La Corte d'Appello di Napoli, ha confermato una sentenza di primo grado del Tribunale di Torre Annunziata, che farà molto discutere. Tutto parte da una bega giudiziaria tra le strutture ricettive allestite all'interno di una storica residenza di pregio artistico.
Precisamente alcuni appartamenti sono stati trasformati in attività extralberghiere, senza alcun consenso preliminare da parte dell'assemblea condominiale.
Ma a mettere fine alla questione è intervenuta la Corte d'Appello di Napoli che ha precisato quanto segue: “la destinazione degli immobili ad attività alberghiera, nonché all'organizzazione di feste e cerimonie a fini commerciali, doveva essere in ogni caso autorizzata dall'assemblea ai sensi dell'articolo 4 del regolamento condominiale”.
Ma vi è di più perché i Giudici hanno anche precisato che: “l'attività ricettiva turba la tranquillità dei condòmini a causa dei rumori e del continuo via vai di persone a qualsiasi ora del giorno e della notte”.
Ma la vicenda non ha solo interessato le aule giudiziarie, perché è intervenuto anche il Comune di Sorrento, che tramite il dirigente del settore Commercio, ha emesso delle ordinanze per la sospensione di tre di tali attività. Con un ricorso al Tar, però, i titolari delle strutture ricettive hanno ottenuto la sospensiva del provvedimento, che sarà valutato nel merito il prossimo mese di giugno.
Questa sentenza rappresenta un “pericoloso” precedente nel territorio comunale di Sorrento dove vi è un'alta percentuale presenza di b&b e case-vacanza nei palazzi che ha provocato non poche tensioni tra i condòmini.