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Raccolta differenziata. Con il registro anagrafe sarà più facile multare gli amministratori di condominio. Analisi del caso del Comune di Messina

Grazie all'anagrafe condominiale il Comune sarà in grado di individuare e di irrogare le sanzioni contro i trasgressori del provvedimento.
Avv.to Maurizio Tarantino - Foro di Bari 
12 Giu, 2019

Il caso del comune di Messina. L'ordinanza del Comune ha disposto che gli amministratori di condominio devono provvedere a: "comunicare al Comune di Messina - dipartimento Entrate Tributarie i dati dell'anagrafe condominiale; ad apporre, anche ai sensi dell'art. 1129 comma 5 del Codice Civile, in area condominiale comodamente visibile anche dall'esterno, una targa recante l'indicazione del nome e cognome dell'amministratore del condominio, l'indirizzo delle sede o ufficio dove vengono svolte le attività di amministratore ed ì numeri di telefono e fax di riferimento, curando di inserire anche un recapito telefonico di pronta reperibilità dell'amministratore per i casi d'urgenza".

Dunque, gli amministratori, devono ottemperare all'ordinanza per poter avviare la raccolta differenziata nei condomini ed estenderla pian piano a tutta la città.

L'anagrafe condominiale e la targa dell'amministratore. Il registro di anagrafe condominiale è uno dei quattro registri (insieme a quello dei verbali, di contabilità e di nomina e revoca) che l'amministratore deve curare e mettere a disposizione dei condomini per la libera consultazione.

La costituzione del registro di anagrafe comporta degli obblighi anche per i singoli condomini, tenuti a collaborare con l'amministratore comunicandogli tutte le informazioni richieste dall'art. 1130, n. 6, c.c.

Detto ciò, da quanto appreso dall'ordinanza in esame, l'Amministrazione Comunale ha richiesto espressamente l'elenco dei condomini.

Così facendo, il Comune sarà in grado di individuare e di irrogare le sanzioni contro i trasgressori del provvedimento.

Ed ancora, ai fini dell'individuazione del mandatario del condominio, il Comune richiede l'apposizione della targa nell'area condominiale contenente i dati dell'amministratore.

In tema si osserva che la pretesa del legislatore del 2012 di affissione delle generalità e dei recapiti dell'amministratore nell'androne condominiale va al di là della comprensibile comunicazione dell'informazione ai soggetti interessati nell'ambito della compagine condominiale.

Tale affissione, infatti, avvenendo in uno spazio agevolmente accessibile dal pubblico, si risolve nella messa a disposizione di quei dati in favore di una serie indeterminata di persone estranee e, quindi, in una diffusione che, se non prescritta così esplicitamente dalla rinnovata normativa condominiale, risulterebbe altrimenti probabilmente illecita e fonte di responsabilità civile.

Detto ciò, nel caso in esame, sia la richiesta dell'anagrafe condominiale che della targa dell'amministratore, rappresentato strumenti idonei all'identificazione dei soggetti interessati dalle norme poste al regolare svolgimento della raccolta differenziata.

Aggiornamento dell'anagrafe condominiale e recupero dei crediti

Le critiche degli amministratori. Da quanto appreso, secondo gli Amministratori si pongono non pochi problemi di ordine pratico e, infatti, molti degli stabili non hanno locali preposti ad ospitare i bidoni delle dimensioni necessarie alla raccolta dei rifiuti di un intero condominio (5 Mastelli ogni 10 unità abitative), né hanno personale adeguato alle proprie dipendenze per potere cooperare con gli operatori della raccolta.

La stragrande maggioranza dei condomini (circa l'80%) ha una ditta esterna che provvede alla pulizia di scale, androni e parti comuni, con personale che si reca presso lo stabile per non più di uno/due giorni la settimana, servizio che, peraltro, per la concorrenza al ribasso, viene svolto in meno di un'ora.

Oltre alle regole stabiliti per i condomini, un altro aspetto che preoccupa gli Amministratori di Condominio sono le responsabilità che verranno poste in capo all'Amministratore e il rischio di possibili sanzioni: "l'Ordinanza Sindacale attribuisce al condominio, e nello specifico all'Amministratore, la responsabilità di vigilare sulla corretta differenziazione dei rifiuti e del loro conferimento nei mastelli.

Nel caso in cui i rifiuti non fossero correttamente differenziati, il gestore non provvederà alla loro raccolta e notificherà all'Amministratore un "avviso di non conformità".

Ricevuto tale avviso il condominio dovrà poi provvedere nell'arco di 24 ore a ritirare i rifiuti per procedere ad una loro corretta differenziazione".

L'errato conferimento della raccolta differenziata viene sanzionato con multe fino ad 500 euro

Secondo gli Amministratori, dunque, sarà difficile adeguarsi alle nuove regole relative alla raccolta differenziata a Messina e per questo hanno chiesto all'Amministrazione di posticipare l'avvio della procedura, di aprire un tavolo di confronto per poter sciogliere tutti i nodi e dubbi.

A parere degli amministratori, del resto, non si comprende come l'amministratore possa intervenire nell'arco di 24 ore per individuare i rifiuti non correttamente differenziati e provvedere al loro ritiro, tanto valeva prevedere l'applicazione immediata della sanzione.

Resta il fatto che alla scadenza del termine - si legge, infatti, nel documento - la Polizia Municipale procederà alla contestazione della violazione nei confronti dei trasgressori ai quali non potranno essere consegnate le attrezzature necessarie per avviare il servizio di raccolta differenziata per le utenze condominiali". Così il Comune ha diramato un avviso per invitarli a fare in fretta: chi per quella data non avrà apposto la targa e fornito le informazioni richieste verrà sanzionato.

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