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mele

Taglio del gas: responsabilità dell'amministratore?

Buongiorno a tutti,

abito in un condominio in cui 1/3 degli appartamenti sono ancora invenduti. Il costruttore ha un'importante ritardo nei pagamenti che ha causato un forte dissesto nei conti condominiali tanto che da 5 giorni hanno piombato il contatore del gas condominiale che gestisce RISCALDAMENTO e ACQUA CALDA in quanto entrambi centralizzati.

Nonostante tutti i condomini fossero a conoscenza delle difficoltà economiche condominiali nessuno è stato avvisato di tale rischio (in molti, saputo del fatto si sono infatti mostrati disponibili ad anticipare PROPRIE spese per tamponare la situazione).

L'amministratore ha responsabilità in tutto questo o può giustificarsi con un semplice "non avevo soldi a disposizione"? Al di là del recupero spese arretrate (ha in mano il condominio da soli 6 mesi) su utenze importanti come il gas ci sono delle responsabilità?

 

In ultimo. Sulle utenze condominiali dopo quanto ritardo nel pagamento procedono con l'interruzione della fornitura?

 

Ringrazio in anticipo chi saprà aiutarmi soprattutto se riuscite a citarmi regolamenti o altro soprattutto per le responsabilità dell'amministratore.

Se l'amministratore non aveva i fondi per il pagamento della fornitura del gas, avrebbe dovuto convocare un'assemblea straordinaria e richiedere un certo fondo per coprire la spesa, personalmente ritengo che l'amministratore abbia agito male se non ha convocato questa assemblea e potrebbe essere sostituito con uno più attivo.

Sui tempi per l'interruzione della fornitura non saprei dire, ma immagino dipenda dal contratto tra cliente e fornitore.

scusate, ma con la nuova regolamentazione, l'amministratore non è OBBLIGATO a fare gli atti ai morosi?

cc art. 1130

L'amministratore deve;

..

- 3) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti

comuni dell'edificio e per l'esercizio dei servizi comuni;

...

- redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l'assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni.

 

Comunque il D.I. lo può fare se qualcuno non versa regolarmente le quote, ma a quanto pare, in questo caso non l'ha fatto, e forse non aveva neppure i fondi per il D.I., eppure i condomini erano disposti ad anticipare la spesa ad evitare la chiusura del gas.

Ripeto, secondo me l'amministratore può essere revocato sostituendolo con un altro più efficiente.

Sulle utenze condominiali dopo quanto ritardo nel pagamento procedono con l'interruzione della fornitura?.

Molto dipende dall'entità della morosità.

Comunque se conclamata nel giro di 4 mesi si ha la piombatura.

 

- - - Aggiornato - - -

 

scusate, ma con la nuova regolamentazione, l'amministratore non è OBBLIGATO a fare gli atti ai morosi?

Certo che sì,ma oltre alle risorse sarebbe bene vi rendeste conto che per elevare oggi un decreto ingiuntivo servono di media 6 mesi e con esso non si incassa un bel nulla,si deve,al contrario poi procedere con la fase successiva,ancor più onerosa.

Quindi,nessuno difende l'amministratore che non si attiva,ma si devono anche riconoscere,ahimè le attenuanti del caso.

Secondo il mio parere, l'errore madornale di questo amministratore è stato quello di non aver convocato un'assemblea straordinaria nella quale poteva/doveva spiegare ai condomini che non c'erano fondi per pagare le bollette del gas e forse neppure per le pese del D.I. per chi non aveva ancora pagato le quote condominiali, e come dice mele alcuni condomini erano disposti ad anticipare la somma pur di non subire la piombatura del contatore e la sospensione dell'erogazione.

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- - - Aggiornato - - -

 

 

 

Certo che sì,ma oltre alle risorse sarebbe bene vi rendeste conto che per elevare oggi un decreto ingiuntivo servono di media 6 mesi e con esso non si incassa un bel nulla,si deve,al contrario poi procedere con la fase successiva,ancor più onerosa.

Quindi,nessuno difende l'amministratore che non si attiva,ma si devono anche riconoscere,ahimè le attenuanti del caso.

 

Ho posto la domanda in quanto mi pare di aver letto che con il nuovo regolamento, l'amministratore sia obligato entro un certo tempo a fare il DI.

Comunque a maggior ragione se non aveva i fondi per il gas, non ha fondi per i DI, avrebbe dovuto convocare l'assemblea per risolvere i problemi.

Nessuno vuole negare le attenuanti, ma a mio avviso serve un maggior professionismo da parte di alcuni amministratori

D'altronde prima o poi sarà costretto fare qualche azione per recuperare le somme

Ho posto la domanda in quanto mi pare di aver letto che con il nuovo regolamento, l'amministratore sia obligato entro un certo tempo a fare il DI.

Comunque a maggior ragione se non aveva i fondi per il gas, non ha fondi per i DI, avrebbe dovuto convocare l'assemblea per risolvere i problemi.

Nessuno vuole negare le attenuanti, ma a mio avviso serve un maggior professionismo da parte di alcuni amministratori

D'altronde prima o poi sarà costretto fare qualche azione per recuperare le somme

Avrebbe dovuto convocare.Punto.

La riforma gli dà tempo 180 giorni dalla chiusura esercizio,che sono tantissimi nelle situazioni come questa oltre al fatto che elevare un decreto richiede ulteriore tempo.

Spesso leggo, nei discorsi su situazioni di morosità, la questione dei decreti ingiuntivi, che per carità vanno fatti, ma se ne parla come se risolvessero immediatamente la situazione.

Sono pochi i casi di condomini, con debiti rilevanti, che pagano appena arriva un D.I.

L'azione legale, nella gran parte dei casi, non risolve niente nell'immediato, anzi è un aggravio di spese, quindi in quel momento ti trovi ad avere ancora meno soldi in cassa.

 

Ormai ci stiamo dirigendo, almeno per ciò che vedo dalle mie parti, a situazioni di morosità enormi che diventano ingestibili e che le spese legali, spesso le rendono ancora più complicate.

 

Io credo che in situazioni gravi bisogna muoversi in anticipo, perchè riorganizzarsi in pochissimo tempo e chiedere soldi extra ai condomini virtuosi è davvero difficile, inoltre richiede tempi lunghi in base alla situazione gravi create dai distacchi dei servizi.

Il problema da come viene detto da mele è quello che il moroso è il costruttore ancora proprietario di appartamenti invenduti, e ipotizzo (ma è un mio parere personale), che l'amministratore sia stato nominato e/o imposto dallo stesso costruttore, e questo non abbia richiesto, come suo dovere, i pagamenti al costruttore/condomino con la solerzia che dovrebbe effettuare un bravo amministratore, da cui il condominio si è trovato in forte ritardo con i pagamenti con i fornitori e quello del gas non essendo pagato ha chiuso il rubinetto.

Ripeto è una mia ipotesi, tutta personale, ma sentiamo cosa ci dirà mele

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