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Casa. Attenzione ai piccoli segnali di degrado della struttura.

Il controllo costante sullo stato di salute della casa è necessario sia per la sicurezza domestica che per conservare il più a lungo possibile l'efficienza del sistema “casa”.
Angelo Pesce Angelo Pesce 

La casa è certamente un bene primario e la manutenzione (ordinaria o straordinaria) è quanto mai indispensabile per tre buoni motivi:

  • l'opportunità di vivere in un ambiente sano, confortevole e sicuro;
  • la necessità di mantenere sotto controllo il degrado perché non divenga irreparabile;
  • la salvaguardia nel tempo del valore dell'immobile.

L'immobile, pur se progettato e realizzato a regola d'arte, con i migliori materiali esistenti sul mercato e con i giusti accorgimenti, è destinato, come ogni prodotto dell'uomo, a deperire nel tempo se non viene sottoposto a controlli ed interventi periodici che ne possano garantire la perfetta efficienza e la massima sicurezza per gli occupanti.

Tutti i materiali da costruzione, siano essi di derivazione naturale o artificiale, a contatto con l'ambiente si avviano, più o meno lentamente, verso la distruzione, anche se utilizzati nel migliore dei modi possibile.

Se poi si tiene conto dell'usura a cui è sottoposto il manufatto edilizio (il prodotto più sfruttato dall'uomo), ci si rende conto della fondamentale importanza degli interventi manutentivi.

La sicurezza prima di tutto. Ma il portone “killer” uccide una ragazza. Rinviati a giudizio i due amministratori e lo stesso condominio.

Basti pensare a quante volte in un anno si utilizza una porta, quante volte si calpesta lo stesso tratto di pavimento, o si urta un muro o si usa un interruttore per accendere la luce, o a quale “stress” è sottoposta una tubazione dell'acqua calda. La manutenzione va perciò realizzata con continuità e seguendo alcuni principi fondamentali:

  • la pulizia è il primo ed imprescindibile momento della manutenzione, è l'attività quotidiana di salvaguardia dell'ambiente in cui si vive;
  • il controllo costante sullo stato di salute della casa è necessario sia per la sicurezza domestica che per conservare il più a lungo possibile l'efficienza del sistema “casa”;
  • l'intervento, rapido e competente, è indispensabile per garantire un lavoro eseguito a regola d'arte ed evitare surplus di spesa dovuti a ritardi o trascuratezza.

Tralasciando gli ultimi due punti, per i quali dovrebbero intervenire ditte specializzate, seguite da tecnici competenti, va detto che la prima piccola manutenzione è di diretta competenza del fruitore, dell'inquilino che può, nel suo piccolo, provvedere a mantenere la casa in perfetta efficienza e, laddove non ne fosse capace, può interpellare terze persone.

È chiaro che anche il monitoraggio della condizione generale dello stabile è affidata agli stessi inquilini i quali, notando piccole lesioni o crepe negli intonaci (irrilevanti dal punto di vista statico, ma pur sempre segnali di degrado), o rigonfiamenti del pavimento, o deterioramento delle ringhiere o, ancora, malfunzionamenti di impianti di uso comune, possono interpellare per tempo l'amministratore e sollecitare l'intervento di un tecnico o la convocazione di una riunione fra condomini per il ripristino del danno.

Lavori di manutenzione straordinaria, deliberazione di approvazione delle spese e scelta del criterio di ripartizione: profili d'invalidità

Questi interventi rientrano nella manutenzione ordinaria che dovrebbe essere disposta e garantita dall'amministratore; chiaramente le modalità e le condizioni per l'esecuzione degli interventi necessari, restano sempre assoggettati all'assemblea dei condomini.

Sono dunque opere di manutenzione ordinaria quelle che riguardano la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Va sottolineato comunque, che i segnali di degrado non sono necessariamente indice di pericolo, ma vanno comunque monitorati e fatti controllare da tecnici competenti. Le screpolature, le piccole lesioni e le fessurazioni (sia su intonaco che su cemento armato, pietre naturali o mattoni), non sono da considerare gravi danni della struttura, ma a lungo andare, favorendo la penetrazione dell'acqua e delle sostanze chimiche aggressive presenti in atmosfera, portano ad un degrado più profondo, provocando distacco di pitture e di rivestimenti impiegati come finitura.

La reazione chimica che si genera fra i componenti leganti dei supporti e le sostanze inquinanti di natura acida presenti nell'acqua meteorica, favorisce la formazione di efflorescenze saline che alterano l'aspetto estetico, la compattezza e l'integrità delle superfici.

Altro aspetto è il degrado fisico causato principalmente dal congelamento dell'acqua che si intrufola nelle fessurazioni e che, aumentando di volume, favorisce lo sgretolamento dei supporti, oltre a favorire formazione di umidità, problema molto scomodo da risolvere.

Cosa importante è, tuttavia, ricordare sempre che vanno evitati gli interventi o le modifiche dei componenti strutturali e, ove fosse necessario, dovranno eseguirsi sulla base di un progetto redatto da un tecnico abilitato e ad opera di personale specializzato (e sempre con preavviso all'amministratore di condominio).

Da non perdere: Si stacca l'intonaco? Il proprietario risarcisce e va in galera.

=> Fessurazioni e distacco dei pavimenti.

Quando scade il termine per la denunzia dei vizi?

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