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Caldaie vecchie. Germania e Italia. Regolamenti sul risparmio energetico a confronto

Il regolamento sul risparmio energetico adottato in Germania e quello in Italia messi a confronto.
Angelo Pesce 

Un nuovo regolamento adottato in Germania. È notizia di questi giorni che la Germania prevede di approvare un regolamento sul risparmio energetico (EnEV) entro il maggio 2014 che richiederà obbligatoriamente la sostituzione delle caldaie a gas e a gasolio con oltre 30 anni di esercizio.

La stima prevede un quantitativo di caldaie fra le 500mila e le 600mila unità che andrebbero rimpiazzate entro il gennaio del 2015.

L'Associazione dell'Industria del Riscaldamento (BDH), ha riportato i dati relativi all'anno 2012, sui nuovi sistemi di riscaldamento installati sul territorio tedesco: ben 650mila e, secondo l'Institute for Heating and Oil Technology tedesco, al 47% di questi nuovi impianti a gasolio è stato associato un impianto solare termico che consente notevoli risparmi sul costo del combustibile impiegato.
Con questo regolamento si darà nuovo impulso al mercato degli impianti termici, oltre a quello del solare termico anche se, per gli edifici di nuova costruzione si privilegeranno le installazioni di impianti a pompa di calore.

Mentre la Germania, dunque, sta per approvare un regolamento sul risparmio energetico che imponga la sostituzione delle caldaie, in Italia la situazione è ben diversa. Prendendo ad esempio il caso della Lombardia, dall'inizio della campagna controlli sugli impianti termici in emerge un dato allarmante sulla città di Milano: ben il 40% degli impianti non è a norma. (L'Italia é stata condannata perché inadempiente nel recepimento della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia.)

Il caso Lombardia. La Regione Lombardia, infatti, ha recentemente approvato la Delibera n. X/1118 "Aggiornamento delle disposizioni per l'esercizio, il controllo, la manutenzione e l'ispezione degli impianti termici" che di fatto recepisce il D.P.R. 74/2013, regolamento relativo agli impianti di climatizzazione (invernale ed estivo).

La normativa, fra le diverse disposizioni ne ha prevista una che impone l'assegnazione a ciascun impianto termico di un cosiddetto "Bollino Blu": entro il 31 luglio di quest'anno, ciascun impianto già installato, dovrà essere controllato e quindi dotato del Bollino dallo stesso manutentore; per gli impianti di nuova installazione, invece, il Bollino sarà apposto direttamente dall'installatore.

La finalità principale è monitorare l'intero sistema impiantistico regionale (ciascun impianto sarà inesorabilmente individuato), agevolarne quindi i controlli e le manutenzioni e conseguentemente monitorare la qualità dell'aria e favorire la diffusione degli impianti a fonte di energia rinnovabile.

In virtù di queste disposizioni sui controlli previsti dalla Regione, il Comune di Milano ha lanciato, a sua volta, una campagna per il controllo degli impianti termici che nel dettaglio è stata affidata all'AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio).

Quanto proposto dal Comune puntava a superare del 25% la media dei controlli normalmente effettuati negli anni precedenti, il che significa all'incirca 12.700 ispezioni da effettuarsi sia sugli impianti che sulle centrali termiche.

Sulla base dei primi dati rilevati al 31 dicembre dell'anno appena trascorso, i controlli effettivamente eseguiti sono all'incirca 7.200 e hanno riguardato in particolare gli impianti autonomi (cioè quelli con potenze inferiori ai 35 Kw).

Da questa prima tranche di controlli è emerso un dato piuttosto allarmante: ben il 40% degli impianti installati risulta non conforme all'attuale normativa in materia di riduzione dell'inquinamento atmosferico, efficienza energetica e sicurezza.

In particolare, si denota la scarsa manutenzione da parte degli stessi proprietari e le problematiche più comuni riguardano gli indici di fumosità e le condizioni di aerazione dei locali.

Segnaliamo che le operazioni di controllo ed eventualmente manutentive, hanno la finalità di garantire una piena efficienza energetica e riguardano in particolare il sottosistema di generazione, la presenza e la funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura centrale e locale negli ambienti climatizzati e la presenza e la funzionalità dei sistemi di trattamento dell'acqua.

Nella sola città di Milano gli impianti con caldaia a gas sono circa 160mila e quasi 27mila le centrali termiche alimentate prevalentemente a gasolio e a gas: il 40% del totale, come detto, non è a norma e per una ventina di casi il grado di pericolosità per l'incolumità degli occupanti, ha richiesto il sequestro dell'impianto da parte della Polizia Locale.

Ricordiamo che dallo scorso 2013 il Comune di Milano ha attivato un servizio informativo per i cittadini sui temi dell'efficienza energetica e del risparmio con l'apertura, per le diverse Zone della rete urbana, degli Sportelli Energia. Lo scopo è tenere aggiornati i cittadini su tutto ciò che riguarda gli impianti e fornire informazioni in merito. In particolare forniscono informazioni su:

  • la corretta manutenzione e conduzione degli impianti termici;
  • i controlli effettuati a campione per verificare lo stato di manutenzione degli impianti;
  • i finanziamenti, gli incentivi e le agevolazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica;
  • i parametri relativi alle temperature massime e minime consentite negli ambienti interni
  • gli obblighi normativi e i vantaggi della termoregolazione e, contabilizzazione del calore, Certificazione energetica;
  • gli orari e il periodo di accensione consentiti per gli impianti termici;
  • gli obblighi normativi e i vantaggi delle fonti rinnovabili di energia, oltreché le condizioni per l'impiego di impianti a biomasse;
  • le sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle norme sul risparmio energetico.

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