Le basse temperature invernali e le giornate poco soleggiate rappresentano un ostacolo per la produzione di energia di un impianto fotovoltaico. Essa infatti, coprendo la superficie dei moduli, interrompe la produzione di energia. Un problema di non poco conto soprattutto per gli impianti di una certa dimensione, ma anche per quelli di dimensioni modeste.
Una stagione molto fredda. La neve non rappresenta certo l'unico fattore che incide negativamente sul rendimento di un impianto fotovoltaico. L'abbassamento delle prestazioni produttive è legato più in generale alla stagionalità: durante il periodo invernale, infatti,il sole è sempre basso e le giornate più corte provocano una diminuzione delle ore di esposizione ai raggi solari e, di conseguenza, una riduzione delle prestazioni dei moduli. A ciò si aggiunga la costante presenza di nubi, pioggia e nebbia.
Ma torniamo alla riduzione di rendimento dovuta alla presenza di neve. Le soluzioni adottabili in questo caso sono di due tipi: gli interventi manuali o il sistema antineve per pannelli fotovoltaici.
Innanzitutto, occorre sottolineare che se l'impianto è interessato da un calo di produzione, esso potrebbe essere provocato anche solo da una piccola parte dell'impianto compromessa da neve, ghiaccio o ombreggiamenti. In tal caso l'intervento riguarderà solo i moduli interessati e non l'intero impianto.
Modalità di intervento. L'intervento di rimozione manuale della neve dai moduli non è sempre necessario.
Nel caso di tetto basso e facilmente accessibile, si può procedere a rimuovere manualmente la neve.
Questa soluzione può però essere evitata, poiché l'orientamento dei pannelli a sud,che raccoglie un buon irraggiamento per gran parte della giornata, favorisce il rapido scioglimento della neve, creando addirittura una condizione ottimale per la produzione di energia.
L'elevato potere riflettente della neve,infatti, aumenta la luminosità dei raggi e permette ai moduli, non appena liberi dagli ostacoli, di avere rendimenti migliori ricevendo maggiore luce riflessa.
La rimozione manuale risulta semplice nel caso in cui i moduli siano installati su tetti piani. In ogni caso, è utile applicare sulla superficie dei moduli dei liquidi antighiaccio che evitano chimicamente la formazione di ghiaccio e depositi di neve. Al contrario, risulta sconveniente utilizzare cavi riscaldanti poiché assorbirebbero troppa energia.
La seconda soluzione è rappresentata dal sistema elettrico antineve per pannelli fotovoltaici. La presenza di neve sui pannelli fotovoltaici non comporta il solo problema della riduzione della produzione di energia, ma anche un sovraccarico di peso sui tetti.
È proprio in questi casi di sovraccarico e nei casi in cui si rischia di perdere troppa energia elettrica che vengono utilizzati i sistemi elettrici in questione.
Si tratta di sistemi termici che hanno lo scopo di sciogliere la neve sui moduli, ossia pannelli riscaldati elettricamente che si pongono al di sotto dei moduli fotovoltaici, trasmettendo calore alla superficie di questi ultimi e consentendo lo scioglimento della neve e del ghiaccio.
In alternativa,il mercato tedesco ha ideato un tergicristallo, mosso da un organo motore, che pulisce la superficie e spinge la neve fuori dal tetto. Un sistema utilizzabile anche durante il periodo estivo per rimuovere la polvere dalla superficie del modulo.
Ultimo fattore che occorre analizzare in merito alla neve sui pannelli solari, è il carico che essa produce sui pannelli. Sulle schede tecniche delle case produttrici è presente il “carico neve” che il singolo modulo è in grado di sopportare.
In particolare, il carico neve è rappresentato dal carico che la parte anteriore del pannello è in grado di sopportare, mentre il carico della parte posteriore rappresenta la “tenuta vento”.
In ogni caso, tutti i moduli fotovoltaici devono presentare la certificazione seconda norma IEC 61215. Tale certificazione rappresenta uno standard internazionale e garantisce l'idoneità dei moduli ad essere installati in zone con elevato accumulo di neve e ghiaccio.