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La ripresa economica del Paese in sei mosse. Ecco la ricetta.

Sei proposte di legge per rilanciare il settore immobiliare e stimolare la ripresa economica del Paese, con interventi mirati su accesso al credito e gestione del patrimonio immobiliare.
Ivan Meo 
Nov 25, 2013

Dal Consiglio nazionale del Notariato sei proposte di legge per rilanciare il settore immobiliare, motore importante per la crescita economica del Paese.

Sono sei le proposte di legge finalizzate al rilancio del settore immobiliare e, più in generale, alla ripresa economica del Paese avanzate dal Consiglio nazionale del Notariato, in occasione del 48° Congresso nazionale della categoria.

Proseguendo un percorso iniziato nel 2011 con il Congresso di Torino e continuato con il Congresso di Napoli del 2012, anche quest'anno il Notariato individua proposte concrete, in risposta alle esigenze della società moderna.

Settore immobiliare e crescita del Paese. Il presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Maurizio D'Errico, spiega che il patrimonio immobiliare residenziale italiano, con il suo ammontare a 6.355 miliardi di euro (pari a 4,2 volte il Pil e a 3 volte il debito pubblico nazionale), rappresenta una parte sostanziale della ricchezza e del reddito italiano.

Si comprende, dunque, come, intervenendo su questo settore, si possa dare una spinta alla crescita economica del Paese.

È ancora Maurizio D'Errico a precisare: "Per questo, il Notariato vuole contribuire al rilancio del mercato immobiliare attraverso riforme che possano, da una parte, aiutare i cittadini a comprare casa e, dall'altra, le imprese-costruttrici a far ripartire la propria attività limitando l'invenduto".

Le proposte...

  • La disciplina per il rent to buy
    L'introduzione, nel nostro ordinamento, di una disciplina civilistica e tributaria dei "contratti di godimento in funzione della successiva vendita di immobili" (noti come rent to buy) regolamenterebbe finalmente una serie di fattispecie contrattuali, che fino ad oggi sono state prive di direttive specifiche.

    In questo modo, in un momento caratterizzato da una grande quantità di immobili invenduti e da una crescente domanda che si scontra con la mancanza di liquidità e la difficoltà di accesso al credito, sarebbe più facile far incontrare domanda e offerta in un modo sicuro per entrambe le parti.

    Infatti, con la tutela civilistica, esplicata nei confronti sia dell'acquirente che del venditore fin dalla fase di godimento, ci si protegge dal rischio di reciproco inadempimento degli obblighi relativi al ritiro trasferimento di proprietà.

    La tutela tributaria prevede incentivi anche sul piano fiscale, grazie a un meccanismo di recupero dei tributi già assolti durante la fase di godimento, limitatamente ai canoni imputati in tutto o in parte al corrispettivo dovuto per la successiva compravendita.

  • Cartolarizzare i crediti dei contratti di vendita a rate con riserva di proprietà
    La seconda proposta concede al venditore, nel contratto di vendita a rate con riserva di proprietà (nella quale il passaggio di proprietà è legato al saldo del prezzo), la possibilità di cedere il credito relativo al pagamento delle rate a una banca, la quale, a sua volta, potrà cederlo con un'operazione di cartolarizzazione.
  • Riduzione fiscale dell'ipoteca legale
    Data l'attuale difficoltà di accesso al credito, spesso i venditori accettano il rischio di concedere una dilazione nel pagamento del prezzo all'acquirente a fronte di adeguate garanzie, tra le quali l'iscrizione dell'ipoteca legale.

    Poco usata per il suo elevato costo, troverebbe più largo impiego se fosse ridotto il suo carico fiscale.

  • Riduzione della tassazione dei canoni di locazione per gli immobili invenduti
    Con la quarta proposta viene suggerita una riduzione della tassazione dei canoni di locazione per gli immobili destinati alla vendita, rimasti invenduti e temporaneamente locati per consentire alla imprese costruttrici di far fronte alle spese di gestione.
  • Esenzione dalle imposte indirette e dagli oneri di urbanizzazione delle dismissioni di beni immobili pubblici strumentali
    La quinta proposta intende introdurre l'esenzione dalle imposte indirette e dagli oneri di urbanizzazione delle dismissioni di beni immobili pubblici strumentali.

    Tale soluzione darebbe un maggiore slancio e una più profonda incisività alle politiche di dismissione di beni pubblici finalizzate sia alla riduzione del debito pubblico sia al riordino, alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare.

  • Soluzione normativa per la tassazione di registro proporzionale per il contratto preliminare
    Infine, con la sesta proposta si cerca una soluzione al problema relativo alla tassazione di registro proporzionale per il contratto preliminare, che, per consentire una piena detrazione in sede di definitivo, non possa eccedere quanto sarà dovuto al momento della vendita.

    Con questa proposta si risolverebbe un problema che non solo crea contenzioso, ma contribuisce anche ad aumentare i fenomeni di occultazione dei contratti preliminari conclusi con scrittura privata.

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