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Prestiti governativi per ristrutturazioni ai condomini. Funzionamento, pregi e difetti.

Il condominio che vorrà risparmiare sul consumo energetico potrà rivolgersi ad un fondo pubblico.
Redazione Condominioweb 
Giu 25, 2016

Dopo gli infelici esiti elettorali, Matteo Renzi pensa a delle politiche dall'impatto popolare, ma il momento non è facile per la mancanza di fondi e per i vincoli posti dall'Unione europea.

"Misure popolari". Dopo i significativi dati delle ultime elezioni, in cui soprattutto i quartieri popolari delle grandi città hanno accordato il loro consenso al M5S a discapito della "sinistra", Matteo Renzi cerca di correre ai ripari, studiando delle "misure popolari", che cambino l'orientamento politico di questa fascia di elettori.

Una di queste ritiene che si debba varare un piano per le periferie, che conceda prestiti ai condomini per le ristrutturazioni.Di sicuro si è lontani dai tempi di Petroselli, il sindaco che concesse una casa a molti cittadini romani, tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. La situazione non è delle migliori per la mancanza di fondi, ma il governo prova ad agire ugualmente.

I vincoli dell'Europa. Intanto, al ministero del Tesoro si sta organizzando un incontro tra il ministro all'Economia, Padoan, e la sua squadra per analizzare i risultati e studiare la prossima legge di stabilità.

Probabilmente saranno presi in considerazione degli sgravi alle famiglie sperando che non si opti solo su scelte dal forte impatto mediatico trascurando quelle che, invece, sono in grado di cambiare radicalmente la struttura dell'economia.

Non è un problema di facile risoluzione in quanto l'Unione Europea richiede il rispetto di numerosi vincoli e il finanziamento oneroso di molte misure. Naturalmente, le ipotesi più gettonate saranno quelle che incideranno meno sul bilancio pubblico, ma devono essere ricercate misure in grado di stimolare la domanda interna, come, appunto, quelle che possano coinvolgere la grandi periferie.

Lo sconto fiscale: pro e contro. Una misura del genere deve prevedere innanzitutto uno sconto fiscale, come già fanno i bonus per la ristrutturazione del condominio e quello per l'installazione dei pannelli solari, che prevedono rispettivamente il 55% e il 65% della detrazione fiscale e che consentono di detrarre per ben dieci anni tutte le spese sostenute fino al limite di 96mila euro.

Nonostante tutti i vantaggi prospettati, quanti guadagnano meno di mille euro al mese e devono anche mantenere una famiglia non sarà certo in grado di affrontare simili spese straordinarie. Si pensa, allora, a varare un meccanismo virtuoso per chi ha un reddito molto basso, soprattutto al di sotto degli ottomila euro all'anno, soglia sotto la quale non si paga nemmeno l'Irpef.

Immobili. Nuove forme di finanziamento

Le caratteristiche della nuova misura.Un condomino che voglia ristrutturare e risparmiare sul consumo energetico potrà rivolgersi a un fondo pubblico, che si farà carico delle spese al posto dei singoli proprietari, usufruendo del vantaggio fiscale, oggi riconosciuto a ciascun privato, e prelevando i soldi per la restituzione dalla bolletta, a rate.

Il piano, già analizzato con l'Enea, prevede il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti, presso la quale verrebbe costituito il fondo. Il vice ministro Morando ritiene che "Il vantaggio può essere esponenziale: per il settore edilizio, per quello dell'energia, e di sostegno alla ripresa dei prezzi immobiliari. Vivere in un appartamento in una palazzina ristrutturata e resa più efficiente è un vantaggio anzitutto per chi la possiede. In ogni caso sarà uno strumento virtuoso dai costi contenuti per lo Stato".

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