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Certificazione Unica 2020, si avvicina la scadenza

La certificazione unica per l'anno 2020 è uno degli adempimenti fiscali posti in capo all'amministratore di condominio? Come si presenta? Le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.
Redazione 

Tra circa due settimane i condominii (in persona dei loro amministratori), ovvero di uno dei condomini (in mancanza di amministratore) dovranno presentare la così detta Certificazione Unica 2020.

La scadenza prevista per il 7 marzo, slitta al 9 perché la data originaria è sabato. Per i percipienti rispetto ai quali non si applicano le norme in materia di dichiarazione dei redditi precompilata la certificazione unica può essere inviata al fisco entro il 31 ottobre 2020, mentre il modello così detto sintetico deve essere consegnato all'interessato entro il 31 marzo 2020.

La Certificazione Unica (anche detta CU) è un documento previsto dal d.p.r. n. 322/98 e successive modificazioni ed integrazioni, che i sostituti d'imposta utilizzano al fine di attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, nonché le provvigioni, i redditi diversi ed i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi. Tanto ricorda l'Agenzia delle Entrate sul proprio sito istituzionale.

Con provvedimento del 15 gennaio 2020 l'Agenzia delle Entrate ha un provvedimento e le relative istruzioni riguardanti per la compilazione e l'invio della certificazione unica.

In relazione ai condomini, i casi più frequenti di invio di certificazione unica riguardano il portiere, se presente, nonché i fornitori (es. impresa di pulizie, tecnici, avvocati, ecc.), essendo il condominio un sostituto d'imposta.

Condominio sostituto d'imposta

Il condominio, ai sensi dell'art. 23 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 è un sostituto d'imposta.

Il sostituto d'imposta, per iper semplificare, è un aiutante del fisco che in sua vece trattiene delle somme a determinate categorie di soggetti per poi riversarle all'erario quale acconto sulle imposte sui redditi.

Questo meccanismo, per certi aspetti perverso, genera un articolato (contorto, forse, sarebbe meglio) meccanismo di certificazioni e dichiarazioni volto a consentire una più facile verifica delle dichiarazioni dei redditi. Norme antievasione, in parole semplici.

Per i condomini per i quali non sussiste l'obbligo di nominare un amministratore (cioè quelli fino a otto proprietari) e quelli che nonostante l'obbligo non l'abbiano nominato, la certificazione unica deve essere presentata da uno dei condòmini;

Nei casi di presenza dell'amministratore, l'adempimento spetta ad esso.

Come ricorda l'Agenzia delle Entrate la comunicazione delle certificazioni uniche può essere eseguita:

a) direttamente dal soggetto tenuto ad effettuare la comunicazione;

b) tramite un intermediario abilitato ai sensi dell'art. 3, comma 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni.

Quale amministratore deve occuparsi dell'invio della Certificazione Unica?

L'invio della certificazione unica è onere dell'amministratore che è in carica al momento della scadenza dell'obbligo di comunicazione.

L'adempimento, infatti, è posto in capo al sostituto d'imposta che è il condominio. Il condominio adempie, se presente, in persona dell'amministratore pro-tempore.

Tale va considerato anche l'amministratore in prorogatio imperii, che sia in tale posizione in ragione di scadenza del mandato, ovvero in conseguenza di revoca. All'amministratore cessato, infatti, è posto l'obbligo (art. 1129 c.c.) di porre in essere le attività urgenti al fine di evitare pregiudizi al condominio.

Come ricorda l'Agenzia delle Entrate sul proprio sito istituzionale «la Certificazione unica va rilasciata al percettore delle somme, utilizzando il modello "sintetico" entro il 31 marzo mentre la trasmissione all'Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello "ordinario" deve essere effettuata entro il 7 marzo, in via telematica.

Si precisa che la trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d'imposta ovvero entro il 31 ottobre 2020».

Le responsabilità fiscali dell'Amministratore di condominio

La certificazione unica inerente ai corrispettivi versati al portiere deve essere comunicata entro la doppia data 7 marzo - 31 marzo. Per le altre certificazioni, vale l'onere di comunicarla al percipiente entro il 31 marzo, ma all'Agenzia delle Entrate la comunicazione va fatta entro il 31 ottobre, termine previsto per l'invio dei modelli 770.

Omessa presentazione della Certificazione Unica, quali sanzioni?

Le sanzioni per omessa, tardiva e/o incompleta presentazione della Certificazione Unica sono previste dal d.p.r. n. 322/1998.

Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica la sanzione di cento euro con un tetto massimo di euro 50.000 per sostituto di imposta.

Le responsabilità fiscali dell'Amministratore di condominio

Nelle ipotesi di errata trasmissione della certificazione, la sanzione non si applica a condizione che la trasmissione della corretta certificazione sia effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza indicata nel primo periodo.

Qualora, invece, la certificazione sia stata correttamente trasmessa entro sessanta giorni dai termini di legge, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di euro 20.000 (si veda art. 4 comma 6-quinquies Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998 n. 322).

La sanzione è diretta al condominio (il sostituto d'imposta) che può rivalersi sull'amministratore per il danno da questi causato in ragione dell'inadempimento.

In allegato le istruzioni per la compilazione e la trasmissione della certificazione unica 2020.

CU 2020 istruzioni ADE

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