Una pioggia di emendamenti, 1275 per la precisione, si è abbattuta sul Decreto Crescita. A quanto pare questa prassi rischia diventare una cattiva abitudine, vista l'imminente scadenza delle elezioni europee, si sono depositate oltre mille proposte di modifica molte delle quali subiranno la tagliola dell'inammissibilità.
In questa situazione, il destino previdenziale degli amministratori di condominio, assume un ruolo fondamentale, in quanto è stata prospettata la possibilità di una iscrizione obbligatoria alla Cassa ragionieri di tutti coloro che esercitano in maniera professionale, abituale, ancorché non esclusiva, l'attività di amministratore di condominio.
Ricordiamo che ad oggi gli amministratori di condominio - a differenza degli altri liberi professionisti-non avendo una propria cassa previdenziale autonoma, devono iscriversi alla Gestione separata dell'Inps.
Per tali motivi l'Onorevole Tateo aveva preannunciato in occasione della Biennale del condominio, che era "allo studio, l'introduzione di una cassa previdenziale tipizzata per gli amministratori di condominio".