#1 Inviato 13 Giugno, 2019 Buonasera, avrei bisogno di un consiglio in merito ad un episodio che si è ripetutamente verificato nel condominio in cui vivo. Circa un mese fa, dopo aver richiesto un'assemblea straordinaria all'amministratrice di condominio e non averla ottenuta, il condominio ha autoconvocato l'assemblea, inoltrando regolare convocazione anache all'amministratrice. In sede di assemblea, poichè l'amministratrice non si è presentata, ma ha fatto sapere di voler convocare un'altra assemblea in breve tempo, si è deciso di non deliberare relativamente ai punti all'ordine del giorno. Il verbale dell'assemblea è stato comunque redatto e firmato dal segretario e dal presidente, sono stati conteggiati i millesimi dei presenti ed è stato verbalizzato semplicemente che si era deciso di non deliberare. Tutta la documentazione è stata inoltrata tramite PEC all'amministratrice. Il giorno successivo all'inoltro del verbale, nella bacheca condominiale, in una zona di pubblico accesso, è stato affisso un messaggio da parte di una condomina, assente all'assemblea, che dichiarava "di aver dato mandato al proprio legale di impugnare l'assemblea stessa presso il tribunale di mediazione per una serie di vizi di forma" e che per tutto questo l'assemblea doveva ritenersi nulla. Tale messaggio era indirizzato al presidente dell'assemblea, indicandone, nome, cognome ed indirizzo di residenza. Credo che non possa considerarsi nulla un'assemblea, ma che al massimo possano essere annullate eventuali delibere avvenute durante l'assemblea, che però nel caso specifico sono state rimandate. E' corretto il mio ragionamento? Il messaggio è stato più volte staccato (da vari condomini) dalla bacheca, ma nel giro di poche ore è stato prontamente riaffisso. Mi chiedo pertanto se si possa in qualche modo intervenire con una querela per diffamazione o una segnalazione per violazione della privacy, visto che sono stati usati in maniera impropria i dati personali di un condomino. Aggiungo che tale approccio (minacce di denunce nei confronti dei condomini) è stato più volte reiterato nel tempo, sia dall'amministratrice che dalla condomina in questione. Inoltre mi chiedo che cosa effettivamente devono aspettarsi il presidente ed il segretario come conseguenza di suddetta azione legale. Potrebbero essere convocati da un giudice e quindi devono richiedere assistenza ad un legale? Non entro nel dettaglio dei vizi di forma contestati, in quanto non credo siano rilevanti per rispondere alle domande di cui sopra, mi sento solo di precisare che erano alquanto opinabili. Vi ringrazio in anticipi per eventuali delucidazioni.
#3 Inviato 14 Giugno, 2019 Se ci sono realmente stati dei vizi di forma la cosa più semplice è quella di ripetere a breve l'assemblea, questa volta curando scrupolosamente la forma, prendendo le medesime decisioni contestate. Poi il consiglio di chi mi ha preceduto è validissimo. Anzi, quando sarete in assemblea, decidete anche per il nuovo amministratore. Modificato 14 Giugno, 2019 da madly
#4 Inviato 14 Giugno, 2019 lighea dice: Credo che non possa considerarsi nulla un'assemblea, ma che al massimo possano essere annullate eventuali delibere avvenute durante l'assemblea, che però nel caso specifico sono state rimandate. E' corretto il mio ragionamento? Esattamente, possono essere impugnate le delibere e non l'assemblea. Se non c'è stata nessuna delibera, non vedo cosa possa essere impugnato e quali responsabilità possano essere addebitate a Presidente e Segretario lighea dice: è stato affisso un messaggio da parte di una condomina, assente all'assemblea, che dichiarava "di aver dato mandato al proprio legale di impugnare l'assemblea stessa presso il tribunale di mediazione per una serie di vizi di forma" e che per tutto questo l'assemblea doveva ritenersi nulla. Tale messaggio era indirizzato al presidente dell'assemblea, indicandone, nome, cognome ed indirizzo di residenza. Io direi che a preoccuparsi di finire in tribunale non sono Presidente e segretario, quanto la condòmina che indirizza comunicazioni personali a Presidente e segretario non nelle proprie cassette postali ma in bacheca, ben visibile a qualsiasi estraneo al condominio che passa di lì. Prima di strappare, io consiglierei di fotografare questi messaggi in bacheca e poi far scrivere da un avvocato una diffida ad esporre ancora in bacheca nomi di persone. 2
#6 Inviato 14 Giugno, 2019 Leonardo53 dice: Prima di strappare, io consiglierei di fotografare questi messaggi in bacheca e poi far scrivere da un avvocato una diffida ad esporre ancora in bacheca nomi di persone. Grazie! Era esattamente quello che volevo sapere. Ho fatto foto a tutti i volantini, al prossimo seguirà una diffida.
#7 Inviato 14 Giugno, 2019 lighea dice: Ho fatto foto a tutti i volantini, al prossimo seguirà una diffida. Bene, i volantini mettili nelle cassette della posta. Non lasciarli sparsi sui tavolini del bar 😂