Due anni senza rendiconti; l'effetti combinato tra vita reale e norme che la disciplinano può anche essere questo.
Con il decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021, pubblicato in pari data nella Gazzetta Ufficiale e che entra in vigore in data odierna, lo stato di emergenza connesso alla pandemia da Covid-19 è stato prorogato al 31 luglio 2021.
L'effetto di questa disposizione unitamente al contenuto del primo comma dell'art. 63-bis del decreto Agosto fa sì che resti sospeso ancora fino alla fine di luglio il termine iniziale di decorrenza dei 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio entro i quali dev'essere presentato il rendiconto annuale di gestione.
Come sempre l'esposizione del contesto normativo chiarirà la dichiarazione generale e consentirà, come si suol dire, di tirar giù due conti.
Proroga dei termini per la presentazione dei rendiconti condominiali
Dopo che per tutto la così detta prima ondata della pandemia non fu preso un provvedimento che fosse realmente e significativamente utile ad impattare sulla gestione condominiale - al netto del divieto poi rimosso di svolgimento di riunioni - una misura, evidentemente tardiva, fu assunta in sede di conversione del decreto Agosto, a metà ottobre.
In quel decreto urgente fu inserito l'art. 63-bis, il cui primo comma recita: "Il termine di cui al numero 10) dell'articolo 1130 del codice civile è sospeso fino alla cessazione dello stato di emergenza da COVID-19, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 29 luglio 2020."
Già allora il riferimento alla delibera del Consiglio dei ministri non aveva alcun significato e doveva essere letta come un sostanziale riferimento a quella successiva, del 7 ottobre 2020.
Di fatto, per farla breve, il termine di presentazione del rendiconto è sospeso fino a quando non sarà considerata finita l'emergenza sanitaria.
Si badi: la norma si riferisce al rendiconto 2020, ad ottobre 2020, infatti, era abbondantemente scaduto - anche considerando il periodo di sospensione de facto - quello di presentazione del rendiconto dell'anno 2019, ma, anche qui più per ragioni pratiche e sostanziali che formali, si tende a estendere (non c'è alcun vaglio giurisprudenziale sul punto) l'operatività della norma citata anche alla rendicontazione dell'anno 2019.
Emergenza sanitaria, per il rendiconto 2020 il nuovo termine di presentazione è il 28 gennaio 2022
Date queste premesse, è del tutto consequenziale l'individuazione della nuova data entro la quale ogni amministratore - che non l'abbia già fatto - dovrà presentare all'assemblea il rendiconto di gestione.
I 180 giorni di cui all'art. 1130 n. 10) c.c. iniziano a decorre dalla fine dell'emergenza sanitaria, sicché ad oggi e salvo nuove proroghe l'obbligo di convocare l'assemblea ordinaria annuale per la discussione sul rendiconto di gestione del 2020 è fissato al 27 gennaio 2022.
Tralasciando ogni considerazione di politica sanitaria, l'effetto della norma stride con quello che è l'attuale stato complessivo delle cose.
Tralasciamo anche le evidenti lacune che ogni norma emergenziale da maggio 2020 in poi ha avuto in relazione allo svolgimento delle assemblee condominiali, per le quali le indicazioni si limitano alle famigerate FAQ legislative; è ragionevole pensare che si possa paralizzare la gestione ordinaria condominiale di fatto per due anni?
Ha senso parlare di superbonus, incentivare, se non proprio caldeggiare, delibere, lavori e quindi contabilità straordinarie, rendicontazioni specifiche e poi mettere da parte il conto della gestione ordinaria? Ciò a maggior ragione adesso che laddove si è consentito svolgere riunioni in videoconferenza.