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Vetrine attività commerciali in cortile condominiale

Salve, volevo informazioni riguardo una attivita commerciale (farmacia) ubicata in locali dentro un cortile condominiale con vetrine nel cortile.

Da un pò di tempo la proprietaria della attività lamenta il fatto che dinanzi le vetrine della sua attività non vuole che si parcheggino più le auto dei residenti in quanto tolgono visibilità alle stesse dalla strada di pubblico passaggio. E questo divieto lo vuole h24 per 7 giorni su sette, anche quanto l'attività è chiusa.

Le sue vetrine sono due e cosi facendo eliminerebbe tra i due e tre posti auto nel cortile condominiale, già piccolo ed insufficente.

Le sue vetrine ( e ribadisco vetrine e non ingresso che viene lasciato naturalmente libero) sono due ed affacciano in un cortile condominiale dove da 40 anni si è sempre parcheggiato in quanto locali adibiti a semplici depositi privati non accessibili con l'auto (c'è uno scalino).

La mia domanda ora è: è legittima la pretesa della farmacia? E' possibile quindi di fatto che una parte di cortile condominiale diventi inutilizzabile e di fatto quasi ad uso esclusivo proprio per una visibilità delle sue vetrine?

Inoltre il proprietario dei locali, spalleggiando la farmacia (la farmacia è un affittuario di questi) può pretendere che dinanzi i suoli locali ( le due vetrine) non si parcheggino le auto di nessuno dei condomini? Ripeto che i due locali in nessuno modo possono essere adibiti a garage in quanto hanno degli scalini per accedervi e si affacciano dentro un condominio condominiale e non ci sono tante soluzioni alternatie per recpuerare quei posti auto che si perderebbero.

Infine, approfitto del post che chiedere se è possibile che una farmacia possa adibire a deposito di materiale medico vario in un appartamento al primo piano senza che questo sia stato adeguato a tale scopo. A chi bisognerebbe rivolgersi per informazioni? Ai VVFF?

 

Grazie.

Mi sono dimenticato di specificare che il regolamento di condominio (risalente al 1968) non fa menzione di questo tipo di utilizzo delle parti in comune, nè stabilisce delle servitù particolari ai possessori dei locali (in quanto erano tutti adibiti all'epoca a deposito).

Salve, volevo informazioni riguardo una attivita commerciale (farmacia) ubicata in locali dentro un cortile condominiale con vetrine nel cortile.

Da un pò di tempo la proprietaria della attività lamenta il fatto che dinanzi le vetrine della sua attività non vuole che si parcheggino più le auto dei residenti in quanto tolgono visibilità alle stesse dalla strada di pubblico passaggio. E questo divieto lo vuole h24 per 7 giorni su sette, anche quanto l'attività è chiusa.

Le sue vetrine sono due e cosi facendo eliminerebbe tra i due e tre posti auto nel cortile condominiale, già piccolo ed insufficente.

Le sue vetrine ( e ribadisco vetrine e non ingresso che viene lasciato naturalmente libero) sono due ed affacciano in un cortile condominiale dove da 40 anni si è sempre parcheggiato in quanto locali adibiti a semplici depositi privati non accessibili con l'auto (c'è uno scalino).

La mia domanda ora è: è legittima la pretesa della farmacia? E' possibile quindi di fatto che una parte di cortile condominiale diventi inutilizzabile e di fatto quasi ad uso esclusivo proprio per una visibilità delle sue vetrine?

Inoltre il proprietario dei locali, spalleggiando la farmacia (la farmacia è un affittuario di questi) può pretendere che dinanzi i suoli locali ( le due vetrine) non si parcheggino le auto di nessuno dei condomini? Ripeto che i due locali in nessuno modo possono essere adibiti a garage in quanto hanno degli scalini per accedervi e si affacciano dentro un condominio condominiale e non ci sono tante soluzioni alternatie per recpuerare quei posti auto che si perderebbero.

Infine, approfitto del post che chiedere se è possibile che una farmacia possa adibire a deposito di materiale medico vario in un appartamento al primo piano senza che questo sia stato adeguato a tale scopo. A chi bisognerebbe rivolgersi per informazioni? Ai VVFF?

 

Grazie.

 

La mia domanda ora è: è legittima la pretesa della farmacia ? A mio parere non sussistono i presupposti per i desiderata della farmacia.

 

E' possibile quindi di fatto che una parte di cortile condominiale diventi inutilizzabile e di fatto quasi ad uso esclusivo proprio per una visibilità delle sue vetrine ? Come sopra, a mio parere, non sussistono i presupposti per la richiesta della farmacia.

 

Inoltre il proprietario dei locali, spalleggiando la farmacia (la farmacia è un affittuario di questi) può pretendere che dinanzi i suoli locali ( le due vetrine) non si parcheggino le auto di nessuno dei condomini ? Il proprietario dei locali parla.. "Cicero pro domo sua".

 

In definitiva, a mio personale parere, non sussitono i presupposti per l'accoglimento delle richieste della farmacia e del proprietario dei locali.

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