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Immobile in locazione: chi può agire contro il vicino rumoroso?

In caso di un immobile locato, bisogna sapere chi è il soggetto legittimato ad agire contro un vicino rumoroso e con quali facoltà
Avv. Marco Borriello 
Gen 3, 2024

Secondo la legge, in ambito condominiale e non solo, all'interno del proprio immobile è possibile emettere dei suoni e/o dei rumori che si propagano verso l'esterno, senza che i confinanti possano impedire ciò. Pertanto, ad esempio, è possibile prendere lezioni di pianoforte ed esercitarsi con il proprio strumento, senza che qualcuno possa lamentarsi o possa ostacolare questa meritevole passione.

Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che l'attività descritta e, in particolare, e i rumori ad essa conseguenti, non devono mai superare la normale tollerabilità. I rumori, infatti, se sono insopportabili, ledono il diritto al rispetto della vita privata e familiare del cittadino.

Tale circostanza genera, quindi, un obbligo risarcitorio, da quantificare in via equitativa, secondo la durata della turbativa (Cass. ord. n. 11930/2022).

Inoltre, al vicino rumoroso può essere imposto, tramite il magistrato, di cessare o regolamentare l'attività de quo "Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi (art. 844 cod. civ.).

A quanto pare è avvenuto ciò, in un fabbricato dove, a detta della società proprietaria di un immobile, una condomina vicina superava la normale tollerabilità nelle emissioni rumorose emesse dagli strumenti musicali suonati all'interno della sua proprietà. Ne è scaturita, quindi, una diatriba sviluppatasi in tre gradi di giudizio ed appena culminata con la recente ordinanza della Cassazione n. 33966 del 5 dicembre 2023.

Con l'occasione, gli Ermellini hanno ricordato chi è il soggetto legittimato ad agire contro un vicino rumoroso e, nello specifico, se, tale facoltà e in che limiti, spetta al proprietario dell'immobile e/o al suo conduttore.

Immobile in locazione: il locatore può agire contro il vicino rumoroso?

Secondo la legge, è vietato emettere all'interno della propria abitazione dei rumori intollerabili che si propagano verso gli immobili limitrofi. In tal caso, è possibile agire contro il vicino rumoroso allo scopo di far cessare tale attività.

Ebbene, la descritta facoltà è riconosciuta al proprietario dell'immobile che subisce le emissioni intollerabili, pure se il bene è stato concesso in locazione. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, anche con la sentenza in commento "l'azione ex art. 844 c.c. ha carattere reale, la norma fa riferimento al "proprietario" e alle ragioni della "proprietà".

Il proprietario, il quale agisca per ottenere la cessazione delle propagazioni derivanti dal fondo del vicino che superino la normale tollerabilità, invero, fa valere il suo diritto di godere "in modo pieno" del proprio fondo ai sensi dell'art. 832 c.c., senza che possa affermarsi che tale diritto sia limitato dalla costituzione di un diritto personale di godimento sulla medesima proprietà a vantaggio di un terzo".

Sul tema, la giurisprudenza di legittimità, ci ricorda che, in caso di bene locato, il locatore può altresì chiedere al magistrato di imporre al vicino rumoroso di realizzare, ad esempio, l'insonorizzazione dei locali per impedire ulteriori e futuri eventi illeciti "l'azione volta all'accertamento dell'illegittimità delle immissioni e alla richiesta di realizzazione di modifiche strutturali necessarie al fine di far cessare le stesse ha natura reale e deve essere esperita dal proprietario (Sez. 2, Sent. n. 23245 del 15/11/2016; Sez. U, Sent. n. 4848 del 27/02/2013).

Modifiche interne all'appartamento, le cose da sapere

Immobile in locazione: l'inquilino può agire contro il vicino rumoroso?

In tema di immissioni rumorose intollerabili provenienti da un immobile limitrofo, anche l'inquilino del bene, vittima dei rumori insopportabili, può agire in giudizio contro il vicino rumoroso, affinché gli sia imposta la cessazione di ogni attività illecita.

A confermare quest'affermazione, ci ha pensato la Cassazione in esame, citando il principio di diritto a riguardo "L'art. 844 cod. civ. - il quale riconosce al proprietario il diritto di far cessare le propagazioni derivanti dal fondo del vicino che superino la normale tollerabilità - deve essere interpretato estensivamente, nel senso di legittimare all'azione anche il titolare di un diritto reale o personale (nella specie, il conduttore) di godimento sul fondo".

Gli Ermellini hanno, infine, ricordato che il conduttore non può, invece, chiedere che l'immobile limitrofo sia modificato per ricondurre alla normalità le immissioni rumorose. Tale facoltà, infatti, spetta solo al proprietario dell'immobile "Tuttavia, nel caso in cui gli accorgimenti tecnici da adottare per ricondurre le immissioni nei limiti della normale tollerabilità comportino la necessità di modificazioni di strutture dell'immobile da cui le propagazioni derivano, si deve escludere che il titolare di diritto personale di godimento sia legittimato a chiedere le modificazioni medesime, così come è privo di legittimazione passiva alla stessa azione il soggetto che, non essendo eventualmente proprietario del fondo da cui provengono le immissioni, non è in grado di provvedere a quelle modifiche della propria struttura che sia condannato a effettuare (Sez. 2, Sentenza n. 13069 del 22/12/1995, Rv. 495186 - 01)".

Sentenza
Scarica Cass. 5 dicembre 2023 n. 33966
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