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Lo stangone: identificazione e funzione

Identificare e risolvere i problemi di degrado degli stangoni nei balconi: cause, effetti e interventi necessari per garantire la sicurezza e la durata delle strutture architettoniche.
Alfredo Pesce 
28 Mar, 2013

stangone_balcone
Il frontale dei balconi è parte della facciata e contribuisce al decoro architettonico. Il pavimento del balcone termina con un filare di marmo (o altro materiale lapideo) per tutta la lunghezza, che viene definito in gergo come "stangone" (Fig. 1). Questo manufatto edilizio è spesso soggetto a degrado strutturale, legato al complessivo fenomeno di deterioramento del complesso balcone in sè, principalmente a cause derivanti dalle condizioni atmosferiche e dal conseguente deflusso delle acque meteoriche.

L'acqua piovana agisce negativamente su ogni elemento costitutivo (frontale, pavimentazione, intradosso, parapetto), causando differenti tipologie di degrado e richiedendo interventi di risanamento differenziati.

La mancanza di gocciolatoi, elementi di scarico, pendenze e dispositivi che convoglino l'acqua piovana, sono considerati la causa primaria del degrado del frontale di un balcone. Altre concause a cui far ricondurre il degrado sono:

  • continua penetrazione di acqua;
  • umidità raccolta dalle fessure a basse temperature;
  • fenomeni di cedimento o assestamento della struttura;
  • strato inferiore di malta a debole resistenza con finitura più compatta;
  • impiego di materiali contenenti impurità;
  • dosaggio dell'impasto cementizio non corretto.

A queste si possono aggiungere altre cause derivanti dall'errato utilizzo di copertine in materiali lapidei: è consigliato usare marmi teneri anziché graniti di spessore non adeguato (min. 2 cm) e di lunghezza eccessiva.

In particolare, quindi, il fenomeno che spesso si nota è il distacco dei frontalini dei balconi, dove in alcuni punti si riscontra anche l'espulsione del calcestruzzo ricoprente le armature, con distacco evidente di frammenti di intonaco.

Qui infatti si concentrano le percolazioni di acqua, in genere prima causa del degrado degli edifici.

Tale fenomeno spesso provoca l'infiltrazione di acqua tra pavimento e stangone ed il parziale distacco degli stessi stangoni in travertino,che quando non risultano più aderenti al sottofondo, possono essere causa di infiltrazioni anche nel soffitto del balcone.

Altro problema peculiare che contraddistingue gli edifici, (peraltro esposti a escursioni termiche ed al gelo invernale) è la mancanza di gocciolatoio sullo spigolo inferiore del frontalino.

Il principale fenomeno di degrado relativamente al cedimento delle superfici in calcestruzzo, può essere individuata nella carbonatazione dello stesso.

Il distacco dell'intonaco dalla facciata del condominio costituisce grave difetto

Effetti della carbonatazione sul calcestruzzo dei balconi

Tale fenomeno consiste in un processo chimico provocato dalla penetrazione dell'anidride carbonica che a contatto con l'acqua piovana origina la formazione di carbonati e la conseguente diminuzione del pH all'interno del cls.

L'ambiente acido provoca l'ossidazione dei ferri di armatura che rigonfiandosi, causano le lesioni.

Le cause dell'innestarsi di tale fenomeno sono molteplici e spesso concomitanti: oltre all'aggressività dell'ambiente esterno (se il clima è rigido in inverno), gioca un ruolo fondamentale la permeabilità del calcestruzzo.

Altre cause spesso ricorrenti sono getti mal realizzati o poco compressi, assieme all'insufficienza dello spessore del cls copriferro.

Gli stangoni in travertino dei ba lconi, posti sopra i frontalini, sono tra le principali cause di infiltrazione e quindi di rigonfiamento dei ferri dei frontalini.

I n tal caso sarebbe necessaria una revisione per valutare il problema, seguita poi da interventi di stuccatura, reincollaggio o di completa sostituzione qualora risultino danneggiati o frantumati (sarebbe inutile intervenire sui frontalini e non su questi ultimi).

stangone_balcone Stangone o gradino caposala

Un'altra particolare tipologia, che prende anche il nome di stangone, è il gradino caposcala, che segue in lunghezza tutto l'intero pianerottolo di arrivo venendo a costituire anche la mostra dello stesso. Detto gradino, formato di solito da un unico blocco, che può essere anche nel contempo l'intero pianerottolo, è sempre alla quota di calpestio del pavimento di arrivo della scala.

Controversie giuridiche sugli stangoni nei balconi

Abbiamo visto come gli "stangoni" sono elementi architettonici e costruttivi, con caratteristiche tecniche che, tuttavia, hanno dato luogo a non poche controversie. Dal punto di vista pratico possono individuarsi nella parte del pavimento del balcone più esterna, costituita dal "listello" che corre lungo tutto il perime­tro rettangolare del balcone ed è visibile dall'esterno nella sua parte più sottile.

In questo caso, si rinviene una isolata pronuncia nella quale tale elemento viene preso specificamente in considerazione per qualificarlo come "parte" del pavimento e, quindi, individuarne la sua natura esclusiva.

Sul punto, infatti, il Supremo Collegio, ha stabilito che gli "stangoni" in quanto elementi strutturali interni, costituenti la base di calpestio dei balconi, e, dunque, parti integranti degli appartamenti cor­rispondenti, non avrebbero potuto essere oggetto deliberazioni, segnatamente impositive di spese (e, dunque, di relativa ripartizione) da parte dell'assemblea del condominio; questa avrebbe potuto, invece, legittimamente deliberare in tema di sistemazione dei prospetti e degli eventuali elementi decorativi esterni di tali parti aggettanti del fabbricato, in quanto assolventi all'estetica complessiva dell'edificio (Cass. 31 ottobre 2005, n. 21199).

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