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Mosquiton

Votazione quota fissa/variabile

Salve,

qualcuno sa dirmi qual'è il modo più corretto per votare, in assemblea, la ripartizione tra quota fissa e quota variabile del riscaldamento?

Supponiamo che si debba scegliere tra le seguenti 4 alternative:

1. (20 - 80)

2. (30 - 70)

3. (40 - 60)

4. (50 - 50).

La cosa più semplice che mi viene in mente è votare per alzata di mano per ogni opzione.

In tal modo si avrà una ripartizione per millesimi tra le 4 alternative e vincerà l'opzione con la quota più alta.

Tuttavia, mi viene il dubbio che forse, per ogni opzione, ognuno dovrebbe poter rivotare.

Infatti, se tizio vota per la quota (20-80) e, alla fine, c'è un parimerito tra la quota (30 - 70) e (40-60), è chiaro che tizio avrebbe optato per la quota (30 - 70) e, quindi, potrebbe lamentarsi.

Voi che dite?

🤔

Salve,

qualcuno sa dirmi qual'è il modo più corretto per votare, in assemblea, la ripartizione tra quota fissa e quota variabile del riscaldamento?

...

Le quote fisse e variabili non esistono più. Si deve parlare di quota volontaria (la parte individuale secondo la rilevazione dei contabilizzatori) e di quota involontaria (le perdite + le spese per il mantenimento della caldaia + le spese per il servizio di contabilizzazione).

Infatti,

Decreto legislativo 102/14 (recepimento della Direttiva Europea 27/2012/UE), articolo 9:

"[...] per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle

aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati di radiatori, e all'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in

modo centralizzato, l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile

e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200".

Articolo 16:

"E' soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 2500 euro il condominio alimentato dal teleriscaldamento o dal teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento che non ripartisce le spese in conformita' alle disposizioni di cui all'articolo 9".

Le quote fisse e variabili non esistono più. Si deve parlare di quota volontaria (la parte individuale secondo la rilevazione dei contabilizzatori) e di quota involontaria (le perdite + le spese per il mantenimento della caldaia + le spese per il servizio di contabilizzazione).

Infatti,

Decreto legislativo 102/14 (recepimento della Direttiva Europea 27/2012/UE), articolo 9:

"[...] per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle

aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati di radiatori, e all'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in

modo centralizzato, l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile

e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200".

Articolo 16:

"E' soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 2500 euro il condominio alimentato dal teleriscaldamento o dal teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento che non ripartisce le spese in conformita' alle disposizioni di cui all'articolo 9".

Grazie, ma non mi interessa il tipo di quote in sé, mi interessa il metodo da adottare per votare in una assemblea quando si deve scegliere tra diverse alternative.

 

In ogni caso, mi risulta che nel primo anno di contabilizzazione, l'assemblea può scegliere come suddividere la spesa a proprio piacimento.

 

 

-

In assemblea proporrei un questionario a crocette al " primo turno".

Se non raggiunta maggioranza si vota solo sui due metodi più votati.

In presenza di più scelte va sempre bene il ballottaggio.

La politica ci insegna, almeno sui metodi di votazione. ..

In assemblea proporrei un questionario a crocette al " primo turno".

Se non raggiunta maggioranza si vota solo sui due metodi più votati.

In presenza di più scelte va sempre bene il ballottaggio.

La politica ci insegna, almeno sui metodi di votazione. ..

Grazie, non ci avevo pensato!

M.

 

 

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Grazie, ma non mi interessa il tipo di quote in sé, mi interessa il metodo da adottare per votare in una assemblea quando si deve scegliere tra diverse alternative.

 

In ogni caso, mi risulta che nel primo anno di contabilizzazione, l'assemblea può scegliere come suddividere la spesa a proprio piacimento.

 

-

Vorrei capire cosa intende per "diverse alternative". La risposta mirava a sottolineare che non vi sono alternative sul metodo di ripartizione delle spese.

Inoltre, per la prima stagione di riscaldamento dopo l'installazione dei contabilizzatori, l'unico metodo di riparto ammesso è a millesimi (Art. 9 del 102/14).

Vorrei capire cosa intende per "diverse alternative". La risposta mirava a sottolineare che non vi sono alternative sul metodo di ripartizione delle spese.

Inoltre, per la prima stagione di riscaldamento dopo l'installazione dei contabilizzatori, l'unico metodo di riparto ammesso è a millesimi (Art. 9 del 102/14).

"diverse alternative" = diverse possibilità tra cui può scegliere l'assemblea condominiale

 

 

 

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Parlando con Masquiton tengo a precisare che quanto ho detto riguardo il metodo con il "ballottaggio" non intende avvalorare la tesi di possibilità di scelta delle percentuali da approvare in assemblea, in quanto non conformi al dlgs 102 2014.

È un esempio come peraltro è stato richiesto, ma solo dove esiste la possibilità di utilizzarlo.

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