Una porta R.E.I. o E.I., nota come "porta tagliafuoco" è una porta che possiede determinate caratteristiche tecniche che le assicurano una elevata resistenza al fuoco. In caso di incendio, dunque, queste "barriere" consentono di isolare le fiamme e la propagazione del fumo impedendone il passaggio tra compartimenti.
In tal modo è possibile, in caso di incendio, evitare danni a cose e persone, nonché provvedere a una rapida evacuazione e ad agevolare l'intervento dei soccorsi in una situazione di maggiore sicurezza. Lo scopo della porta tagliafuoco è, per l'appunto, quello di privare l'incendio dell'ossigeno, fonte di alimentazione di cui beneficerebbe in caso di libera diffusione tra un ambiente e l'altro.
Porte tagliafuoco: materiali e certificazioni
Per realizzare tali porte vengono impiegati diversi materiali combinati tra loro, ad esempio legno, acciaio, gesso, strati di vermiculite, appositi sigilli nei bordi per isolare le fiamme e il fumo, vetrate resistenti al fuoco e altri componenti.
Tutti dovranno, ovviamente, essere stati appositamente testati e rispondere a stringenti requisiti di certificazione previsti dalle autorità per essere commercializzati e installati.
Gli elementi che compongono la struttura vengono sottoposti a rigorosi test antincendio in lavoratori abilitati dal Ministero competente, indispensabili per garantirne il corretto funzionamento e la resistenza al fuoco e consentirne la commercializzazione.
Le porte, infatti, sono catalogate proprio in relazione al tempo di resistenza al fuoco, espresso con un intervallo in minuti durante il quale verranno conservate le proprietà di tenuta e isolamento.
Ad esempio, le porte REI 60 e le REI 120 sono in grado di resistere al fuoco rispettivamente, per 60 e 120 minuti. La sigla REI, invece, fa riferimento alle proprietà dei dispositivi (resistenza, ermeticità e isolamento termico).
Dei comportamenti che i produttori devono adottare per ottenere l'omologazione dei dispositivi se ne occupano diverse norme e regolamenti europei. Nel rispetto di tali normative, Il D.M. 16.02.2007 provvede alla classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione.
Guida all'installazione delle porte tagliafuoco negli edifici
Tali sistemi di sicurezza, che hanno l'obiettivo di garantire l'incolumità delle persone e dei beni materiali presenti nei vari ambienti, devono essere obbligatoriamente installati nella maggior parte degli edifici pubblici o immobili destinati ad accogliere persone.
Ma l'utilizzo delle porte tagliafuoco non è affatto limitato al solo settore pubblico, anzi questi dispositivi vengono previsti anche in ambienti privati, ad esempio negli edifici residenziali (come i condomini, in particolare per la chiusura di garage) o in quei luoghi in cui vi è un elevato rischio in caso di incendio, ad esempio i magazzini in cui sono depositati materiali infiammabili.
È il decreto ministeriale del 3 novembre 2004 (e successive modifiche) a illustrare le modalità relative all'installazione e manutenzione delle porte tagliafuoco nei diversi casi, ovvero dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, per quanto riguarda la sicurezza in caso d'incendio.
In base alle dimensioni e al tipo di edificio si prevede l'installazione di porte con Rei differenti.
Tra l'altro, è importante che le porte si aprano facilmente, ad esempio con l'utilizzo di maniglioni orizzontali o altri dispositivi a spinta, e nel verso dell'esodo per evitare ingorghi. Inoltre, il percorso di uscita sul quale si collocano le porte dovrà essere riconoscibile e libero da ostacoli. Infine, si prevede anche che siano presenti appositi dispositivi di auto chiusura.
Tipologie di porte tagliafuoco: sempre chiuse o sempre aperte?
Esistono diverse tipologie di porte tagliafuoco (a battente, scorrevoli, ecc.) e queste, inoltre, queste possono essere progettate per essere tenute chiuse o aperte tutto il tempo, con incidenza sui dispositivi di chiusura automatica.
Le porte sempre chiuse vengono poi aperte in caso di transito, mentre quelle sempre aperte durante normali circostanze vengono poi chiuse automaticamente in caso di incendio.
In particolare, in questo secondo caso, le porte vengono mantenute tenute aperte da dispositivi elettromagnetici solitamente collegati al sistema di allarme antincendio ovvero a una centralina con rilevatori di fumo e calore.
In presenza di un'emergenza, il collegamento determina l'automatica chiusura della struttura.
Allo stesso modo potranno essere utilizzati blocchi alla porta a batteria o wireless per mantenere legalmente la porta aperta e in sicurezza.
Tuttavia, qualunque sia il metodo utilizzato, il movimento delle porte tagliafuoco non dovrà essere ostacolato da chiudiporta, zeppe o altre ostruzioni che abbiano l'effetto di impedirne la chiusura in caso di necessità.
Inoltre, i sistemi di chiusura o di bloccaggio dovranno essere periodicamente verificati per assicurarsi che non vi siano danneggiamenti e che il sistema di chiusura funzioni regolarmente.