L'interruzione di un servizio comune qualora leda un diritto costituzionalmente tutelato quale, nel caso concreto, il diritto alla salute, non può trovare mai applicazione nei confronti di un condomino moroso.
Il caso. Alla vigilia del ponte di Ognissanti, una azienda che fornisce acqua potabile, pone dei sigilli ai contatori, bloccando la fornitura di acqua di un intero condominio. Dopo poche ore, grazie all'impegno del sindaco che ha contattato il presidente dell'azienda, i sigilli ai contatori sono stati rimossi.
Dall'analisi della vicenda in esame, era emerso che la situazione era stata generata da un perdurante stato di morosità di alcuni condomini; situazione ove l'azienda stava procedendo con un piano economico congiunto di rientro.
A causa degli eventi, i residenti hanno presentato esposto all'autorità evidenziando aspetti civili e penali.
Preliminarmente, a parere dei residenti, l'Azienda fornitrice del servizio avrebbe agito con azioni contrari alla legge.
Difatti il regolamento dell'azienda non prevedeva, per morosità, la sospensione dell'erogazione, ma la sola riduzione di potenza.
Di conseguenza, in presenza di particolari condizioni economiche dell'utenza, "l'Azienda non poteva adottare 'ultra vires', comportamenti 'de facto' con la chiusura totale dei rubinetti".
Continua [...]