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Vernice fotovoltaica in sostituzione degli impianti: quanto e' vera questa menzogna?

La vernice fotovoltaica presenta risultati deludenti rispetto agli impianti tradizionali, che rimangono l'opzione più efficiente e conveniente per la produzione di energia solare nel lungo periodo.
Alfredo Pesce e Angelo Pesce 
11 Feb, 2013

I ricercatori del Dipartimento di Scienza e Nanotecnologia dell'Università di Notre Dame (in Indiana, Stati Uniti), hanno brevettato la “Sun-Believable”,una speciale vernice il cui materiale fluido sarebbe pieno di punti quantici (nanoparticelle); in particolare si tratta di nanoparticelle di biossido di titanio al quale viene aggiunto solfuro di cadmio.

In una fase successiva, la vernice viene stratificata su un materiale trasparente conduttivo, collegato ad un elettrodo di grafene con l’aiuto di una soluzione elettrolitica.

Risultato: viene realizzato un materiale che, esposto alla luce solare, riesce a produrre energia elettrica e può essere prodotto a basso costo (quindi in grandi quantità) oltre che essere impiegato su qualsiasi superficie (edificio o costruzione) senza alcuna attrezzatura speciale.

Il tutto sembrerebbe ridimensionare l’importanza e l’efficienza dei pannelli fotovoltaici, comunque in continua evoluzione e sempre di ultima generazione. Non è affatto vero!

I risultati di laboratorio della succitata “vernice dei miracoli” non sono assolutamente promettenti. La vernice, infatti, non è riuscita a superare un’efficienza energetica di conversione dell’1%, indiscutibilmente non confrontabile col grado di efficienza, pari al 10-15 %, delle tradizionali celle solari del fotovoltaico. L’installazione degli impianti fotovoltaici, dunque, resta di certo il miglior investimento. Il principale ostacolo all'installazione di tali impianti, consistente per lungo tempo nell'alto costo degli impianti stessi, è stato largamente superato negli ultimi anni dalla produzione in più larga scala, conseguenza diretta dell'incentivazione offerta alla produzione di energia solare e che ha portato ad un sostanziale abbattimento dei costi.

L'installazione di un impianto fotovoltaico è, in generale, un investimento particolarmente conveniente. Si rivela molto adatto, ovviamente, se l'esposizione ai raggi solari non è ostacolata da altri elementi e se è prolungata durante tutto il corso dell'anno per condizioni climatiche favorevoli.

L'impiantofotovoltaico adeguatamente dimensionato, garantisce il fabbisogno energetico dell'edificio su cui è installato: il surplus di energia prodotta viene immessa nella rete nazionale e rivenduta.

Il vantaggio è quindi duplice: si azzerano i costi in bolletta e si guadagna grazie alla trasformazione in produttori di energia.

I ricavi ottenuti, quindi, rendono l’investimento nel fotovoltaico una operazione ad alto rendimento e a basso rischio, con una rendita annua che può toccare il 20% e un rientro dell’investimento fra i 6-13 anni.

Oltretutto il fotovoltaico presenta enormi vantaggi ambientali, producendo energia con emissione di gas serra pari a zero; è poco invasivo, ha basso impatto visivo e può essere integrato architettonicamente nei manti di copertura del tetto (coppi, lamiera…).

In sintesi possiamo aggiungere altre forme di vantaggio derivanti dall’installazione di un impianto fotovoltaico:

  • l’impianto ha durata prolungata nel tempo (circa 30 anni), con minime riduzioni delle prestazioni;
  • bassi costi di manutenzione e ridotti interventi nel tempo;
  • il sistema modulare permette di dimensionare l’impianto sulla base del fabbisogno effettivo ed eventualmente ne consente l’espandibilità;
  • è una fonte energetica rinnovabile ed esprime la massima produzione nel periodo estivo e nelle ore diurne;
  • consente al proprietario dell’impianto di produrre energia, oltre che consumarla, e ricavarne vantaggi economici;
  • incentiva lo sviluppo eco-sostenibile a livello locale e contribuisce a rafforzare la politica di efficientamento energetico degli immobili.

Va sottolineato, tra l’altro, che lo Stato italiano prevede l’erogazione di contributi per ogni Kwh di energia prodotta da impianti fotovoltaici connessi alla rete, per un arco di tempo di 20 anni (c.d. Conto Energia). Tali contributi variano a seconda delle dimensioni e del grado di integrazione architettonica dell'impianto.

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