#1 Inviato 18 Giugno, 2012 Salve. Io sono proprietario di un appartamento, nel quale abito, ma ho soltanton el 75 per cento della proprietà. L'altro 15 per cento appartiene a mio figlio maggiore, come stabilito dalla successione della mia prima moglie, defunta molti anni fa. E comunque la mia unica casa e ho il diritto di abitazione. Attualmente sono sposato con la mia seconda moglie(con divisione di beni) e ho un secondo figlio (anche lui maggiorenne). Ho comprato una casa al figlio grande e sto per aprire un mutuo per comprare casa anche a quello minore, per cui penso di avere fatto il necessario per sistemare i due ragazzi. Il mio problema è questo. Nel caso di passare a miglior vita, non vorrei che mia moglie avesse problemi per vivere nella nostra casa attuale. Pensavo di scrivere un testamento olografo nel quale lascio l'usufrutto del mio appartamento a mia moglie e anche la quota disponibile dell'eredità. Come lo devo scrivere per evitare que possa essere impugnato? Qual è il linguaggio legalmente accettato? Ho chiesto a mio figlio maggiore di concedere l'usufrutto della sua parte dell’appartamento (15 per cento) a mia moglie, ma lui si è rifiutato, cosa che mi addolora molto considerando che questa donna lo ha cresciuto e curato come a un figlio finché non è andato via di casa. Un domani, se io venisse a mancare mio figlio potrebbe pretendere soldi da mia moglie per continuare a vivere li? Vorrei stabilire nel testamento olografo che se lui pretendesse soldi per un affitto o qualcosa del genere, questi soldi si dovrebbero prendere da quelli che io lascerò a lui, per non intaccare la parte di mia moglie e del figlio minore. Come devo scrivere questo? Conta il fatto di essere sposati con la divisione dei beni? Di cosa ha diritto mia moglie nel caso che io mancasse? il conto in banca è in comune. Avrà diritto a una parte di tutto come se fosse sposata in comunione di beni? Un altro quesito Quando comprerò la casa per il secondo figlio, sempre nella nostra città, essendo lui scapolo e molto giovane avevo pensato, per sicurezza di intestarlo a lui insieme con la madre (mia moglie). Ma, se lei avesse la cointestazione dell'appartamento del figlio, nello stesso comune, questo potrebbe farle perdere il diritto di abitazione della casa coniugale, o l'usufrutto ? Rischierebbe che mio figlio maggiore possa mandarla via? Grazie Manu51
#2 Inviato 18 Giugno, 2012 tua moglie e' gia tutelata ,anche senza testamento lei ereditera' una quota della casa e il diritto d'abitazione . Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. (Papa Giovanni Paolo II )
#3 Inviato 18 Giugno, 2012 codice civile Art. 540. Riserva a favore del coniuge. A favore del coniuge è riservata la metà del patrimonio dell'altro coniuge, salve le disposizioni dell'articolo 542 per il caso di concorso con i figli. Al coniuge anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli. Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. (Papa Giovanni Paolo II )
#4 Inviato 18 Giugno, 2012 Grazie mille per le risposte, così veloci e precise. Soltanto per chiarire un dubbio,il matrimonio con la divisione di beni non potrebbe togliere a mia moglie qualche diritto, in caso di rimanere vedova? Quale è in sostanza la differenza?Certamente se fosse così, a questo si può rimediare semplicemente modificando questo particolare... Per l'ultimo quesito, se lei avesse cointestato l'appartamento che intendo comprare per nostro figlio, questo potrebbe farla perdere il diritto di abitazione o l'usufrutto? Grazie. Manu51
#5 Inviato 18 Giugno, 2012 la comunione o divisione dei beni non incidono sui diritti di una moglie . quello che conta e' la casa coniugale ,ovvero su quella tua moglie avra' il diritto di abitazione . Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. (Papa Giovanni Paolo II )
#6 Inviato 18 Giugno, 2012 allo stato attuale (senza testamento)le tue sostanze verrebbero divise cosi del 75 % della quota appartamento 25 a tua moglie con diritto d'abitazione 25 a tuo figlio maggiore 25 a tuo figlio minore per i soldi del conto corrente si dividono il 50 % del conto in tre parti uguali tra moglie ,figlio maggiore ,figlio minore . Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. (Papa Giovanni Paolo II )
#7 Inviato 20 Giugno, 2012 Mi spiace inserirmi per dare una cattiva notizia: la signora in questione non è pienamente tutelata dal nostro sistema ex art. 540 del C.C. e con la morte del marito non otterrà il diritto di abitazione Infatti il presupposto affinchè Le sia riconosciuto il diritto di abitazione è che la casa sia di proprietà del defunto. Nel caso che ci viene prospettato, invece, l'immobile è per il 15% nella piena titolarità del figlio, e proprio per tal ragione il diritto d'abitazione al coniuge superstite non verrà mai riconosciuto (al massimo si potrebbe procedere alla sua monetizzazione secondo Cass. civile, sez. II del 1987 numero 2474) Vedasi al riguardo Cass. civile, sez. II del 2000 numero 6691 (23/05/2000) "A norma dell'art. 540 cod. civ., il presupposto perché sorgano a favore del coniuge superstite i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso dei mobili che la arredano è che la suddetta casa e il relativo arredamento siano di proprietà del "de cuius" o in comunione tra lui e il coniuge, con la conseguenza che deve negarsi la configurabilità dei suddetti diritti nell'ipotesi in cui la casa familiare sia in comunione tra il coniuge defunto ed un terzo". Modificato Da - olli il 20 Giu 2012 02:54:56