#1 Inviato 28 Ottobre, 2014 Salve a tutti,vorrei sottoporvi una situazione che ho scoperto qualche giorno fa. Da qualche mese mi sono trasferito in uno stabile,e immediatamente mi sono accorto che esiste un locale, la ex portinerie del palazzo, che non figura in nessuna scala millesimale. Ho scoperto che tale locale viene utilizzato da anni da un condomino come deposito personale, e occasionalmente viene aperto al resto dei condomini per effettuare le assemblee condominiali. Preciso che l'unica chiave per potervi accede è di proprietà del suddetto condomino che si rifiuta di farne copie agli altri. Aggiungo dicendo che da quel che mi è stato riferito, per quest'appartamento non sono mai state pagate tasse di proprietà da parte del condominio di nessun genere (IMU - TASI - TARI) Il condomino in questione ha inoltre chiesto di poter installare un contatore elettrico intestato a se stesso per questo locale (fino ad ora è stato alimentato dalla scala condominiale) Le domande che vi pongo sono due: -per quanto riguarda le tassazioni è normale che siano state evitate fino ad oggi?c'è il rischio che arrivi una maxi cartella esattoriale a tutti i condomini?cosa dobbiamo fare per riparare alla negligenza perpetuata fino ad ora? -considerando il comportamento del condomino,c'è il rischio che possa appropriarsene in usucapione? è possibile che sia già avvenuto senza che nessuno abbia saputo nulla?
#2 Inviato 28 Ottobre, 2014 Per quanto riguarda l'usucapione, deve dimostrare che ne abbia avuto il possesso ininterrotto per almeno 20 anni.
#3 Inviato 28 Ottobre, 2014 Per quanto riguarda l'usucapione, deve dimostrare che ne abbia avuto il possesso ininterrotto per almeno 20 anni. Precluderne l'accesso per più di 15 anni lo mette nella condizione di poterlo fare?o meglio..scattati i 20 anni potrebbe farlo?come dimostra di averlo fatto per 20 anni?il contatore a lui intestato potrebbe servire a questo?
#4 Inviato 28 Ottobre, 2014 Quì ci sono delle sentenze in merito.. Nel frattempo, sarebbe opportuno che procediate con una diffida e ovviamente che non appoggiate la sua richiesta del contatore a suo nome..
#5 Inviato 28 Ottobre, 2014 Quì ci sono delle sentenze in merito.. Nel frattempo, sarebbe opportuno che procediate con una diffida e ovviamente che non appoggiate la sua richiesta del contatore a suo nome.. Stando alle sentenze sicuramente il contatore gioverebbe al suo fine..grazie per le risposte! In merito alle tassazioni qualcuno mi sa dare delucidazioni?
#7 Inviato 29 Ottobre, 2014 Ti conviene postare la tua domanda quì.. sarà più facile, spero, che qualcuno risponda.
#8 Inviato 30 Ottobre, 2014 Una visura catastale dovrebbe chiarire se l'unità è regolarmente censita. Probabilmente è erroneamente (o furbescamente) inserito nella compravendita come bcnc ( bene comune non censibile) come gli altri spazi comuni ( scale, atrio , cortile ecc). Se così le imposte non ci sono. Oggi un notaio oggi non accetterebbe una situazione simile e pretenderebbe pro quota i diritti immobiliari ( mm proprietà che poi figurano anche al catasto). Per non creare ulteriori casini con il fisco, sarebbe il caso al momento di diffidare l'occupante abusivo. Poi è necessario sanare la questione, operazione non semplicissima dove ci sono tanti proprietari. La diffida è prerogativa dell'amministrazione e non dell'assemblea del condomimio, a tutela del bene comune (censito o meno). Segnala formalmente il fatto all'amministratore. Il non procedere , a mio avviso, è un grave inadempimento.
#9 Inviato 30 Ottobre, 2014 Una visura catastale dovrebbe chiarire se l'unità è regolarmente censita.Probabilmente è erroneamente (o furbescamente) inserito nella compravendita come bcnc ( bene comune non censibile) come gli altri spazi comuni ( scale, atrio , cortile ecc). Se così le imposte non ci sono. Oggi un notaio oggi non accetterebbe una situazione simile e pretenderebbe pro quota i diritti immobiliari ( mm proprietà che poi figurano anche al catasto). Per non creare ulteriori casini con il fisco, sarebbe il caso al momento di diffidare l'occupante abusivo. Poi è necessario sanare la questione, operazione non semplicissima dove ci sono tanti proprietari. La diffida è prerogativa dell'amministrazione e non dell'assemblea del condomimio, a tutela del bene comune (censito o meno). Segnala formalmente il fatto all'amministratore. Il non procedere , a mio avviso, è un grave inadempimento. Dunque se ho capito bene se rientra nei beni comuni non censibili non è soggetta a tassazioni? Perchè allora mi consiglia ugualmente di sanare la questione?cosa intende? Se dovesse essere realmente un bcnc ci sarebbe ugualmente il rischio di usucapione? Grazie cmq per la risposta precedente!
#10 Inviato 31 Ottobre, 2014 Il rischio di usucapione c'è comunque e l'eventuale danneggiato sarebbe il condominio. La regolarizzazione è una questione totalmente indipendente dalla questione attuale. Step one e poi il condominio valuterà cosa fare dell'alloggio. Buon week end.