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Il tribunale obbliga il gallo a tacere fino alle 8 del mattino

Il Tribunale svizzero dei ricorsi in materia edilizia ha imposto al suo proprietario di tenerlo al chiuso e al buio durante le ore notturne.
Redazione Condominioweb.com 
9 Lug, 2019

Il Caso Di Zurigo. Il gallo di un pollaio situato in una zona residenziale di un comune vicino a Zurigo non potrà più cantare la notte, né la mattina presto, soprattutto la domenica.

Il tribunale svizzero dei ricorsi in materia edilizia ha imposto al suo proprietario di tenerlo al chiuso e al buio durante le ore notturne, secondo quanto si legge nella sentenza.

Il gallo vive in compagnia di dieci galline in un pollaio ricavato da un garage ed è libero di spostarsi all'esterno.

Il pollaio di trova in una zona residenziale, "caratterizzata da villette con ampi spazi esterni", dove l'allevamento per hobby di animali è consentito, ricorda il tribunale nella sentenza.

L'autore del reclamo ha contato fra i 14 e i 44 "chicchirichì" all'ora, sia di giorno che di notte.

Da quanto appreso dagli organi di stampa, il proprietario dovrà comunque tenere a bada il gallo ed assicurarsi che tra le 22 e le 8 (la domenica fino alle 9) l'animale sia tenuto al chiuso e al buio. Il pollaio dovrà inoltre essere dotato di un isolamento acustico.

Maurice il gallo francese che infastidiva i vicini

I precedenti di condanna. A Saint-Pierre-d'Oléron (Francia), a causa delle lamentele dei vicini, la questione è stata oggetto di contenzioso giudiziale. Per il sindaco del posto, i suoni tipici del mondo rurale, quindi il canto del gallo ma anche le campane, il richiamo dei gabbiani e il gracidio delle rane, vanno protetti.

Ad ogni modo, il Tribunale di Rochefort nel mese di luglio deciderà se un gallo ha il diritto di cantare all'alba.

Nel comune di Forlì, il proprietario del gallo è stato condannato a una multa di 300 euro e in via definitiva e equitativa deve versare 5mila euro alla famiglia che si è costituita parte civile al processo, oltre a pagare la liquidazione delle spese legali sostenute.

Ed ancora, nel comune di Val Venosta, in provincia di Merano, il proprietario è stato multato a 200 euro per disturbo della quiete pubblica.

Altri i caso riguardano quanto accaduto in Borderaux, nel 1996, il caso di Renato, i cui canti forsennati vennero contestati da un vicino di casa (violinista); a Bari, nel 1995, per un galletto molesto se ne occupò la Lipu, la Lega italiana protezione uccelli; a Gela (Sicilia), invece, un gallo fu condannato da un pretore al "soggiorno obbligato" in un pollaio fuori porta, dopo la denuncia di un operaio turnista dell'Enichem che aveva perso il sonno a causa del suo canto. Infine, a Treviso, il gallo "Frank" canterino si è fatto "sfrattare" dai vigili urbani.

Cani e disturbo dei vicini. Rispondono penalmente i proprietari dell'appartamento che ospitano gli animali

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