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inquilinoignaro

Un caso di studio per veri esperti

Partecipa al forum, invia un quesito

Buonasera.

Il titolo del post può sembrare eccessivo ma vado a spiegare subito il problema.

Di recente è stata indetta un'assemblea condominiale su richiesta dei condomini in base all'art. 66 del c.c.

 

All'ordine del giorno

- revoca e nomina amministratore

- nomina revisore contabile

 

In assemblea erano presenti condomini per un totale di 830 millesimi.

La prima votazione relativa alla revoca del mandato è stata approvata con 550 millesimi.

 

Per quanto riguarda la nomina del nuovo amministratore i condomini hanno votato su quattro proposte.

La prima ha ottenuto 235 millesimi a favore

La seconda 214 millesimi

la terza 130

la quarta 100.

 

I condomini che avevano espresso voto favorevole alla prima proposta, visti i risultati, avrebbero voluto cambiare scelta puntando sul secondo con maggior voti, ma una parte dei condomini si è opposta.

 

Non riuscendo a raggiungere un compromesso è stata verbalizzata la nomina del primo amministratore pur non avendo i millesimi richiesti dalla legge.

 

Il giorno seguente l'amministratore uscente ha dettato le sue condizioni al subentrante (anche se illegittimo). "O vieni a ritirare subito la documentazione o la ricevi dopo il mese di marzo, ha tuonato."

 

Preciso che l'assemblea aveva verbalizzato che la gestione dell'amministratore uscente doveva concludersi il 31.12 e non prima per rispettare la fine dell'esercizio contabile.

 

Questo è stato ignorato ed il nuovo amministratore ha appuntamento a breve per formalizzare il passaggio.

 

Vi chiedo se la nomina del nuovo amministratore possa essere valida in carenza del quorum necessario. Ovvero se lui possa compiere degli atti prima dei 30 giorni a disposizione per eventuali ricorsi.

 

La maggioranza dei condomini vorrebbe procedere ad una nuova votazione, ma quale amministratore dovrebbe organizzare una nuova assemblea?

 

Nel caso in cui il passaggio fosse comunque formalizzato, in occasione della prima assemblea valida con la quale l'amministratore dovrebbe chiedere l'autorizzazione al passaggio e la conferma della nomina, sarebbe possibile negare l'autorizzazione e procedere ad una nuova votazione? 

 

In occasione di questa assemblea è necessario inserire all'ordine del giorno la nomina e revoca  nuovo amministratore?

 

Da ultimo ma non meno importate. Nell'offerta di amministrazione è prevista la gestione condominiale per l'esercizio contabile, il pagamento degli oneri di legge e la predisposizione del bilancio.

 

L'amministratore uscente ha diritto di percepire l'intero onorario pur non avendo terminato il periodo e non avendo ottemperato al resto dei suoi compiti o è prevista una riduzione del compenso?

 

Come vedete per me è un caso interessante di studio.

 

Spero qualcuno possa dirimere questa questione.

Grazie in anticipo.  

 

 

Ciao 

Lo chiami caso di studio ?   Diciamo che è un caso clinico di come non si conduce una assemblea.

Ti rispondo a parti omogenee

inquilinoignaro dice:

 

In assemblea erano presenti condomini per un totale di 830 millesimi.

La prima votazione relativa alla revoca del mandato è stata approvata con 550 millesimi.

Delibera corretta. 

 

 

camillo50 dice:

Ciao 

Lo chiami caso di studio ?   Diciamo che è un caso clinico di come non si conduce una assemblea.

Ti rispondo a parti omogenee

Delibera corretta. 

 

 

Concordo con te sulla premessa 🙂 Non posso aggiungere ulteriori informazioni circa lo svolgimento della seduta per non creare ilarità

inquilinoignaro dice:

Buonasera.

Il titolo del post può sembrare eccessivo ma vado a spiegare subito il problema.

Di recente è stata indetta un'assemblea condominiale su richiesta dei condomini in base all'art. 66 del c.c.

 

All'ordine del giorno

- revoca e nomina amministratore

- nomina revisore contabile

 

In assemblea erano presenti condomini per un totale di 830 millesimi.

La prima votazione relativa alla revoca del mandato è stata approvata con 550 millesimi.

 

Per quanto riguarda la nomina del nuovo amministratore i condomini hanno votato su quattro proposte.

La prima ha ottenuto 235 millesimi a favore

La seconda 214 millesimi

la terza 130

la quarta 100.

 

I condomini che avevano espresso voto favorevole alla prima proposta, visti i risultati, avrebbero voluto cambiare scelta puntando sul secondo con maggior voti, ma una parte dei condomini si è opposta.

 

Non riuscendo a raggiungere un compromesso è stata verbalizzata la nomina del primo amministratore pur non avendo i millesimi richiesti dalla legge.

 

Il giorno seguente l'amministratore uscente ha dettato le sue condizioni al subentrante (anche se illegittimo). "O vieni a ritirare subito la documentazione o la ricevi dopo il mese di marzo, ha tuonato."

 

Preciso che l'assemblea aveva verbalizzato che la gestione dell'amministratore uscente doveva concludersi il 31.12 e non prima per rispettare la fine dell'esercizio contabile.

 

Questo è stato ignorato ed il nuovo amministratore ha appuntamento a breve per formalizzare il passaggio.

 

Vi chiedo se la nomina del nuovo amministratore possa essere valida in carenza del quorum necessario. Ovvero se lui possa compiere degli atti prima dei 30 giorni a disposizione per eventuali ricorsi.

 

La maggioranza dei condomini vorrebbe procedere ad una nuova votazione, ma quale amministratore dovrebbe organizzare una nuova assemblea?

 

Nel caso in cui il passaggio fosse comunque formalizzato, in occasione della prima assemblea valida con la quale l'amministratore dovrebbe chiedere l'autorizzazione al passaggio e la conferma della nomina, sarebbe possibile negare l'autorizzazione e procedere ad una nuova votazione? 

 

In occasione di questa assemblea è necessario inserire all'ordine del giorno la nomina e revoca  nuovo amministratore?

 

Da ultimo ma non meno importate. Nell'offerta di amministrazione è prevista la gestione condominiale per l'esercizio contabile, il pagamento degli oneri di legge e la predisposizione del bilancio.

 

L'amministratore uscente ha diritto di percepire l'intero onorario pur non avendo terminato il periodo e non avendo ottemperato al resto dei suoi compiti o è prevista una riduzione del compenso?

 

Come vedete per me è un caso interessante di studio.

 

Spero qualcuno possa dirimere questa questione.

Grazie in anticipo.  

 

 

È impossible risponderti, perché mancano i riferimenti alla costituzione dell'elemento personale del quorum delle delibere

inquilinoignaro dice:

Per quanto riguarda la nomina del nuovo amministratore i condomini hanno votato su quattro proposte.

La prima ha ottenuto 235 millesimi a favore

La seconda 214 millesimi

la terza 130

la quarta 100.

 

I condomini che avevano espresso voto favorevole alla prima proposta, visti i risultati, avrebbero voluto cambiare scelta puntando sul secondo con maggior voti, ma una parte dei condomini si è opposta.

 

Non riuscendo a raggiungere un compromesso è stata verbalizzata la nomina del primo amministratore pur non avendo i millesimi richiesti dalla legge.

Quanti errori 

Nessuno ha raggiunto il quorum, e quindi nessuno è stato eletto.  Si doveva riproporre la votazione vedendo se qualcuno dei condomini cambiasse idea e qualcuno dei candidati avesse raggiunto il quorum e risultare nominato.

 

inquilinoignaro dice:

Il giorno seguente l'amministratore uscente ha dettato le sue condizioni al subentrante (anche se illegittimo). "O vieni a ritirare subito la documentazione o la ricevi dopo il mese di marzo, ha tuonato."

Ho sbagliato l'ex dimostrando solo acrimonia  e scarsa professionalità. 

inquilinoignaro dice:

 

Preciso che l'assemblea aveva verbalizzato che la gestione dell'amministratore uscente doveva concludersi il 31.12 e non prima per rispettare la fine dell'esercizio contabile.

Sono le delibere sbagliate. L'amministratore cessa il suo incarico e provvede solo a garantire la continuità sino al passaggio consegne

inquilinoignaro dice:

 

Vi chiedo se la nomina del nuovo amministratore possa essere valida in carenza del quorum necessario. Ovvero se lui possa compiere degli atti prima dei 30 giorni a disposizione per eventuali ricorsi.

No. Ma anche il presunto eletto lo dovrebbe  sapere.  È  una delibera annullabile 

inquilinoignaro dice:

La maggioranza dei condomini vorrebbe procedere ad una nuova votazione, ma quale amministratore dovrebbe organizzare una nuova assemblea?

Saggia soluzione che poteva essere fatta subito. Meglio tardi che mai.

inquilinoignaro dice:

 

Nel caso in cui il passaggio fosse comunque formalizzato, in occasione della prima assemblea valida con la quale l'amministratore dovrebbe chiedere l'autorizzazione al passaggio e la conferma della nomina, sarebbe possibile negare l'autorizzazione e procedere ad una nuova votazione? 

Certo

inquilinoignaro dice:

 

In occasione di questa assemblea è necessario inserire all'ordine del giorno la nomina e revoca  nuovo amministratore?

Dipende dai tempi 

inquilinoignaro dice:

 

Massi dice:

È impossible risponderti, perché mancano i riferimenti alla costituzione dell'elemento personale del quorum delle delibere

Intendi dire il numero dei condomini presenti in funzione dei millesimi? Comunque le domande sono varie nel post.

camillo50 dice:

Quanti errori 

Nessuno ha raggiunto il quorum, e quindi nessuno è stato eletto.  Si doveva riproporre la votazione vedendo se qualcuno dei condomini cambiasse idea e qualcuno dei candidati avesse raggiunto il quorum e risultare nominato.

 

Ho sbagliato l'ex dimostrando solo acrimonia  e scarsa professionalità. 

Sono le delibere sbagliate. L'amministratore cessa il suo incarico e provvede solo a garantire la continuità sino al passaggio consegne

No. Ma anche il presunto eletto lo dovrebbe  sapere.  È  una delibera annullabile 

Saggia soluzione che poteva essere fatta subito. Meglio tardi che mai.

Certo

Dipende dai tempi 

Grazie Camillo per le risposte.

Purtroppo suppongo che se nessuno contesta e sai bene che non basta mandare una mail o una PEC le cose vanno avanti. L'amministratore uscente sa di non avere più la maggioranza quindi non ha nessun interesse nel proseguire il mandato. Quello uscente ha tutto l'interesse di prendere l'incarico.

Per questo parlavo di una prossima assemblea.

Ovviamente se si fosse rispettata la legge questo non sarebbe successo.

Massi dice:

Intendo numero presenti e numero di votanti pro o contro

Presenti 39 condomini su 56.

A favore del primo amministratore 3 condomini per un totale di 235 millesimi

a favore del secondo 11 condomini per un totale di 214 millesimi

a favore del terzo 11 condomini per un totale di 130 millesimi

a favore del quarto 9 condomini per un totale di 100 millesimi

Il resto astenuti.

inquilinoignaro dice:

A favore del primo amministratore 3 condomini per un totale di 235 millesimi

a favore del secondo 11 condomini per un totale di 214 millesimi

Quindi il primo non è stato eletto né dalla maggioranza delle teste né da quella dei millesimi. Non è stato nominato.

Ma anche se i votanti il primo avessero cambiato e citato il secondo, con 14 teste non sarebbe stato nominato neppure lui!

Visto che siete così indecisi su tutto,e visto che ormai le candidature sono conosciute, vedetevi prima tra di voi, tipo una riunione informale,conoscete in modo più approfondito i candidati, informatevi di come redigono lo stato patrimoniale, e poi quando avete raggiunto un paio non più di candidati fate regolare assemblea.

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ciao

completo quello che non ho precisato causa telefonino

 

Per nominare l'amministratore  e per revocarlo erano necessarie 20 teste (maggioranza dei presenti) e 500millesimi, per cui va verificata sia la revoca  per le doppie maggioranze necessarie se rispettate, ma non è stato nominato nemmeno il nuovo.   Per cui, il primo potrebbe essere ancora in carica in forma interinale.   Fa un certo non so che l'atteggiamento dell'uscente teoricamente ma anche del subentrante, se presenti in assemblea in quanto sembrerebbe che stiate passando da impreparato a impreparato.

Una reprimenda anche al Presidente dell'assemblea.   E' ovvio che se si propongono 4 amministratori difficilmente si arriverà ai 500% e maggioranza dei presenti, per cui dopo una prima votazione per capire chi raccogliesse la maggioranza dei consensi doveva riproporre la delibera con chi aveva ricevuto più consensi, quindi passare eventualmente al secondo e così via.  Doveva essere anche chiarito che senza la nomina di un amministratore, l'ex  (revocato o non riconfermato), salvo delibera che stabiliva qualcosa di particolare, continuava la gestione ordinaria.     Ora avete una situazione abbastanza strana dove l'ex potrebbe accorgersi di poter continuare, il nominato pretendere il passaggio di consegne quale nominato.     Essendo in presenza di carenza di maggioranze, si deve attendere la scadenza del termine per la eventuale impugnazione, che annullerebbe automaticamente la nomina, per poter muoversi con tranquillità.   

 

  • Mi piace 2
camillo50 dice:

ciao

completo quello che non ho 

Per nominare l'amministratore  e per revocarlo erano necessarie 20 teste (maggioranza dei presenti) e 500millesimi, per cui va verificata sia la revoca  per le doppie maggioranze necessarie se rispettate, ma non è stato nominato nemmeno il nuovo.   Per cui, il primo potrebbe essere ancora in carica in forma interinale.   Fa un certo non so che l'atteggiamento dell'uscente teoricamente ma anche del subentrante, se presenti in assemblea in quanto sembrerebbe che stiate passando da impreparato a impreparato.

Una reprimenda anche al Presidente dell'assemblea.   E' ovvio che se si propongono 4 amministratori difficilmente si arriverà ai 500% e maggioranza dei presenti, per cui dopo una prima votazione per capire chi raccogliesse la maggioranza dei consensi doveva riproporre la delibera con chi aveva ricevuto più consensi, quindi passare eventualmente al secondo e così via.  Doveva essere anche chiarito che senza la nomina di un amministratore, l'ex  (revocato o non riconfermato), salvo delibera che stabiliva qualcosa di particolare, continuava la gestione ordinaria.     Ora avete una situazione abbastanza strana dove l'ex potrebbe accorgersi di poter continuare, il nominato pretendere il passaggio di consegne quale nominato.     Essendo in presenza di carenza di maggioranze, si deve attendere la scadenza del termine per la eventuale impugnazione, che annullerebbe automaticamente la nomina, per poter muoversi con tranquillità.   

 

Grazie Camillo.

Volevo appunto arrivare a questo, non per nulla ho parlato di un caso di studio.

La situazione è quella esposta adesso vorrei capire le soluzioni. Dire che la nomina non è corretta non ferma il meccanismo che ho appena esposto.

Primo punto.

Nessuno dei due amministratori ha inviato il verbale dell'assemblea ai condomini.

Secondo punto.

Se nessuno facesse opposizione e per opposizione ovviamente intendo formale richiesta da parte di un avvocato al giudice, dopo 30 giorni la nomina sarebbe comunque valida?

Ultimo punto

Per risolvere quanto accaduto i condomini, con i millesimi previsti dalla legge, potrebbero inviare una nuova richiesta all'amministratore uscente per indire una nuova assemblea? 

Grazie

 

ciao

 

rispondo sulla tua

inquilinoignaro dice:

Primo punto.

Nessuno dei due amministratori ha inviato il verbale dell'assemblea ai condomini.

Ci sono 16 condomini per i quali i 30 gg. decorreranno dalla data di notifica del verbale dell'assemblea e se nessuno lo fa, state entrando in un bel caos, sic stantibus rebus.

inquilinoignaro dice:

 

Secondo punto.

Se nessuno facesse opposizione e per opposizione ovviamente intendo formale richiesta da parte di un avvocato al giudice, dopo 30 giorni la nomina sarebbe comunque valida?

notificato il verbale agli assenti (mentre per i presenti la decorrenza è dalla data della riunione) trascorsi i 30 gg. tutto sarebbe sanato e valida la nomina.

 

inquilinoignaro dice:

Ultimo punto

Per risolvere quanto accaduto i condomini, con i millesimi previsti dalla legge, potrebbero inviare una nuova richiesta all'amministratore uscente per indire una nuova assemblea? 

Grazie

 

certo, se non ha ancora fatto il passaggio delle consegne.  Ma accerterei presso chi si ritiene il nuovo amministratore, se ciò fosse avvenuto.   Ci sono anche altri aspetti che andrebbero esaminati, ma andremmo troppo oltre con dati forniti che potrebbero aver trascurato parti decisive.

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camillo50 dice:

ciao

 

rispondo sulla tua

Ci sono 16 condomini per i quali i 30 gg. decorreranno dalla data di notifica del verbale dell'assemblea e se nessuno lo fa, state entrando in un bel caos, sic stantibus rebus.

notificato il verbale agli assenti (mentre per i presenti la decorrenza è dalla data della riunione) trascorsi i 30 gg. tutto sarebbe sanato e valida la nomina.

 

certo, se non ha ancora fatto il passaggio delle consegne.  Ma accerterei presso chi si ritiene il nuovo amministratore, se ciò fosse avvenuto.   Ci sono anche altri aspetti che andrebbero esaminati, ma andremmo troppo oltre con dati forniti che potrebbero aver trascurato parti decisive.

Grazie mille

inquilinoignaro dice:

Buonasera.

Il titolo del post può sembrare eccessivo ma vado a spiegare subito il problema.

Di recente è stata indetta un'assemblea condominiale su richiesta dei condomini in base all'art. 66 del c.c.

 

All'ordine del giorno

- revoca e nomina amministratore

- nomina revisore contabile

 

In assemblea erano presenti condomini per un totale di 830 millesimi.

La prima votazione relativa alla revoca del mandato è stata approvata con 550 millesimi.

 

Per quanto riguarda la nomina del nuovo amministratore i condomini hanno votato su quattro proposte.

La prima ha ottenuto 235 millesimi a favore

La seconda 214 millesimi

la terza 130

la quarta 100.

 

I condomini che avevano espresso voto favorevole alla prima proposta, visti i risultati, avrebbero voluto cambiare scelta puntando sul secondo con maggior voti, ma una parte dei condomini si è opposta.

 

Non riuscendo a raggiungere un compromesso è stata verbalizzata la nomina del primo amministratore pur non avendo i millesimi richiesti dalla legge.

 

Il giorno seguente l'amministratore uscente ha dettato le sue condizioni al subentrante (anche se illegittimo). "O vieni a ritirare subito la documentazione o la ricevi dopo il mese di marzo, ha tuonato."

 

Preciso che l'assemblea aveva verbalizzato che la gestione dell'amministratore uscente doveva concludersi il 31.12 e non prima per rispettare la fine dell'esercizio contabile.

 

Questo è stato ignorato ed il nuovo amministratore ha appuntamento a breve per formalizzare il passaggio.

 

Vi chiedo se la nomina del nuovo amministratore possa essere valida in carenza del quorum necessario. Ovvero se lui possa compiere degli atti prima dei 30 giorni a disposizione per eventuali ricorsi.

 

La maggioranza dei condomini vorrebbe procedere ad una nuova votazione, ma quale amministratore dovrebbe organizzare una nuova assemblea?

 

Nel caso in cui il passaggio fosse comunque formalizzato, in occasione della prima assemblea valida con la quale l'amministratore dovrebbe chiedere l'autorizzazione al passaggio e la conferma della nomina, sarebbe possibile negare l'autorizzazione e procedere ad una nuova votazione? 

 

In occasione di questa assemblea è necessario inserire all'ordine del giorno la nomina e revoca  nuovo amministratore?

 

Da ultimo ma non meno importate. Nell'offerta di amministrazione è prevista la gestione condominiale per l'esercizio contabile, il pagamento degli oneri di legge e la predisposizione del bilancio.

 

L'amministratore uscente ha diritto di percepire l'intero onorario pur non avendo terminato il periodo e non avendo ottemperato al resto dei suoi compiti o è prevista una riduzione del compenso?

 

Come vedete per me è un caso interessante di studio.

 

Spero qualcuno possa dirimere questa questione.

Grazie in anticipo.  

 

 

Il vecchio amministratore è stato revocato.

La nomina del nuovo amministratore può avvenire anche per fatti concludenti, quindi è sufficiente che voi vi rivolgiate a lui trattandolo come tale. Avvenuto il passaggio di consegne, il nuovo amministratore potrà indire assemblea e tutto potrà essere ratificato in quella sede.

Massi dice:

La nomina del nuovo amministratore può avvenire anche per fatti concludenti

Ciao

Una affermazione del genere non può  passare sotto silenzio.  Un po' di serietà nelle risposte per cortesia!!  

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camillo50 dice:

Ciao

Una affermazione del genere non può  passare sotto silenzio.  Un po' di serietà nelle risposte per cortesia!!  

Studia:

 

Massi dice:

Studia:

 

che vuoi che ti dica.   Rileggi cosa hai postato che non si attaglia ( anche questo termine ti fa ribrezzo) al caso. Fattene una ragione.   Il quorum per la nomina dell' amministratore è previsto in modo chiaro ed inconfutabile, e sono anche certo che ciò non è possibile "per fatti concludenti" come dalla tua strampalata(edulcoriamo) ipotesi.   Poi non prendertela se contrasto questi tuoi pareri semplicemente fuorvianti e privi di costrutto per lo scopo di accesso al forum.     

Vedi, l'invito non è peregrino, e so di essere ignorante nel senso etimologico del termine, mentre per te si addice ( o meglio, si attaglia) l'esempio di allitterazione che riporta il vocabolario Palazzi. ( sa chi sa che non sa, ........).  Nessuno è Pico della Mirandola, e quindi confesso di avere molti limiti, ma la ragione per il caso in cui mi inviti a studiare  fatta da te è senz'altro pleonastica.   Non me ne volere, ma fanne tesoro, come io faccio di tutti i pareri, anche quelli che non condivido.

 

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camillo50 dice:

  Rileggi cosa hai postato che non si attaglia .

 

Insisti e non ti arrendere. C'è speranza per tutti.

Massi dice:

Insisti e non ti arrendere. C'è speranza per tutti.

Lo spero anche per te, anche se comincio ad avere qualche idea in merito.

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