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Ripartizione delle spese condominiali in parti uguali, quand'è possibile?

Quando è lecito ripartire tutte le spese condominiali in parti uguali.
Avv. Alessandro Gallucci Avv. Alessandro Gallucci 

Sovente si sente dire che una serie di spese condominiali debbano essere ripartite tra tutti i condòmini in parti uguali.

Si pensi, tra le varie, alle spese per la manutenzione dell'impianto radiotelevisivo, a quelle per l'impianto di citofono, ecc.

Ma è lecito tutto ciò?

La ripartizione paritaria è un obbligo di legge al cui inadempimento può seguire un'impugnazione della delibera, o solamente il frutto di un accordo tra tutti i condòmini, con la conseguenza che l'uso del metodo paritario senza tale accordo comporti l'invalidità della delibera?

Stando ad alcune pronunce giurisprudenziali, è la legge a consentire questa ripartizione.

La ratio desumibile dalla lettura delle massime, tuttavia, è, per chi scrive, sostanzialmente contestabile. Qui di seguito, sinteticamente e si spera chiaramente, si darà conto del perché.

Partiamo dalla norma fondamentale in materia di ripartizione delle spese: l'art. 1123 c.c. E' utile, per semplicità di esposizione, riportarne l'integrale contenuto:

Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio per la prestazione dei servizi nell'interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.

Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell'uso che ciascuno può farne.

Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell'intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condòmini che ne trae utilità”.

La ripartizione delle spese di conservazione e d'uso. Differenze

Come si può notare nessun riferimento diretto al criterio della ripartizione in parti uguali: nessuna norma dettata in materia condominiale, d'altra parte, lo contiene.

Il primo comma sancisce il criterio generale, ossia quello che vede nei millesimi di proprietà il riferimento principale, nonché la possibilità di derogarvi con il consenso di tutti i condòmini.

È lecito, quindi, ripartire in quote identiche il compenso dell'amministratore ove tutti i condòmini concordino: diversamente la spesa va ripartita secondo i millesimi di proprietà.

Il terzo comma riguarda il condominio parziale, al quale si applicano le stesse norme dettate per il condominio “normale” prendendo come riferimento, però, solamente i condòmini che traggono utilità (e quindi sono comproprietari) di determinati beni.

S'è lasciato volutamente per ultimo il secondo comma dell'art. 1123 c.c. che rappresenta l'addentellato normativo, per i sostenitori della legittimità della ripartizione delle spese in ugual misura trai condòmini.

La norma, in verità, specifica che se le cose servono in misura differente i condòmini, le spese sono ripartire in base all'uso (potenziale, ha aggiunto la Cassazione); l'art. 1124 c.c. riguardante le spese di manutenzione di scale ed ascensore ne rappresenta un'applicazione concreta.

Il secondo comma dell'art. 1123 c.c. è quello che ha dato la stura alla redazione delle così dette tabelle d'uso: ad esempio le tabelle per il riscaldamento, per l'autoclave, ecc. ecc.

Parte della dottrina e della giurisprudenza, partendo da questa norma, ritengono che se le cose servono i condòmini in ugual misura, paritario dev'essere anche l'onere di spesa (cfr. in tal senso Cass. 2 agosto 1969, n. 2916, in materia di spese di manutenzione dell'antenna e Trib. Bologna 22 maggio 1998, in materia di impianto citofonico).

Eppure, com'è stato fatto acutamente notare, il fatto che di alcune cose si goda in egual misura, non vuol dire che la spesa debba essere sostenuta allo stesso modo. Tutti i condòmini usano allo stesso modo le fondamenta, i muri maestri, ecc., eppure nessuno dubita che le spese ad essi relative debbano essere suddivise tra tutti secondo i millesimi di proprietà.

Approvazione e ripartizione delle spese condominiali senza tabelle millesimali. Come comportarsi

Le sentenze che hanno concluso per la suddivisione paritaria partono, ad avviso dello scrivente, dal presupposto errato che in ambito condominiale la ripartizione delle spese possa avvenire in deroga legale al criterio delle quote millesimali, in ragione dell'uso identico, leggendo a contrario il secondo comma dell'art. 1123 c.c.

Nel lontano 1962 il Tribunale di Napoli ebbe modo di affermare che “nell'impossibilità di determinare la diversa intensità dell'uso da parte da condomino a condomino, “si presume” che ciascuno ne usi in ragione della sua quota, cioè del valore del suo alloggio” (in nota in Branca, Comunione Condominio negli edifici, Zanichelli, 1982, pag. 474).

Una posizione non unanime, questa, ma sicuramente preferibile, ad avviso di chi scrive, stante il principio generale intorno al quale è imperniata la disciplina del condominio negli edifici e più in generale quella della comunione: la misura della contribuzione di ogni partecipante è proporzionale alla propria quota (artt. 1104, 1118, 1123 c.c.).

D'altra parte è forse in dubbio che tutti i condòmini usufruiscano allo stesso modo del servizio di portineria (guardiania e ritiro corrispondenza)?

Ed è messo in dubbio che il compenso per queste mansioni debba essere ripartito in ragione dei millesimi di proprietà?

O è forse in dubbio che la spesa per la manutenzione dell'ascensore differisca, sia pur di poco o pochissimo, tra i proprietari delle unità immobiliari poste allo stesso piano?

Sintetizzando: non vi sono dubbi sul fatto che le spese condominiali possano essere ripartite in misura uguale se tutti i condòmini concorrono a decidere in tal senso, mentre quanto meno dubbio è il ricorso a questo genere di ripartizione sulla base delle norme di legge, nonostante quanto affermato dalla giurisprudenza e comunemente attuato nella prassi quotidiana.

La ripartizione delle spese condominiali senza la presenza di una tabella millesimale

La differente impostazione ha dei riflessi, poi, anche sulla tempistica d'impugnazione delle delibere condominiali.

Ove si consideri la ripartizione in misura identica un derivato dei precetti normativi, infatti, la loro erronea applicazione o disapplicazione non può fare altro che comportare l'annullabilità della delibera, posto che secondo la Cassazione (tra le varie sent. n. 6714 del 19 marzo 2010) l'erronea applicazione d'un criterio di legge è causa di annullabilità del deliberato (es. applicazione dei millesimi di proprietà al posto del criterio paritario e viceversa).

In tal caso la delibera dev'essere impugnata entro trenta giorni dalla sua adozione/comunicazione a seconda che il condominio sia presente (dissenziente o astenuto) oppure assente.

Qualora, invece, si ritenga la ripartizione in parti uguali criterio derogatorio a quelli legali, ogni delibera approvativa di un riparto che ne fa applicazione dovrebbe essere considerata insanabilmente nulla, con unici limiti del trascorrere del tempo limitati alla prescrizione della restituzione dell'indebito.

Rifacimento impianto TV, maggioranze e criterio di ripartizione delle spese

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Mauro
Mauro 24-02-2017 17:26:51

Non mi trovo d'accordo col collega Gallucci. Innanzitutto, laddove scrive "...Tutti i condòmini usano allo stesso modo le fondamenta, i muri maestri, ecc., eppure nessuno dubita che le spese ad essi relative debbano essere suddivise tra tutti secondo i millesimi di proprietà..", non è vero che le strutture citate vengono usate allo stesso modo: infatti un appartamento più grande incide maggiormente sulle fondamenta di uno più piccolo. Ma ritornando alle spese in parti uguali, non è forse vero che, ad esempio, le cassette postali o il citofono vengono usati da tutti in misura uguale (ogni immobile, indipendentemente dalla grandezza, ha una cassetta e un citofono...)? Per quale motivo un condòmino dovrebbe pagare la sua cassetta postale (uguale per tutti) più di un altro? La motivazione mi sfugge. Grazie per l'attenzione

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Paolo
Paolo 24-02-2017 18:20:40

Bravo Mauro ... bella osservazione;
Inoltre aggiungi anche questa: Nel mio condominio di 15 appartamenti ... 3 non pagano un centesimo e siccome dobbiamo fronteggiare i fornitori, i rimanenti 12 condomini sono costretti (in attesa di azioni legali ... che finiranno in un nonnulla ma con aggravio di spese)a creare un fondo versando gli importi dei tre beccamorti insolventi ... novità chi ha più millesimi versa di più; Non ci posso credere ... non si tratta di un riparto spese sostenuto x parti comuni, bensì di importi a carico di morosi inadempienti ... ma l'amministratore e l'assemblea hanno deciso così ... Ritenete sia giusta questa decisione o sarebbe stato opportuno divederla in parti uguali fra i rimanenti condomini?
Grazie

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Inconcepibile
Inconcepibile 29-01-2018 15:43:28

c'è qualche problema in queste leggi. Non è giusto che chi ha più millesimi deve pagare le spese UGUALI più degli altri, compenso amministratore, cancelleria etc etc... sono servizi uguali per tutti, tutti ne usufruiscono in ugual modo e senza distinzioni. Se si fulmina una lampadina al primo piano la pago di più (grazie alla quote millesimali) mentre se si fulmina al 5° piano gli inquilini del primo la pagano poco e niente. Ingiusto, tutto questo non ha un minimo di logica! Non è nemmeno giusto far pagare i condomini onesti e paganti i debiti degli insolventi! allora se non pagassimo nessuno? perché devo sacrificarmi per qualcuno disonesto? questa non è lealtà e giustizia! Si deve contestare affinché tutto questo non cambia!

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Giuseppe
Giuseppe 16-03-2018 20:37:32

Infatti sono uno che ha acquistato in un condominio, prima abitavo in campagna, ed ho visto questo obrobrio di ripartizione che io ho identificato come sistema comunista. Ipotesi uno ha 300 metri di alloggio e d solo, altri sopra di lui, sono in 6 con alloggi di 50 metri e vivono in tre, bene il primo paga 1200 euro di ascensore gli altri che ne usufruiscono 18 persone. pagono un sesto. Così pure la portineria. Io non dico che debbono contare le persone, ma almeno le famiglie. Sono in sette e pagano 2400 euro totali(1200 euro per 2 piani) quindi devono pagare 2400 diviso 7.

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Francesco
Francesco 07-05-2018 15:16:07

Salve, anche io ritengo che per molte situazioni la ripartizione dovrebbe essere fatta in parti uguali. Ecco il mio esempio:
Nel condominio al mare di 11 appartamenti vogliono asfaltare il cortile e creare 11 posti auto, uno ciascuno. Il mio è uno degli appartamenti più grandi.Perchè mai il mio posto auto deve costare più del doppio di quello che ha il mini?
Andrò in assemblea propponendo la ripartizione in parti uguali.

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Mauro
Mauro 07-05-2018 16:06:56

Caro Francesco, purtroppo non credo che tu possa ottenere la divisione in parti uguali perché la proprietà del cortile condominiale dovrebbe essere proporzionale ai millesimi di proprietà complessivi (a meno che non ci sia una tabella solo per il cortile). Penso, però, che, visto che si paga in base ai millesimi di proprietà, potresti chiedere che i posti auto siano assegnati in base a tali millesimi e, solo in caso di rifiuto, far presente che se l'uso del cortile è uguale per tutti (cioè un posto auto uguale per tutti), allora le spese (tutte e sempre) dovranno essere divise in parti uguali. In questa disastrata giustizia italiana, forse potresti incappare in un giudice serio.
A Giuseppe posso dire che il suo ragionamento è sicuramente sbagliato: le spese di ascensore si pagano in base a Tabelle basate prevalentemente sull'altezza.
Invece il problema della morosità di Paolo è annoso e di difficile risoluzione. Normalmente i "fondi morosità" vengono ripartiti per mill. di proprietà, ma, con l'unanimità di tutti i condòmini (eccetto i morosi) potrebbero anche esser divisi in parti uguali; resta il fatto, tutto italiano, che i condòmini onesti e corretti non vengono tutelati da uno Stato che non è assolutamente in grado di (o, meglio, per il solito buonismo farlocco all'italiana, per il fatto che i giudici, invece di applicarle, "interpretano" personalmente le leggi e, infine per una volontà politica, che erroneamente ritiene "di sinistra" la tutela di delinquenti e disonesti, non vuole) farlo; per cui si assiste spesso a condòmini che non pagano nulla per anni pur continuando ad abitare a vario titolo nel loro appartamento superpignorato e continuano ad usufruire dei servizi comuni condominiali: prima di poterli mandar via ci vogliono anni e anni (ne conosco uno che sta lì da oltre 35 anni e da tale epoca non paga un centesimo di condominio: ogni anno viene rinnovato il "fondo morosi").

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Giuseppe
Giuseppe 25-05-2018 11:57:00

forse mi sono spiegato male,cambio ragionamento, l'ascensore sullo stesso piano io con 200 mtri quadri e i 2 vicini con 100 metri quadri a testa, la mia famiglia composta da 2 persone e loro da 4 persone a testa, non trovo logico che io paghi per i metri quadri, mentre loro sommati sono 8 persone che lo usano,mentre noi solo 2. Che c'entrano i metri quadri? Almeno la spesa dovrebbe essere ripartita almeno per tre famiglie. Come pure la portineria, invece pago ipotesi 200 loro 100 a testa, invece di 133 a famiglia. Capite da sta l'illogico? Che se guardassimo dovremmo pagare 400 diviso 10 persone. Ma la comunione (comunista) Vuole che sia che chi ha più proprietà paghi di più

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Inconcepibile
Inconcepibile 25-05-2018 12:19:22

Nei condomini non ci sono parti uguali, è solo un'eresia per calmare gli animi. Ci sono idee prive di logica!
- Un piano alto paga la pulizia scala molto di più, ma se uno prende l'ascensore proprio perchè ci sono tanti piani perchè deve pagare molto di più rispetto ad un 1° piano che usa le scale decine di volte al giorno e di conseguenza, sicuramente è chi la sporca maggiormente?
- Perchè la luce scala un piano superiore la paga più degli altri se nella scala c'è un timer e per tutti si spegne dopo pochi minuti?
- Perchè un ultimo piano, che possiede una terrazza o una parte di essa paga di più la luce scala anche se, non c'è la luce in quel piano e nemmeno all'esterno? (considerando che all'esterno anche se ci fosse sarebbe allacciata all'impianto del proprio appartamento)
Tralasciando che alcuni pagamenti siano giusti e reali, ovvero il pagamento dell'ascensore in base al piano o anche l'autoclave, altri sono infondati e privi di logica.
I metri di un appartamento rispetto ad un'altro non sempre sono giustificati, se una persona vive da sola ovviamente non usa le parti comuni come chi, ad esempio, ha una famiglia composta da 4-5 persone

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Carlo
Carlo 12-12-2018 16:41:17

Per scale e ascensore ci sono due tabelle, una metà delle spese si pagano in funzione dei millesimi di proprietà, l'altra metà in funzione dell'altezza. Vogliamo tornare alla gettoniera?? O pagare tutto in parti uguali.??

rispondi
F Polenghi
F Polenghi 18-12-2018 15:24:25

Solo una domanda :
Nel condominio di mio figlio, sommando tutti i millesimi in cui è suddiviso, si arriva a 2'141,24 millesimi.... Come è possibile??

rispondi
GIUSEPPE
GIUSEPPE 23-12-2018 17:37:37

Carlo, la gettoniera no, altrimenti troveremo il trenino di gente come per la metropolitana a Roma o a Napoli che aspettano il primo che entri in ascensore, inserisca la moneta e paga per tutti.

rispondi
Sognatore
Sognatore 28-12-2019 09:06:14

Chi e' proprietario di piu' appartamenti o di piu'LOTTI o villette paga le PARTI uguali come unico teste o per numero delle proprieta' ?
Nel condominio dove sono si pagano le spese strada in parti uguali
pur non Essendoci delibera di 1000 millesimi
In sistanza

rispondi
Ognatore
Ognatore 28-12-2019 09:18:41

Me PARTI uguali si dividono solo per millesimi o invece su ogni proprieta' ?
Cioe' chi e' proprietario di tre appartamenti paga tre quote di parti uguali e non una sola riferita ai millesimi totali ??
La delibera deve avere 1000 millesimi ??

rispondi
Paola Fantoni
Paola Fantoni 19-02-2020 07:45:39

buongiorno
mi trovo in una situazione assurda ...spero in un consiglio da pare vostra.
siamo due civici il 7 e il 9 composto ognuno da 8 condomini , io abito al 4 ed ultimo piano … sopra di me ho un sotottetto altezza 170 a spiovere accatastato nel piantina dell'appartamento.
stiamo facendo tetti e facciate nuove l amministratore nell'ultima riunione condominiale ha chiesto a noi condomini di rpartire le spese condominiali in parti uguali , anche se fra appartamenti e appartamenti ce un poca differenza, tutti hanno accettato e deiberato e firmato , dopo 4 mesi all'inizio dei lavori 2 condomini mi chiedono di pagare di più perché io ho questo piccolissimo ripostiglio …..per cui io ho accettato … ma la cosa bella è che mi mandono il geometra solo a me per quantificare i valori millesimali dall'appartamento gli altri 15 dividono in parti uguali senza fare i valori millesimali

rispondi
Michele
Michele 23-10-2020 09:09:01

Buongiorno,
nel mio condominio, sono trent'anni che le spese si dividono in parti uguali essendo stati sempre tutti d'accordo essendo gli appartamenti poco differenti.
Adesso, uno dei condomini ha deciso per la divisione millesimale.
Bisogna comunque essere approvato in assemblea e quale è la maggioranza di approvazione ? Basta che uno solo dei condomini non sia d'accordo per non pagare piu in parti uguali ?

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Mauro
Mauro 14-07-2021 10:52:28

Se costui facesse ricorso al giudice, sarebbe così. Ma, se ci fosse un solo dissenziente circa la divisione in parti uguali, converrebbe fare un'assemblea o per convincerlo a desistere o per far stilare una tabella millesimale (che, comunque, non verrebbe mai in parti uguali, anche se gli appartamenti fossero tutti uguali, se non altro per l'altezza dal suolo...)

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Francesco
Francesco 14-07-2021 01:01:51

Io abito in un condominio diciamo moderno con caldaia unica e contacalorie X appartamento le spese vengono suddivise in millesimi ,ma il condominio è composto da appartamenti di varie metrature con addirittura bilocali al piano terra e primo piano
Chiedevo ma la gestione e dispersione della caldaia ( riscaldamento ed acqua calda ) non sarebbe onesto suddividerla in proprietà visto che la caldaia lavora in maniera uguale x tutti?
Abbiamo anche un giardino condominiale piantumato anche questo in unità? Ho dobbiamo dividerci il giardino in base ai millesimi?

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Mauro
Mauro 14-07-2021 10:57:13

In un condominio TUTTO si divide per millesimi, salvo poche cose (p.e., le cassette postali): nel tuo caso ci saranno i millesimi per il riscaldamento centralizzato (secondo la mia esperienza, se la stessa caldaia centralizzata alimenta il riscaldamento e produce anche acqua calda sanitaria, sorgeranno sempre problemi per la ripartizione delle spese di quest'ultima, difficilmente quantificabili) e quelli di proprietà per il giardino, che potrebbe far parte anche di una tabella a parte e non di quella di proprietà generale.

rispondi
Francesco
Francesco 14-07-2021 16:25:34

Si vero
Ma non mi sembra corretto che sulla gestione della caldaia un con pochi millesimi paga meno di un altro
Se ognuno di noi aveva una sua caldaia la spesa x pulizia fumi era la stessa X tutti
Secondo me la caldaia lavora x tutti indifferentemente

rispondi
Mauro
Mauro 14-07-2021 16:29:21

Secondo te può darsi; in base alla legge non è così.

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Giuseppe
Giuseppe 14-07-2021 18:53:35

@Mauro: riguardo le spese sulla caldaia, citato sopra, io faccio un ragionamento sul carburante che noi preleviamo per le auto. Anche le pompe hanno una spesa di manutenzione, ma viene suddiviso sul prezzo del carburante. non ho mai visto far pagare agli automobilisti una spesa a parte secondo la grandezza dell'auto. Quando si fa benzina paga di più chi ne fa di più, senza altre menate, finita lì. Così dovrebbe essere un condominio. Io l'ho dico, queste leggi sono solo leggi comuniste, che tu usi o non usi, paghi sempre.

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Mauro
Mauro 14-07-2021 19:03:54

@Giuseppe: Il tuo ragionamento sulle auto non può applicarsi alla proprietà. Per l'acqua calda sanitaria paghi in base al consumo (suppongo ci sia un apposito contatore), ma, come ripeto e per esperienza, sarà molto difficile distinguere i consumi per l'acqua da quelli per riscaldamento, se la caldaia fosse unica. Per il riscaldamento non è vero che la caldaia assolva lo stesso compito per tutti, perchè varia il volume dell'appartamento e la superficie radiante degli elementi.

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Francesco
Francesco 14-07-2021 21:00:27

@Mauro: le colonne che portano l’acqua calda del riscaldamento si scaldano x tutti ( poi con il contacalorie conteggia quella che entra a casa mia ma ripeto le colonne trasportano l’acqua calda per tutti sia che usi o no il riscaldamento

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GIUSEPPE
GIUSEPPE 15-07-2021 12:52:44

@Mauro: per l'acqua calda nessun problema. In un condominio facevano pagare un minimo di 10 mc, in questo se non consumano non pagano niente, per esempio chi non vive perchè messo in vendita l'appartamento, ma purtroppo per il resto pagano tutto. Ed un altro problema vche hanno un appartamentograndissimo e devono pagarsi le spese maggiori di tutti senza usufruirne. Infatti quegli appartamenti li stanno quasi regalando dalla disperazione. Io uno dei tanti che ha comprato a prezzo basso.

rispondi
GIUSEPPE
GIUSEPPE 14-07-2021 19:08:48

Nel mio condominio ci sono 3 appartamenti in vendita da 3 anni, pensate che questi devono subire al 100% le spese di tutta la gestione, soltanto sul riscaldamento pagano solo una quota pari un terzo.

rispondi
Maurizio
Maurizio 13-11-2021 17:13:57

Nel mio condominio dobbiamo sistemare un muretto di recensionefine palazzo. Questo muretto accompagna una strada che è scesa insieme al muro e è da rifare entrambe. Questa strada porta a dei garage di cui usano solo alcuni condomini. Come andrà ripartita la spesa? Parti uguali o millesimi?

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Barbara
Barbara 19-02-2022 10:22:07

Buon giorno
Mia mamma abita in un condominio minimo, 6 appartamenti e diversi box di cui uno in proprietà ad una settima persona. L'appartamento di mia mamma è il più piccolo dei 6 e si trova al piano rialzato, non fa quindi utilizzo delle scale se non di quelle che scendono al piano sotterraneo a livello del cortile dovo si trovano i box. Dalla fondazione del condominio i 6 condomini hanno sempre diviso le spese in 6 parti uguali, inizialmente anche acqua e assicurazione. Mia madre si è opposta chiedendo dall'inizio di dividere tutte le spese in millessimi, e l'acqua a consumo o a persona (lei era da sola e c'erano abitazioni con 4 persone). Dopo due anni è riuscita ad ottenere la divisione dell'acqua per persona e l'assicurazione in millessimi. Per le altre spese gli altri condomini non cedono e continuano ad imporre la divisione per 6. Inoltre il proprietario del solo box paga solo la sua parte di assicurazione a fronte dei millesimi di proprietà adducendo la motivazione che, ad esempio, non accedendo al giardino e non facendone uso, in quanto raggiunge il box da una rampa che non passa dal giardino, non è tenuto a pagare i costi di manutenzione del giardino come non è tenuto a pagare nessun altra spesa se non quelle di facciata o tetto. Non esiste alcun regolamento condominiale scritto, e non esistono verbali redatti in forma scritta, i condomini ritengono vincolante la "consuetudine". A dicembre ho iniziato a chiedere che le spese venissero suddivise in millessimi come indicato nel codice civile, ma non riesco ad ottenere nulla. Un mese fa circa si sono riuniti in 5 e hanno deliberato (questa volta il verbale è stato redatto in forma scritta) la suddivisione dell'acqua a persona, assicurazione a millessimi, spese ordinarie divise per 6 e spese straordinarie da deliberare di volta in volta.
Il proprietario del solo box inoltre afferma, che le spese non vanno divise in base ai millessimi di proprietà ma bensì sulla base dei millessimi di gestione, e che per definire i millessimi di gestione è necessario l'intervento di un professionista specializzato con un costo di 200/300 Euro ad appartamento.
tutto ciò è regolare ? posso oppormi a una consuetudine protratta negli anni ? andando davanti ad un giudice avrei possibilità di ottenere giustizia ?

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Mauro
Mauro 19-02-2022 12:35:14

Purtroppo siamo in Italia, dove ognuno interpreta la legge per proprio uso e consumo: avete mai incontrato qualcuno che, in caso di incidente stradale, ammette la propria responsabilità? Comunque, tornando a quanto hai descritto, tutto ciò sarebbe regolare solo se tutti fossero d'accordo, ma così non sembra essere e, quindi, non ti resta altro da fare che citare in giudizio gli altri condòmini perchè il giudice riconosca che le spese vanno divise in millesimi (che, peraltro, mi sembra di capire che già esistono!) e che è necessario che ci sia un referente, che si occupi delle spese e delle entrate e anche della parte comune (noi lo facciamo a turno per regolamento di condominio). Per quanto riguarda il proprietario del solo box, se lo ritenesse opportuno e/o conveniente, contestasse la cosa in udienza, dimostrasse che le tabelle millesimali esistenti sono sbagliate e chiedesse che vengano rifatte: dubito che che lo faccia, se non altro per le spese cui andrebbe incontro, e che il giudice gli dia ragione. Facci sapere come va a finire.

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