#1 Inviato 14 Maggio, 2021 Buongiorno a tutti voi, mi presento sono Marco, vivo in provincia di Napoli ed ho conosciuto il forum un po' per caso mentre cercavo qualche info in rete in merito ad una questione che ho deciso di esporre qui e spero di trovare risposte ai miei dubbi. Vi spiego il tutto. Sono proprietario di un appartamento al secondo piano di uno stabile di 2 piani e di un box molto ampio, stabile composto complessivamente da 3 unità abitative, 2 box in un unica palazzina con viali comuni. Al primo piano si trovano 2 appartamenti di proprietà di due sorelle con le quali attualmente non ci sono più rapporti da tempo per motivi, al secondo piano il mio appartamento. Da mesi ricevo telefonate da parte di un fratello (ingegnere e con impresa propria) col quale ho rapporti che nel tempo sono divenuti di pura circostanza soprattutto per altri dissidi nati tra lui e la mia famiglia, che cerca di fare da "ambasciatore" della volontà delle 2 sorelle proprietarie degli immobili al primo piano per usufruire del bonus 110% e realizzare dei lavori sulla facciata con realizzazione di cappotto termico, infissi ecc ecc. (e aggiungo io anche per accaparrarsi lui i lavori). Nell'ultima chiamata ricevuta, i toni sono cambiati un po', avendomi palesato un presunto consulto presso un avvocato delle mie sorelle proprietarie alle quali l'avvocato sembra abbia risposto che da sole possono deliberare tali lavori di natura straordinaria ed avente ad oggetto parti comuni dello stabile come la facciata anche senza il mio consenso ed addirittura scegliendo loro per tutti l'impresa ed il tecnico. Il punto è che le mie sorelle vorrebbero incaricare lui come tecnico e la sua impresa per la realizzazione dei lavori ed a me questa cosa non va giù in quanto nel tempo ho perso stima e fiducia nella persona che si è rivelata, pertanto non avrei problemi a commissionare tale lavoro ad altra impresa e ad altro tecnico ma non a lui (che ovviamente chiama e preme spinto da un interesse economico personale). Il mio appartamento è al momento libero, non occupato da nessuno e messo in vendita tramite agenzia immobiliare di zona. Il condominio "minimo" che si è creato tra 3 condomini non ha un amministratore, non sono mai state fatte tabelle millesimali, non ha regolamento condominiale. La questione si pone perché le due sorelle spingono per realizzare questi lavori ma imponendo come condizione unica la realizzazione del tutto da parte dell'impresa di nostro fratello cui bisognerebbe poi anche conferire l'incarico di tecnico (cosa a me non gradita, essendo io disponibile a fare tali lavori ma a condizione che si possa scegliere un'impresa terza). Preciso anche che gli immobili delle mie sorelle al primo piano hanno delle difformità che a quanto ho capito impedirebbero, se non sanate, di avere accesso al superbonus con relativa cessione del credito, ovvero: i 2 appartamenti risultano dalle planimetrie appartamenti distinti e separati con subalterni differenti tra loro ma in realtà è un unico appartamento con divisione delle due aree solo grazie ad una porta a soffietto; altra difformità è esterna essendo presente una porta di uscita sul balcone dal bagno e non una finestra come risulta dalle planimetrie. Spero di aver delineato in maniera esaustiva la questione e vi pongo pertanto, essendo sicuramente più esperti di me, alcuni quesiti: 1) è possibile il conferimento dell'incarico a mio fratello in qualità di tecnico ed all'impresa sua per la realizzazione dei lavori anche senza il mio consenso (quindi decisione imposta da altri) oppure si dovrebbe procedere seguendo criteri diversi, presentando preventivi e giungendo ad una scelta condivisa dai più? 2) è possibile che uno dei condomini scelga di usufruire del bonus per la realizzazione di lavori solo per una parte della facciata? e se si, secondo quali criteri ed entro quali limiti tali da non compromettere l'estetica e la funzionalità dei beni comuni? 3) la scelta volta ad individuare l'impresa ed il tecnico è possibile in assenza di tabella millesimale non avendo modo di determinare l'entità delle spese e del credito che si potrà ottenere? 4) considerate tali difformità rispetto alle planimetrie riportate precedentemente, sarebbe possibile ottenere il vantaggio fiscale di cui al c.d. superbonus 110%? 5) se venisse redatto uno stato di legittimità da parte del tecnico (mio fratello) volto ad occultare tali difformità, quali sarebbero le conseguenze a seguito di un accertamento dell'ADE e quali conseguenze per il tecnico che riporta uno stato dei luoghi non rispettante le planimetrie? Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dedicato in questo post lungo, vi sarei grato se mi aiutaste a capire come meglio muovermi in questa situazione. Non so se vale la pena già interfacciarmi con il mio avvocato oppure attendere che si manifesti qualche sviluppo altrui nella faccenda. Gradito ogni consiglio volto a tutelare i miei diritti in quanto proprietario nella scelta del se, quando e attraverso quale impresa/tecnico svolgere tali lavoro. Cordialmente. Marco
#2 Inviato 14 Maggio, 2021 Se le tue sorelle hanno sia la maggioranza delle teste (come appare certo, loro sono 2 tu sei 1) che la maggioranza dei millesimi (come appare probabile, tu hai 1 appartamento + 1 box, loro 2 appartamenti + 1 box), allora posso decidere sia di eseguire i lavori, sia a chi affidarli. Quanto sopra, limitatamente alle parti comuni, sulle parti esclusive (il tuo appartamento, comprese finestre e balconi) decidi solo tu. Quindi venendo alle singole domande: 1) è possibile che la maggioranza imponga la scelta del professionista e/o della ditta a cui affidare i lavori anche alla minoranza. Naturalmente dev'esserci un preventivo e una delibera, il lavori non si possono affidare solo con un accordo telefonico senza documentazione a supporto; 2) la domanda non è chiarissima: quale condomino vorrebbe realizzare cosa su che parte della facciata? cmq anche in questo caso, l'assemblea decide a maggioranza quali lavori realizzare, ciascun condomino contribuisce secondo la propria quota di proprietà (millesimi, in mancanza si può usare p.e. la rendita catastale) e ciascun condomino decide se vuole o meno accedere alle agevolazioni fiscali; 3) sì è possibile, come indicato sopra in assenza di tabelle millesimali si possono usare criteri alternativi come p.e. la rendita catastale o il rapporto tra le superfici degli appartamenti; 4) le difformità interne ai singoli appartamenti non impediscono l'accesso al bonus per i lavori condominiali, a meno che non vadano ad incidere su parti comuni (p.e. una veranda abusiva è sì privata ma incide sulle parti comuni, nello specifico la facciata; una porta a soffietto al posto di una parete interna all'appartamento non incide sulle parti comuni); 5) ci sono responsabilità civili e penali del tecnico, che però come detto non riverberano sui condomini estranei all'eventuale abuso.
#3 Inviato 14 Maggio, 2021 condo77 dice: Se le tue sorelle hanno sia la maggioranza delle teste (come appare certo, loro sono 2 tu sei 1) che la maggioranza dei millesimi (come appare probabile, tu hai 1 appartamento + 1 box, loro 2 appartamenti + 1 box), allora posso decidere sia di eseguire i lavori, sia a chi affidarli. Quanto sopra, limitatamente alle parti comuni, sulle parti esclusive (il tuo appartamento, comprese finestre e balconi) decidi solo tu. Quindi venendo alle singole domande: 1) è possibile che la maggioranza imponga la scelta del professionista e/o della ditta a cui affidare i lavori anche alla minoranza. Naturalmente dev'esserci un preventivo e una delibera, il lavori non si possono affidare solo con un accordo telefonico senza documentazione a supporto; 2) la domanda non è chiarissima: quale condomino vorrebbe realizzare cosa su che parte della facciata? cmq anche in questo caso, l'assemblea decide a maggioranza quali lavori realizzare, ciascun condomino contribuisce secondo la propria quota di proprietà (millesimi, in mancanza si può usare p.e. la rendita catastale) e ciascun condomino decide se vuole o meno accedere alle agevolazioni fiscali; 3) sì è possibile, come indicato sopra in assenza di tabelle millesimali si possono usare criteri alternativi come p.e. la rendita catastale o il rapporto tra le superfici degli appartamenti; 4) le difformità interne ai singoli appartamenti non impediscono l'accesso al bonus per i lavori condominiali, a meno che non vadano ad incidere su parti comuni (p.e. una veranda abusiva è sì privata ma incide sulle parti comuni, nello specifico la facciata; una porta a soffietto al posto di una parete interna all'appartamento non incide sulle parti comuni); 5) ci sono responsabilità civili e penali del tecnico, che però come detto non riverberano sui condomini estranei all'eventuale abuso. Buonasera e grazie anzitutto per la sua risposta. La situazione al momento è di questo tipo: io risulto proprietario di un appartamento di ca 170mq al piano 2 è di un box al piano terra, invece le mie due sorelle hanno due appartamenti divisi (in realtà divisi solo ed apparentemente dal punto catastale) la cui superficie complessiva è pari e speculare al mio appartamento, pertanto la somma dei mq di entrambi gli appartamenti sarà complessivamente di 170mq (diciamo 125 + 45). 1) Leggendo le sue risposte desumo quindi che se venisse convocata un'assemblea e deliberati i lavori a favore dell'impresa di mio fratello e in quest'ultimo anche la figura di tecnico poco potrei farci se entrambe le sorelle approvano. La domanda che mi pongo è questa: per arrivare a tale risultato dovrebbero però pur sempre convocare un'assemblea. In quali forme però, inviando una raccomandata A/R? E quale tipo di documentazione a supporto dovrebbe essere presentata, oltre al preventivo, per deliberare tali lavori? 2) mi spiego meglio: supponiamo che io volessi provvedere al rifacimento di una parte soltanto della facciata, spicconamento cornicioni, cappotto termico, infissi interni. Potrei procedere nel rispetto del colore e decoro della facciata stessa oppure non mi sarebbe possibile? E ancora, ai fini della determinazione delle spese e del credito spettante, cosa avviene se poi in assenza di tabelle millesimali non si raggiunge un accordo sull'utilizzo di altro criterio quale ad esempio la rendita catastale?? 4) la difformità è anche esterna però perché c'è stata anche una trasformazione (senza alcuna comunicazione nei miei riguardi) di una finestra divenuta porta per uscire su un balcone. Tale aspetto neppure incide? Grazie in anticipo. Marco
#4 Inviato 14 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: La situazione al momento è di questo tipo: io risulto proprietario di un appartamento di ca 170mq al piano 2 è di un box al piano terra, invece le mie due sorelle hanno due appartamenti divisi (in realtà divisi solo ed apparentemente dal punto catastale) la cui superficie complessiva è pari e speculare al mio appartamento, pertanto la somma dei mq di entrambi gli appartamenti sarà complessivamente di 170mq (diciamo 125 + 45). In tal caso bisognerebbe vedere se le sorelle assieme hanno più di 500 millesimi, altrimenti avrebbero la maggioranza delle teste ma non dei millesimi e quindi tu le potresti bloccare. perasperaadastra dice: 1) Leggendo le sue risposte desumo quindi che se venisse convocata un'assemblea e deliberati i lavori a favore dell'impresa di mio fratello e in quest'ultimo anche la figura di tecnico poco potrei farci se entrambe le sorelle approvano. Se hai meno di 500 millesimi puoi farci poco, se hai 500 millesimi o più invece le sorelle non possono ottenere la doppia maggioranza (teste + millesimi) necessaria ad approvare la delibera, nel caso tu votassi contro o ti astenessi. perasperaadastra dice: La domanda che mi pongo è questa: per arrivare a tale risultato dovrebbero però pur sempre convocare un'assemblea. In quali forme però, inviando una raccomandata A/R? Sì, oppure basta anche che ti consegnino un avviso con richiesta di firmare la ricevuta. perasperaadastra dice: E quale tipo di documentazione a supporto dovrebbe essere presentata, oltre al preventivo, per deliberare tali lavori? Basta il preventivo.
#5 Inviato 14 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: E ancora, ai fini della determinazione delle spese e del credito spettante, cosa avviene se poi in assenza di tabelle millesimali non si raggiunge un accordo sull'utilizzo di altro criterio quale ad esempio la rendita catastale?? Visto che la somma dei vostri millesimi pare essere molto vicina, direi che la prima questione da dirimere sia proprio la redazione delle tabelle. O riuscite a trovare un accordo per usare la rendita catastale, la superficie o altro criterio "semplice", o incaricate un tecnico di redarre le tabelle e le approvate, o nel caso di muro contro muro non vi resterebbe che la strada giudiziale. perasperaadastra dice: supponiamo che io volessi provvedere al rifacimento di una parte soltanto della facciata, spicconamento cornicioni, cappotto termico, infissi interni. Potrei procedere nel rispetto del colore e decoro della facciata stessa oppure non mi sarebbe possibile? E' sempre possibile apportare delle migliorie se si provvede integralmente al pagamento e se queste non pregiudicano l'uso del bene da parte degli altri condomini. L'alterazione del decoro architettonico può essere un problema, conviene accordarsi prima con le sorelle; in assenza di accordo, potrebbero ricorrere in giudizio lamentando appunto un'alterazione e chiedere il ripristino o un indennizzo.
#6 Inviato 14 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: 4) la difformità è anche esterna però perché c'è stata anche una trasformazione (senza alcuna comunicazione nei miei riguardi) di una finestra divenuta porta per uscire su un balcone. Tale aspetto neppure incide? Sì ha ragione, l'avevi già nominata ma non ci ho fatto caso... A mio avviso la difformità va sanata prima di partire con i lavori (o ripristinando la finestra, o facendo domanda in comune e pagando la sanzione). Non escludo però che essendo una difformità lieve possa essere tollerata grazie alle nuove regole del decreto semplificazioni, bisognerebbe sentire un tecnico o il comune in merito.
#7 Inviato 14 Maggio, 2021 condo77 dice: Se hai meno di 500 millesimi puoi farci poco, se hai 500 millesimi o più invece le sorelle non possono ottenere la doppia maggioranza (teste + millesimi) necessaria ad approvare la delibera, nel caso tu votassi contro o ti astenessi. Sì, oppure basta anche che ti consegnino un avviso con richiesta di firmare la ricevuta. Scusami ma ai fini della deliberazione da quanto ho capito occorrono 333/1000 , è corretto? Avendo quindi loro la maggioranza delle teste renderebbero valida la costituzione dell'assemblea, e se occorressero i soli 333/1000 e non i 501/1000 avrebbero in tal senso vita facile. Almeno ciò è quanto ho desunto leggendo qualche articolo a riguardo: Credo tu ti riferisca, alla luce della volontà di tutti di eseguire il lavoro con superbonus 110%, alla potenziale possibilità di bloccare la loro scelta ricadente su quella determinata impresa/tecnico di mio fratello laddove avessi io almeno 500/1000, giusto? Ad ogni modo, le attuali rendite catastali (laddove si volesse seguire tale criterio), sono le seguenti: Marco: 614,58 (abitazione) + 240,15 (box) = R.C. 854,73 Lucia: 402.84 (abitazione) + 240,15 (box) = R.C. 642.99 Simona: 154.94 Pertanto la somma della rendita catastale dei beni di proprietà di Lucia e Simona è pari a 797.93 laddove la rendita catastale dei beni di mia proprietà è pari a 854,73 e pertanto superiore alla somma della rendita delle altre 2 sorelle. Resto in attesa di un riscontro e chiarimento al riguardo. Ringrazio ulteriormente. Saluti. Marco
#8 Inviato 15 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: Scusami ma ai fini della deliberazione da quanto ho capito occorrono 333/1000 , è corretto? Avendo quindi loro la maggioranza delle teste renderebbero valida la costituzione dell'assemblea, e se occorressero i soli 333/1000 e non i 501/1000 avrebbero in tal senso vita facile. Almeno ciò è quanto ho desunto leggendo qualche articolo a riguardo: Credo tu ti riferisca, alla luce della volontà di tutti di eseguire il lavoro con superbonus 110%, alla potenziale possibilità di bloccare la loro scelta ricadente su quella determinata impresa/tecnico di mio fratello laddove avessi io almeno 500/1000, giusto? Ad ogni modo, le attuali rendite catastali (laddove si volesse seguire tale criterio), sono le seguenti: Marco: 614,58 (abitazione) + 240,15 (box) = R.C. 854,73 Lucia: 402.84 (abitazione) + 240,15 (box) = R.C. 642.99 Simona: 154.94 Pertanto la somma della rendita catastale dei beni di proprietà di Lucia e Simona è pari a 797.93 laddove la rendita catastale dei beni di mia proprietà è pari a 854,73 e pertanto superiore alla somma della rendita delle altre 2 sorelle. Resto in attesa di un riscontro e chiarimento al riguardo. Ringrazio ulteriormente. Saluti. Marco Serve la maggioranza di teste e millesimi in assemblea, inoltre i millesimi devono essere almeno 333. A quanto pare le tue sorelle hanno la maggioranza delle teste (2 a 1), hanno almeno 333 millesimi (389 + 94 = 483) ma non hanno la maggioranza dei millesimi, almeno se tu intervieni in assemblea (517 millesimi) .
#9 Inviato 15 Maggio, 2021 condo77 dice: Serve la maggioranza di teste e millesimi in assemblea, inoltre i millesimi devono essere almeno 333. A quanto pare le tue sorelle hanno la maggioranza delle teste (2 a 1), hanno almeno 333 millesimi (389 + 94 = 483) ma non hanno la maggioranza dei millesimi, almeno se tu intervieni in assemblea (517 millesimi) . Buongiorno e grazie ancora per la risposta. C'è una cosa che però non riesco ancora a capire bene, perdonami e non volermene quindi. Quando dici che "Serve la maggioranza di teste e millesimi in assemblea, inoltre i millesimi devono essere almeno 333." cosa intendi dire esattamente? Nel senso i millesimi devono essere almeno 333 per poter rendere valida una delibera da quanto ho capito, ma superiori a 501 a quale fine? Intendi per l'approvazione del preventivo di una impresa? Inoltre, in questi casi si dovrebbe procedere prima ponendo all'ordine del giorno l'approvazione dei lavori e poi in una successiva assemblea dovremmo scegliere a quale impresa conferirli, oppure il tutto si deve fare in un'unica assemblea? Scusami per le tante domande, ti ringrazio moltissimo per il prezioso aiuto. 🙂
#10 Inviato 15 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: Buongiorno e grazie ancora per la risposta. C'è una cosa che però non riesco ancora a capire bene, perdonami e non volermene quindi. Quando dici che "Serve la maggioranza di teste e millesimi in assemblea, inoltre i millesimi devono essere almeno 333." cosa intendi dire esattamente? Nel senso i millesimi devono essere almeno 333 per poter rendere valida una delibera da quanto ho capito, ma superiori a 501 a quale fine? Intendi per l'approvazione del preventivo di una impresa? Inoltre, in questi casi si dovrebbe procedere prima ponendo all'ordine del giorno l'approvazione dei lavori e poi in una successiva assemblea dovremmo scegliere a quale impresa conferirli, oppure il tutto si deve fare in un'unica assemblea? Scusami per le tante domande, ti ringrazio moltissimo per il prezioso aiuto. 🙂 Tutte le delibere assembleari per essere approvate devono avere il voto favorevole della maggioranza delle teste (rispetto ai presenti in assemblea) e il voto favorevole della maggioranza dei millesimi (rispetto ai presenti in assemblea). Inoltre, il codice civile (e altre leggi) impongono di volta in volta delle soglie minime per i millesimi, che possono essere p.e. minimo 1/3 dei millesimi totali, minimo 1/2, minimo 2/3 ecc. Faccio alcuni esempi per chiarire, supponendo che il minimo sia pari a 1/3 dei millesimi totali (visto che così è nel tuo caso): presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 600 su 1000 millesimi: la delibera passa; presenti 3 su 9 condomini, 400 su 1000 millesimi; favorevoli 3 su 3 condomini, 400 su 1000 millesimi: la delibera passa; presenti 2 su 9 condomini: l'assemblea non ha luogo perché presenti meno di 1/3 dei partecipanti al condominio presenti 3 su 9 condomini, 400 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 300 su 1000 millesimi: la delibera non passa (meno di 1/3 dei millesimi totali); presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 1 su 3 condomini, 600 su 1000 millesimi: la delibera non passa (teste a favore non sono in maggioranza); presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 400 su 1000 millesimi: la delibera non passa (millesimi a favore non sono in maggioranza). Il tuo caso sarebbe simile all'ultimo qui citato. Modificato 15 Maggio, 2021 da condo77 1
#11 Inviato 16 Maggio, 2021 condo77 dice: Tutte le delibere assembleari per essere approvate devono avere il voto favorevole della maggioranza delle teste (rispetto ai presenti in assemblea) e il voto favorevole della maggioranza dei millesimi (rispetto ai presenti in assemblea). Inoltre, il codice civile (e altre leggi) impongono di volta in volta delle soglie minime per i millesimi, che possono essere p.e. minimo 1/3 dei millesimi totali, minimo 1/2, minimo 2/3 ecc. Faccio alcuni esempi per chiarire, supponendo che il minimo sia pari a 1/3 dei millesimi totali (visto che così è nel tuo caso): presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 600 su 1000 millesimi: la delibera passa; presenti 3 su 9 condomini, 400 su 1000 millesimi; favorevoli 3 su 3 condomini, 400 su 1000 millesimi: la delibera passa; presenti 2 su 9 condomini: l'assemblea non ha luogo perché presenti meno di 1/3 dei partecipanti al condominio presenti 3 su 9 condomini, 400 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 300 su 1000 millesimi: la delibera non passa (meno di 1/3 dei millesimi totali); presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 1 su 3 condomini, 600 su 1000 millesimi: la delibera non passa (teste a favore non sono in maggioranza); presenti 3 su 3 condomini, 1000 su 1000 millesimi; favorevoli 2 su 3 condomini, 400 su 1000 millesimi: la delibera non passa (millesimi a favore non sono in maggioranza). Il tuo caso sarebbe simile all'ultimo qui citato. Ok, molto chiaro, ti ringrazio. Ma, per assurdo, potrebbero procedere senza una preventiva assemblea incaricando qualche impresa? E nel caso ciò si verificasse, come ritieni sia opportuno tutelarsi?
#12 Inviato 16 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: Ok, molto chiaro, ti ringrazio. Ma, per assurdo, potrebbero procedere senza una preventiva assemblea incaricando qualche impresa? E nel caso ciò si verificasse, come ritieni sia opportuno tutelarsi? In assenza di delibera assembleare si tratta di iniziativa individuale alla quale tu non hai alcun obbligo di partecipare.
#13 Inviato 16 Maggio, 2021 condo77 dice: In assenza di delibera assembleare si tratta di iniziativa individuale alla quale tu non hai alcun obbligo di partecipare. Si ma se compie lavori che interessano anche parti comuni?
#14 Inviato 16 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: Si ma se compie lavori che interessano anche parti comuni? Può farlo, ma senza costi per te.
#15 Inviato 16 Maggio, 2021 condo77 dice: Può farlo, ma senza costi per te. Quindi scusami, mi stai dicendo che un condomino di iniziativa propria e senza interpellare in alcun modo altri condomini né metterlo al corrente, può scegliere di svolgere lavori che interessano aree comuni che a me non portino costo? E se, per assurdo, facesse delle modifiche da me non condivise non potrei far nulla?
#16 Inviato 16 Maggio, 2021 perasperaadastra dice: Quindi scusami, mi stai dicendo che un condomino di iniziativa propria e senza interpellare in alcun modo altri condomini né metterlo al corrente, può scegliere di svolgere lavori che interessano aree comuni che a me non portino costo? E se, per assurdo, facesse delle modifiche da me non condivise non potrei far nulla? Naturalmente non può fare modifiche che comportino danni o impedimenti. Per il resto sì. Articolo 1102 Codice Civile - Uso della cosa comune Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa.