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Cristel

Superbonus - cioè se questi dovranno comunque pagare la parcella del termotecnico

Buongiorno, nell'ultima assemblea è stato approvato con la maggioranza prevista, il bonus 110% con la. L'altro giorno è venuto il geometra per fare lo studio di fattibilità ed aveva necessità di visionare tutti gli appartamenti.

Tre dei condomini contrari non lo hanno fatto entrare in casa. Avrei necessità di sapere che cosa succederà adesso, cioè se questi dovranno comunque pagare la parcella del termotecnico, se il termotecnico non potrà completare i suoi studi, insomma come andranno avanti le cose.

Grazie per il momento.

La delibera condominiale vincola anche i dissenzienti, quindi anche questi dovranno pagare la parcella del professionista. 

Per quanto riguarda gli accessi, l'amministratore potrebbe sollecitare un nuovo sopralluogo magari tramite un legale specificando che qualora non si concludesse l'iter saranno possibili azioni di responsabilità. 

Comunque, per evitare spreco di denaro e tempo, sarebbe meglio chiedere al geometra se esistono soluzioni alternative. 

 

Per una risposta più precisa attendiamo gli amministratori o tecnici presenti qui nel forum che hanno già affrontato questo tipo di problema. 

Cristel dice:

insomma come andranno avanti le cose

In genere l'accesso agli appartamenti effettuato in fase di prima analisi della situazione serve sia per stabilire l'APE iniziale (il grado di efficienza energetica dell'edificio ante lavori), sia per verificare quali interventi siano necessari negli appartamenti.

Il mancato sopralluogo non inficia nulla, anche se rende meno certo il risultato iniziale. E' possibile, per il geometra, basarsi sulla situazione di appartamenti simili a quelli non accessibili.

Ovviamente, come già scritto da Martina, tutti, anche chi non è d'accordo, sarete tenuti a pagare i costi sostenuti, come per qualsiasi altro intervento in condomìnio.

Danielabi dice:

Il mancato sopralluogo non inficia nulla, anche se rende meno certo il risultato iniziale. E' possibile, per il geometra, basarsi sulla situazione di appartamenti simili a quelli non accessibili.

Una curiosità (e anche per imparare qualcosa di nuovo): esiste quindi l'alternativa dell'analisi solo documentale per il mancato accesso a uno o due appartamenti, ma questo è uno strappo alla regola fatto dai tecnici per non bloccare le operazioni oppure c'è effettivamente questa possibilità? 

 

Modificato da Martina_

C'è effettivamente questa possibilità, perchè l'APE iniziale è convenzionale, cioè non richiede il sopralluogo ad ogni singolo appartamento, ma è sufficiente (come da decreto requisiti) stabilire l'efficienza energetica in modo analogico rispetto ad appartamenti simili a quello non verificato.

Il "mio" tecnico ha controllato alcuni appartamenti, e ha lasciato perdere quelli simili.

Danielabi dice:

C'è effettivamente questa possibilità, perchè l'APE iniziale è convenzionale, cioè non richiede il sopralluogo ad ogni singolo appartamento, ma è sufficiente (come da decreto requisiti) stabilire l'efficienza energetica in modo analogico rispetto ad appartamenti simili a quello non verificato.

Il "mio" tecnico ha controllato alcuni appartamenti, e ha lasciato perdere quelli simili.

Ti ringrazio per la disponibilità! Non mi spiego allora i tecnici che bloccano tutto perché non possono entrare in un appartamento. Forse il decreto è stato modificato da poco? 

Martina_ dice:

Forse il decreto è stato modificato da poco?

No.....

Uno dei mali italici è la diffidenza. In effetti la Cilas (la creatura del Decreto Semplificazioni che ha reso disponibile procedere con il superbonus anche in presenza di difformità urbanistiche) è una sorta di "figlio unico", è in deroga a tutte le norme acclarate in tema di edilizia; pertanto i tecnici hanno a lungo protestato/mugugnato, alla fine si sono arresi.

Così l'APE ante lavori è convenzionale, cioè non segue le normali regole che permettono di redigere un APE "normale" e anche in questo caso i mugugni sono stati parecchi.

In tutta questa "anomalia" (la stessa aliquota del 110% è un'anomalia) molti pensano che sotto ogni virgola sia in agguato la fregatura. Sicuramente l'architettura del superbonus non è semplice, qualche incidente è possibile, peraltro la responsabilità è quasi esclusivamente sulle spalle dei tecnici asseveratori, pertanto è comprensibile che qualcuno voglia andarci con i piedi di piombo.

Di fatto, sia per l'APE che per la Cilas, il sopralluogo non è d'obbligo.

Martina_ dice:

La delibera condominiale vincola anche i dissenzienti, quindi anche questi dovranno pagare la parcella del professionista. 

Per quanto riguarda gli accessi, l'amministratore potrebbe sollecitare un nuovo sopralluogo magari tramite un legale specificando che qualora non si concludesse l'iter saranno possibili azioni di responsabilità. 

Comunque, per evitare spreco di denaro e tempo, sarebbe meglio chiedere al geometra se esistono soluzioni alternative. 

 

Per una risposta più precisa attendiamo gli amministratori o tecnici presenti qui nel forum che hanno già affrontato questo tipo di problema. 

Credo che avvalersi di legali per entrare negli appartamenti sia un po' improbabile, in quanto che io sappia il domicilio è inviolabile.

Danielabi dice:

No.....

Uno dei mali italici è la diffidenza. In effetti la Cilas (la creatura del Decreto Semplificazioni che ha reso disponibile procedere con il superbonus anche in presenza di difformità urbanistiche) è una sorta di "figlio unico", è in deroga a tutte le norme acclarate in tema di edilizia; pertanto i tecnici hanno a lungo protestato/mugugnato, alla fine si sono arresi.

Così l'APE ante lavori è convenzionale, cioè non segue le normali regole che permettono di redigere un APE "normale" e anche in questo caso i mugugni sono stati parecchi.

In tutta questa "anomalia" (la stessa aliquota del 110% è un'anomalia) molti pensano che sotto ogni virgola sia in agguato la fregatura. Sicuramente l'architettura del superbonus non è semplice, qualche incidente è possibile, peraltro la responsabilità è quasi esclusivamente sulle spalle dei tecnici asseveratori, pertanto è comprensibile che qualcuno voglia andarci con i piedi di piombo.

Di fatto, sia per l'APE che per la Cilas, il sopralluogo non è d'obbligo.

Ah ecco, ora è tutto più chiaro. Ti ringrazio ancora per la disponibilità! 

Martina_ dice:

Ah ecco, ora è tutto più chiaro. Ti ringrazio ancora per la disponibilità! 

di nulla.

Cristel dice:

Credo che avvalersi di legali per entrare negli appartamenti sia un po' improbabile, in quanto che io sappia il domicilio è inviolabile.

Io parlavo di un sollecito che potrebbe fare l'amministratore o un legale. La richiesta, ovviamente, potrebbe non andare a buon fine.

Per quanto riguarda quello che ha detto sul domicilio, se non c'è libero accordo ma è necessario accedere all'unità immobiliare, solo un giudice può autorizzare l'accesso ma non mi pare questo il caso. 

 

Comunque, nei post precedenti Danielabi ha spiegato tutto perfettamente. 

Martina_ dice:

Io parlavo di un sollecito che potrebbe fare l'amministratore o un legale. La richiesta, ovviamente, potrebbe non andare a buon fine.

Per quanto riguarda quello che ha detto sul domicilio, se non c'è libero accordo ma è necessario accedere all'unità immobiliare, solo un giudice può autorizzare l'accesso ma non mi pare questo il caso. 

 

Comunque, nei post precedenti Danielabi ha spiegato tutto perfettamente. 

So benissimo che un giudice potrebbe autorizzare l'accesso, ma si tratta di casi molto particolari come per esempio quello di pericolo, quindi trovo inopportuno anche il parlarne visto che in questo caso proprio il domicilio sarebbe inviolabile.

Per quanto riguarda il sollecito da parte di un legale, credo che servirebbe soltanto a fare inasprire i rapporti tra i condomini che hanno deliberato il bonus e quelli dissenzienti.

Cristel dice:

So benissimo che un giudice potrebbe autorizzare l'accesso, ma si tratta di casi molto particolari come per esempio quello di pericolo, quindi trovo inopportuno anche il parlarne visto che in questo caso proprio il domicilio sarebbe inviolabile.

Per quanto riguarda il sollecito da parte di un legale, credo che servirebbe soltanto a fare inasprire i rapporti tra i condomini che hanno deliberato il bonus e quelli dissenzienti.

C'è ben poco da fare se il tecnico non vuole percorrere le strade alternative disponibili e ritiene indispensabile accedere agli immobili dei dissenzienti. Si potrebbe: tentare la via del dialogo; nuovo sollecito (amministratore o legale) sperando vada a buon fine; citare in giudizio; rinunciare al bonus. 

 

Proposte alternative da parte degli esperti presenti sul forum sono ben accette. 

Rispondo sulla base delle mie esperienze.

Il superbonus è realmente, e praticamente, fattibile solo in condomini di piccolissime dimensioni dove tutti sono pienamente d'accordo e convinti nel realizzarlo. Già 10 unità immobiliari iniziano ad essere un problema. 

Il numero ideale è quello che riesci a far sedere intorno a un tavolo ed è sempre presente in assemblea.

Purtroppo dopo tantissimi sforzi, per motivi che non sto ad elencare, ho dovuto prendere atto di questo.

 

Il problema esposto in questo tread è uno dei tanti che mi ha portato a questa conclusione.

 

Purtroppo molti condomini non lo capiscono e ci sono stabili da 30/40 persone dove una parte vuole il superbonus in tutti modi e stressa da mattina a sera con telefonate e quasi minacce velate, ed altri che non ne vogliono sentir parlare e si comportano allo stesso modo tirando dal lato opposto. 

La leggerezza con cui il Governo ed i media hanno trasferito le informazioni su questo tema sono disarmanti, ed insieme a professionisti ed imprese "affamati" causano tutto questo. 

Scusate lo sfogo...

Modificato da ManOwaR
  • Grazie 1
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