLO IILa sentenza n. 9839/2021 delle Sezioni Unite

Premessa

Il 7 marzo di quell’anno le Sezioni Unite pronunciarono la nota sentenza n. 4806, il 10 agosto di 5 anni dopo sempre le Sezioni Unite risolsero l’annoso contrasto in materia di approvazione a maggioranza delle tabelle millesimali. Il 14 aprile scoro, sempre la massima espressione della Corte nomofilattica è tornata sull’argomento affrontato quindici anni prima: nullità ed annullabilità delle delibere condominiali.

A ben vedere, l’oggetto dell’ultimo intervento delle Sezioni Unite non è la questione nullità/annullabilità in generale.

Nella manualistica e nei codici commentati spazio preponderante sarà dato sicuramente ai punti focali della pronuncia, cioè:

  • rapporto tra giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e sindacato di quel giudice della delibera sulla quale è fondato il provvedimento monitorio;
  • nullità o annullabilità della delibera che utilizza un criterio di riparto delle spese diverso da quello previsto dalla legge e/o dalle convenzioni.

In effetti questi sono i punti centrali della decisione dei giudici che, per arrivarci, hanno tracciato un solco che resterà in futuro quello da seguire in materia di nullità e annullabilità delle delibere condominiali. Come la sentenza n. 4806/05 fu pronunciata per dare risposta a ben precisi contrasti interpretativi (omessa convocazione, riparto spese, contenuto del verbale), finendo poi per essere un punto di riferimento generale in relazione ai vizi d’invalidità, allo stesso modo dovremo considerare d’ora in poi la sentenza n. 9839 del 14 aprile 2021.

Se si trattasse di un software diremmo che la Cassazione ha rilasciato l’aggiornamento della pronuncia n. 4806/05. L’aggiornamento perché nel frattempo è stata approvata la legge n. 220 del 2012 – al secolo la riforma del condominio – e perché, sempre per restare nell’ambito informatico, la pronuncia del 2005 aveva un qualche bug.

Tornando al linguaggio giuridico e alle precise parole della Corte di Cassazione “il criterio distintivo (tra nullità e annullabilità, n.d.A.) enunciato dalla menzionata pronuncia, tuttavia, si è rivelato non del tutto adeguato”.

Gli ermellini hanno riferito questa criticità in particolar modo alla questione delle delibere di approvazione di riparto delle spese, ma la portata della pronuncia ha carattere generale e consente di tratteggiare i nuovi e più precisi assetti della suddivisione dei vizi d’invalidità delle delibere condominiali nelle due categorie generali della nullità ed annullabilità.

Tenendo a mente due principi: stabilità dei rapporti condominiali e carattere generale del vizio di annullabilità in relazione a quelli dai quali può essere affetta una delibera. Qui, con le caratteristiche proprie dell’instant book ci occuperemo di questi aspetti, con una visione proiettata più in generale al contenzioso presente e futuro in materia d’impugnazione delle delibere assembleari. Buona lettura



Avv. Alessandro  GallucciAvv. Alessandro Gallucci

L'AUTORE

I suoi articoli li trovate su varie riviste giuridiche e su Condominioweb, del quale condivide l’idea di un’informazione di qualità a servizio di tutti gli utenti. Ha all’attivo più di 6 pubblicazioni monografiche e migliaia di articoli, commenti e note a sentenza.
Partecipa come relatore a corsi di formazione per amministratori di condominio tenuti da Università e a convegni, seminari ed incontri di studio che hanno visto la partecipazione di centinaia tra avvocati, amministratori e condòmini.
Per i libri, come per i convegni ha una parola d’ordine: chiarezza. Inutile far sfoggio di orpelli linguistici buoni solamente per compiacersi. Chi scrive deve farsi capire immediatamente, senza mai perdere di vista la qualità del testo. Allo stato attuale è considerato come uno dei massimi esperti in materia condominiale.

  • Collabora con uno dei piu' importanti studi di consulenza ed amministrazione condominiale.
  • E’ referente legale per l'Aduc (associazione per i diritti e gli utenti dei consumatori) per le questioni condominiali, cura la rubrica "il Condominio" sul sito internet dell'associazione. Rubrica che viene anche pubblicata sul quindicinale on line "Avvertenze" dell'associazione.



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