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Rumori in condominio. Ecco come cambierà la normativa.

In dirittura di arrivo le nuove regole che riguarderanno i requisiti acustici passivi degli edifici e l'inquinamento acustico.
Angelo Pesce - Consulente Tecnico 

In arrivo tre decreti legislativi per il riordino della normativa in materia di inquinamento acustico e requisiti acustici passivi degli edifici

La normativa nazionale di riferimento in materia di inquinamento acustico-sonoro ed isolamento acustico degli edifici è rappresentata dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 ("Legge quadro sull'inquinamento acustico"), dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997 ("Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici"), che ne ha dato attuazione, e dalla normativa comunitaria di riferimento.

La normativa è diretta a stabilire i limiti di rumorosità (valore-soglia) ammessi, il cui superamento è considerato generativo di un fenomeno di inquinamento acustico.

L'Italia ha poi recepito la Legge Europea 2013-bis, attraverso la Legge 161/2014 ("Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2013-bis"), la quale prevede all'art. 19 la delega al Governo in materia di inquinamento acustico.

Al fine di assicurare la completa armonizzazione della normativa nazionale con le direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE e con il regolamento CE n. 765/2008, il Governo è dunque tenuto ad emanare uno o più decreti legislativi per il riordino dei provvedimenti normativi vigenti in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico prodotto dalle sorgenti sonore fisse e mobili.

Finalmente sembrano in dirittura di arrivo queste nuove regole attraverso l'emanazione di tre distinti decreti legislativi che riguarderanno rispettivamente i requisiti acustici passivi degli edifici, l'inquinamento acustico per le infrastrutture e quello prodotto da macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. Diamo una rapida occhiata.

Isolamento acustico del solaio

Il primo decreto dovrebbe semplificare le attuali procedure autorizzative in materia di requisiti acustici passivi, definendone i contenuti e le modalità per la presentazione della relativa documentazione e per l'effettuazione dei relativi controlli:

  • si definisce la certificazione acustica degli edifici: qualunque progetto assoggettato a DIA, SCIA o PdC dovrà accompagnarsi al certificato acustico di progetto (redatto da un tecnico abilitato in acustica ambientale) e, a conclusione dei lavori, dotarsi anche del certificato di conformità ai requisiti acustici passivi vigenti; scuole, ospedali, asili nido, parchi pubblici, dovranno integrare la certificazione acustica di progetto con una relazione di valutazione previsionale del regime acustico;
  • tutti gli interventi di ristrutturazione o di recupero di un immobile esistente, dovranno garantire il miglioramento delle prestazioni acustiche e delle condizioni di benessere acustico interno dello stesso.

Il secondo decreto, come detto, riguarderà la tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico prodotto da sorgenti sonore fisse e mobili.

Il provvedimento punta ad un riordino della disciplina, ma anche a fissare nuove regole e tempistiche in materia di mappatura acustica e piani di azione e contenimento del rumore di grandi infrastrutture (aeroporti, nodi ferroviari e stradali), nonchè di disciplinare l'inquinamento acustico prodotto da altre infrastrutture quali impianti di risalita, eliporti, impianti eolici, assi marittimi.

Il terzo ed ultimo decreto, infine, dovrebbe apportare modifiche al D.Lgs. 262/2002 "Attuazione della Direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto", al fine di armonizzare la normativa nazionale a quella comunitaria ed al Regolamento CE che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti.

Come mettere la «sordina» agli impianti ascensoristici

Il D.Lgs. 262/2002 disciplina i valori di emissione acustica, le procedure di valutazione della conformità, la marcatura, la documentazione tecnica e la rilevazione dei dati sull'emissione sonora relativi alle macchine ed alle attrezzature destinate a funzionare all'aperto, al fine di tutelare sia la salute ed il benessere delle persone che l'ambiente in generale.

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