#1 Inviato 20 Agosto, 2012 Problema: Nella ripartizione dei consumi per riscaldamento/raffreddamento e acs il regolamento prevede una quota fissa stabilita a priori (xx% del totale a preventivo) che viene ripartita secondo i millesimi. La rimanente quota viene ripartitasecondo i consumi. Questa ripartizione non è in accordo alla UNI 10200 L'amministratore ci fa anticipare la quota "fissa", inserendola nelle spese di condominio. A fine anno si fa la ripartizione delle spese calcolando il fisso (=dispersioni termiche), che viene ripartito secondo millesimi, e la quota energetica, ripartita secondo consumo. La quota "fissa" di cui sopra entra nel conguaglio di fine anno. Anche questa ripartizione non è in accordo alla UNI 10200. Che senso ha tutto questo?????
#2 Inviato 20 Agosto, 2012 Inserito il - 20 Ago 2012 : 22:30:48 Problema: Nella ripartizione dei consumi per riscaldamento/raffreddamento e acs il regolamento prevede una quota fissa stabilita a priori (xx% del totale a preventivo) che viene ripartita secondo i millesimi. La rimanente quota viene ripartitasecondo i consumi. Questa ripartizione non è in accordo alla UNI 10200 L'amministratore ci fa anticipare la quota "fissa", inserendola nelle spese di condominio. A fine anno si fa la ripartizione delle spese calcolando il fisso (=dispersioni termiche), che viene ripartito secondo millesimi, e la quota energetica, ripartita secondo consumo. La quota "fissa" di cui sopra entra nel conguaglio di fine anno. Anche questa ripartizione non è in accordo alla UNI 10200. Che senso ha tutto questo????? mica e' obbligatorio essere d'accordo con la uni 10200 . Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. (Papa Giovanni Paolo II )
#3 Inviato 20 Agosto, 2012 "La norma UNI 10200 (norma tecnica non obbligatoria), consente di applicare un metodo di ripartizione delle spese, soprattutto le fisse e quelle legate alle perdite, che non da adito ad interpretazioni ingannevoli ed a possibili contestazioni. Si suggerisce allo scopo di applicare la metodologia che prevede il calcolo della quota fissa “stagione per stagione” senza definire a priori una quota a percentuale (in questo modo non si penalizza chi abita stabilmente in un edificio con molte seconde case!)" (cit.) Il nostro regolamento stabilisce una quota fissa a priori (xx% sul consumo a preventivo). Questo non è in accordo alla norma.
#4 Inviato 20 Agosto, 2012 Scritto da peppe64 il 20 Ago 2012 - 22:41:43: Inserito il - 20 Ago 2012 : 22:30:48 Problema: Nella ripartizione dei consumi per riscaldamento/raffreddamento e acs il regolamento prevede una quota fissa stabilita a priori (xx% del totale a preventivo) che viene ripartita secondo i millesimi. La rimanente quota viene ripartitasecondo i consumi. Questa ripartizione non è in accordo alla UNI 10200 L'amministratore ci fa anticipare la quota "fissa", inserendola nelle spese di condominio. A fine anno si fa la ripartizio [...] Forse mi sono espresso male...non mi disturba più di tanto il fatto che non si rispetti la UNI, che ovviamente è norma volontaria. Piuttosto non capisco perchè effettuare la ripartizione in disaccordo sia al regolamento di condominio che alla norma tecnica di riferimento.
#5 Inviato 20 Agosto, 2012 Scritto da marcog78 il 20 Ago 2012 - 22:49:31: Il nostro regolamento stabilisce una quota fissa a priori (xx% sul consumo a preventivo). Si suggerisce allo scopo di applicare la metodologia che prevede il calcolo della quota fissa “stagione per stagione” Innanzitutto se il vostro regolamento prevede una procedura essa va rispettata,il regolamento ha prevalenza sulla norma in quanto immagino sia contrattuale e la norma opzionale. Secondo il suggerimento è dato da esperti e non dalla norma e tale suggerimento è specificatamente rivolto alle seconde case. Staff
#6 Inviato 21 Agosto, 2012 Scritto da Patrizia Ferrari il 21 Ago 2012 - 00:02:44: Secondo il suggerimento è dato da esperti e non dalla norma e tale suggerimento è specificatamente rivolto alle seconde case. Staff Forse ti sembrerò troppo pignolo...la norma prevede (per impianti con contabilizzazione diretta) di calcolare la spesa per consumo come somma dei valori letti dai singoli contatori; la spesa per potenza impegnata è la differenza tra la spesa totale e la spesa per consumo (cui poi vanno aggiunti i costi di manutenzione, il servizio di contabilizzazione, ammortamenti if any...). Quindi se applico la norma non posso stabilire a priori una quota fissa %. Poi ribadisco...la UNI è volontaria, il regolamento è contrattuale. Alcuni condomini lamentano appunto il fatto che il regolamento prevede un fisso del xx%, ma poi si fa il calcolo ed il fisso risulta più alto. Arriva il conguaglio. Ci sono diversi appartamenti non abitati. Alcuni proprietari non pagano la differenza attaccandosi al regolamento. I crediti verso questi morosi sta iniziando a preoccupare...