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pa.61.ba

Votazione delibera contestata

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Nel mio condominio è stata approvata a maggioranza una delibera assembleare che scaricava interamente su un condomino

una spesa condominiale ritenendola suo addebito personale.

Il condomino interessato dopo la questa votazione a lui sfavorevole ha proposto un accordo ossia:

lui avrebbe sostenuto il 50% di tale somma mentre al condominio sarebbe stato accollato il restante 50%.

L'assemblea a questo punto ha accettato, con una seconda votazione, questa proposta di transazione.

Purtroppo un condomini avevano già lasciato l'assemblea ritenendo erroneamente che essa fosse conclusa (questa era l'ultima votazione) senza lasciare delega a nessuno.

 

Un condomino ha protestato in quanto ritiene valida la prima votazione e non la seconda che prevede la transazione

del 50%.

Inoltre nel relativo verbale è descritta la seconda votazione e non la prima.

 

Questa modalità di votazione è accettabile, ma sopra tutto l'amministratore aveva l'obbligo di descrivere

nel verbale queste due votazioni riguardo alla stessa questione? 

 

 

 

 

 

 

pa.61.ba dice:

Questa modalità di votazione è accettabile, ma sopra tutto l'amministratore aveva l'obbligo di descrivere

Quando un condòmino lascia l'assemblea è buona norma indicarlo sul verbale; se la seconda votazione è stata assunta con le necessarie maggioranze , è valida.

Sul verbale è sufficiente che sia riportato il deliberato, quindi si puo' menzionare solo la seconda votazione.

Il verbale è scritto dal segretario, che potrebbe essere anche l’amministratore, dietro dettatura del presidente, che se ne prende la responsabilità. Sarebbe stato corretto descrivere compiutamente quanto avvenuto. Se il condomino che se ne è andato con i suoi millesimi e la sua testa avrebbe potuto far cambiare la decisione a mio avviso sarebbe corretto convocare una ulteriore assemblea.

madly dice:

Il verbale è scritto dal segretario, che potrebbe essere anche l’amministratore, dietro dettatura del presidente, che se ne prende la responsabilità. Sarebbe stato corretto descrivere compiutamente quanto avvenuto. Se il condomino che se ne è andato con i suoi millesimi e la sua testa avrebbe potuto far cambiare la decisione a mio avviso sarebbe corretto convocare una ulteriore assemblea.

I millesimi del condomino che se ne e andato in effetti non avrebbero spostato l'esito del voto

madly dice:

dietro dettatura del presidente, che se ne prende la responsabilità.

Scusatemi, ma in quale assemblea avviene ciò? Ditemelo una buona volta!!!  Nel nostro condominio il segretario l'ha fatto sempre l'amministratore sia l'ex che l'attuale amministratrice e il presidente non ha mai dettato il verbale.  Non solo:  l'ex amministratore non faceva mai approvare il verbale, ma c'erano sempre le firme dei soliti tre condomini. E allora?

Chi abbandona l'assemblea prima che sia chiusa effettivamente ha sempre torto perciò la sua protesta finirà nel nulla secondo me.

Modificato da Dino40

Dino40 hai perfettamente ragione! Nessuno vuol fare il presidente e chi viene nominato, controvoglia, non conosce l'importanza del suo ruolo e per comodità lascia fare tutto all'amministratore. Bisognerebbe che, in vista dell'assemblea, i condomini scegliessero in anticipo il condomino presidente il quale si prendesse il tempo per andare nello studio dell'amministratore, leggersi gli incartamenti per poi condurre l'assemblea con sicurezza e autorevolezza. L'amministratore sarebbe assai più attento nel suo lavoro. Riconosco però che è pura utopia!

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