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Il problema dei colombi in città e nelle proprietà private.

Piccioni in condominio. Arrivano le ordinanze.
Avv. Maurizio Tarantino Avv.to Maurizio Tarantino - Foro di Bari 

Il problema dei volatili nelle grandi città è spesso oggetto di critiche e provvedimenti amministrativi. Difatti le deiezioni dei piccioni, come le loro carcasse, creano danni e degradano le strutture urbane, sia ai monumenti che agli edifici pubblici e privati, per non dire dei marciapiedi, costringendo a continui interventi di recupero, manutenzione e pulizia, con relativi oneri a carico delle casse comunali.

Piccioni nelle proprietà condominiali: quali rimedi?

La vicenda di Como. Dalle recenti notizie apparse sugli organi di stampa si è appreso che, nel comune di Como, un colonia numerosa di volatili aveva infestato un condominio. In particolare, si era creata una colonia di piccioni ospitata sul balcone di una condomina che le dava da mangiare.

In particolare, il predetto balcone era risultato coperto in gran parte da guano e piume di piccione.

Gli stessi vigili avevano accertato che oltre una ventina di volatili stazionavano sul tetto e nel giardino condominiale, dove pare avessero anche nidificato.

Pertanto, a seguito delle numerose lamentele, il sindaco aveva emesso un'ordinanza urgente che vietava alla signora e a tutti i residenti nella palazzina di nutrire gli uccelli, oltre ad imporre una drastica pulizia e disinfestazione.

Secondo la Pubblica Amministrazione, tale situazione era divenuta ormai pericolosa per la salute pubblica, considerato che la compatta presenza dei piccioni può causare danni alla salubrità dell'ambiente e che il guano è un pericoloso ricettacolo di germi patogeni trasmissibili anche all'uomo.

Per le suesposte ragioni, il sindaco ha deciso che il condominio dovrà provvedere, entro 15 giorni dall'ordinanza, allo sgombero, risanamento e pulitura periodica dei locali e degli anfratti nei quali i piccioni abbiano nidificato o depositato guano.

Inoltre, ai condomini è fatto divieto di consentire la sosta abituale o permanente dei piccioni sui terrazzi, sui davanzali e nel cortile, posizionando, laddove necessario, idonei dissuasori per l'allontanamento.

In caso di inadempimento, i condomini sorpresi a dar da mangiare ai voltatili potrebbero incorrere in multe.

Pensilina per ripararsi dallo sporco dei piccioni: l'assemblea può dire di no

Il caso di Bussolengo. In tale comune era stata emanata un'ordinanza che prevedeva l'abbattimento al fine di limitare la popolazione dei piccioni.

Tuttavia, seguito dell'intervento della LAV, il sindaco, però, ha fatto marcia indietro, ritirando l'ordinanza ed emanandone un nuovo provvedimento che prevede esclusivamente interventi non cruenti di prevenzione della presenza dei colombi, come la chiusura degli anfratti utilizzati dai volatili per la nidificazione.

Piccioni in condominio. Per far fronte al problema dei piccioni in condominio, ciascun condomino può sottoporre la trattazione dell'argomento in assemblea, facendolo indicare nell'ordine del giorno.

Una soluzione potrebbe essere l'installazione dei dissuasori che hanno la funzione di allontanare o quanto meno ridurre o rendere più difficile la permanenza dei piccioni sull'edificio.

Questi possono essere meccanici (aghi in acciaio), elettrici (fili) e infine a ultrasuoni (onde sonore).

I dissuasori è un'opera che viene annoverata tra le innovazioni finalizzate a incrementare la sicurezza e la salubrità degli edifici. Per tale ragione, la delibera assembleare deve essere approvata con un numero di voti pari alla maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.

Ad ogni modo, per il problema dei volatili in esame, si osserva anche che, da tempo, molte amministrazioni fanno uso dei mangimi antifecondativi (con effetto sterilizzante). In alcuni grandi condomini tra l'altro viene utilizzato direttamente dai privati.

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