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Raquel

Stalking condominiale - come si può fare?

Buonasera.

 

Sto passando per una situazione assurda, talmente assurda che, chi non ci è mai passato non riesce a credermi. Mi sento come in un di quei personaggi dei film Horror, dove solo lui/lei subisce e percepisce ciò che succede, nessun'altro si rende conto della situazione e quindi nessuno ci crede. Mi sento già molto giù di morale per questa cosa e qualche volte chiedo a me stessa se per caso non ho bisogno di un aiuto psicologico, che forse è tutto una mia impressione.... Ma, non lo è.

 

Vi spiego la mia situazione e chiedo se per caso qualcun'altro ha passato o passa per la mia stessa situazione... vi prego, mi scrivete.

 

 

Succede che, per la seconda volta sono venuta a vivere in una casa dove purtroppo non si ha privacy. Non lo so le aziende di costruzioni cosa fanno o cosa pensano... investono soldi in dei lussi non necessari, come l'aria condizionata nelle stanze, ascensore dei più moderni, ma trascurano la parte della costruzione propriamente detta.... e cioè, la casa è tutta fatta in cartongesso ... che per me è come carta velina, uno schifo!

 

Parlando normalmente, ma addirittura sussurrando, si sente ciò che dice il vicino di sopra o di sotto, o quelli dei lati. Quando il vicino apre la porta, sembra che sia la mia, quando cade un bicchiere, sembra che sia stato dentro casa mia, quando uno va in bagno a fare i suoi bisogni ovviamente si ascolta tutto perfettamente, se la vicina decide di mettere i tacchi solo tardo la sera o di mattina (o di pomeriggio se si rende conto che faccio un riposino!), ovviamente è fastidioso. Ma il rumore, questo è il di meno. La cosa veramente fastidiosa è percepire che i vicini ci ''stanno addosso '', come se controllassero ogni nostro movimento. Non ci lasciano un momento di tregua, sono sempre in casa. Se uno esci (sono una coppia) l'altro rimane in casa. Se usciamo, allora escono tutti i due insieme. Se sto con mio ragazzo a parlare in una stanza, di sicuro c'è qualcuno. Se ci spostiamo verso un'altra stanza, quello si sposta ugualmente. Se il telefono suona e mi sposto in un'altra zona della casa, mi 'insegue' il vicino. Se vado in camera a fare qualcosa, tra un po' arriva lui o lei di sopra, se mi sposto nel soggiorno, arriva lui o lei e è così intera giornata! NOI NON SIAMO MAI SOLI, MAI! E la cosa è così evidente che sembra proprio che non vogliono nascondere! Visto che sentono ogni cosa che diciamo e che facciamo, praticamente vivono in base a ciò che facciamo. Rimangono in silenzio assoluto, non fanno rumore neanche con la stoviglia per non farci percepire dove si trovano di preciso (pensate che addirittura ascolto i rumori dei vicini del quarto piano! Io sono al secondo), non sentono una tv o una radio, non aprono bocca, come se dovessero stare attenti assolutamente a tutto ciò che facciamo o diciamo. La signora in questione usa i tacchi solo in quelli orari come menzionato prima, dal momento in cui mi alzo, silenzio totale. Negli altri momenti, camminano nelle punte dei piedi, senza far rumore, ma fanno percepire che erano lì ad ascoltarci! Io da un po' comunico col mio compagno con i messaggi, non parliamo più dei nostri progetti, dei nostri programmi dentro casa... parliamo solo di banalità varie, niente di personale. Tra altro, ogni volta che sono in bagno arriva anche lui di sopra! Una cosa assurda! Sembra un incubo! Questi vicini (tra i 40 e 50 anni direi)li abbiamo visti pochissimi volte, praticamente non ci incrociamo mai e nelle poche volte che ci siamo incontrati ci ha sempre salutati simpaticamente! Non so cosa pensare... non ce la faccio più e siamo qui solo da 5 mesi! Come risguardare i miei diritti contro una ''minaccia fantasma'', invisibile, che non ho mezzi di provare.... come si può fare?

 

Se qualcuno si è già trovato nella situazione, scrivetemi vi prego!

Hai ragione quando ti lamenti del fatto che la questione della trasmissione dei rumori negli appartamenti viene tenuta in scarsa considerazione dai costruttori, attenti più al guadagno che alla buona prassi edilizia. Detto questo, ti consiglio caldamente di cambiare casa per non impazzire. La serenità della vostra vita vale ben di più della spesa di un trasloco. Accertatevi bene prima della situazione, una casa isolata per voi è l'ideale. Saluti.

La mia non è una risposta ma un'esposizione di fatti che mi tolgono il sonno e mi provocano ansia.

La mia situazione è diversa. La proprietaria dell'immobile (noi viviamo in un appartamento sopra di lei che abbiamo preso in locazione) inizialmente sembrava gentilissima. Gli inquilini precedenti e quelli al PT mi hanno avvisato, dopo che ormai ci eravamo trasferiti da 2 anni, che va a periodi, e poi quando le scatta la molla rende "la vita impossibile" al locatore che vorrebbe mandare via ma che per contratto non può fare. Pensavo esagerassero nei loro racconti, mi sembrava impossibile arrivasse a certi punti. Ma ora tocca a noi. In base al contratto abbiamo diritto a mettere in giardino una vettura. Nel contratto non si parla di motocicletta. Quando siamo venuti qui ad abitare la signora ha detto di mettere la motocicletta in un ripostiglio che ci ha messo a disposizione ma, poiché non entrava dalla porta, ci ha dato l'usufrutto di una tettoia (di sua spontanea volontà, non abbiamo chiesto nulla). Qualche tempo dopo ha detto che visto che eravamo inquilini modello ci ha offerto un parcheggio coperto anche per la seconda auto, che noi parcheggiavamo all'esterno, a titolo gratuito. Poi un giorno, improvvisamente, ha detto che dovevamo darle 80 euro al mese per il parcheggio del secondo veicolo e che dovevamo togliere la moto, altrimenti erano altri 30 euro. A questo punto le abbiamo detto che non c'era problema e che avremmo tolto l'auto, parcheggiandola fuori come in precedenza, chiedendo però lumi sul parcheggio della moto. Ha risposto che lei spendeva moltissimo per tenere in ordine il giardino (che noi possiamo solo guardare e calpestare per venire a casa) e che quindi, se non volevamo pagare per la motocicletta, mio marito avrebbe dovuto occuparsi di tagliare l'erba e pulire le foglie. Cosa regolarmente fatta. Dopo un mese ha detto che mio marito non teneva in ordine il giardino come voleva lei e quindi dovevamo pagare il parcheggio. A questo punto mio marito le ha detto di non preoccuparsi, di pur chiamare un giardiniere che avrebbe portato fuori sia l'auto che la moto e così abbiamo fatto. Da quel momento è finita la pace. Ogni qual volta arrivava qualcuno a farci visita usciva, chiedeva chi fosse e dove andasse e perché. Anche a mio figlio, al quale ha detto: lei non è il figlio della signora, è troppo giovane. Lì per lì sentendo le voci ho aperto l'uscio di casa e ho tranquillizzato la signora, dicendole che quello era, è ed è sempre stato mio figlio. Così ha iniziato a indagare con amici e parenti, spiando ogni mia mossa, di mio marito, e di chi veniva a farci visita. Poi ha installato una telecamera sulle scale fuori dalla sua porta e alla porta d'entrata. E quando uscivo mi aspettava fuori dicendomi: è un abito nuovo quello che indossa? I soldi per i vestiti li ha. Oppure: che profumo, dev'essere costoso. O se arrivavo con un sacchetto: ha fatto spesa? La cosa mi ha parecchio infastidito e cortesemente ho cercato un modo per rispondere alle sue domande. Abito nuovo? No signora, li cucio io (ed è vero!). Che profumo: ho appena fatto la doccia. Ma tutto ciò non è servito. Il mese scorso ha messo una scritta all'interno del palazzo dove abbiamo l'accesso lei e noi con scritto: ho smarrito il portamonete come questo (ritagliato un finto portamonete dalla plastica), però di pelle, contenente i soldi degli affitti (lei affitta anche una decina di parcheggi oltre a 2 appartamenti), 2'500 euro, così suddivisi, con l'elenco. Ora, poiché gli inquilini del PT hanno un'altra entrata, l'ho veramente vissuto come se volesse essere un'accusa nei nostri confronti. Un giorno mi ha fatto un agguato accanto alla vettura. Stavo per andare al lavoro. Signora aiuto, sono chiusa fuori di casa. Sembrava sconvolta. Così sono andata con lei per vedere se potessi aiutarla. Si era chiusa fuori con un catenaccio e tanto di lucchetto rinchiuso dentro ad un nastro adesivo spessissimo. Come fare? le ho chiesto se avesse le chiavi del lucchetto e se fosse stata lei a farlo. Mi ha risposto: si perché qualcuno è entrato in casa mia e mi ha cambiato le chiavi. Con pazienza sono risalita nel mio appartamento, ho preso un taglierino, ho disfatto il nastro adesivo e le ho chiesto se poteva darmi il mazzo di chiavi, che controllavo con calma se per caso la chiave del lucchetto fosse nel mazzo. Risposta: NO, credo di averlo lasciato all'interno. Nel mazzo che aveva in mano ho visto una chiave che poteva essere quella e le ho chiesto di provare ad aprile, ed il lucchetto si è aperto. Oh, grazie, visto che le piacciono i fiori le comprerò un vaso. Signora, lasci stare. Ora però devo andare al lavoro.

Premessa: sul pianerottolo avevo un piccolo tavolino con delle piante di fiori (le avevo chiesto il permesso per metterlo ovviamente). Settimana scorsa ho sentito dei rumori sul pianerottolo e ho aperto la porta: c'era lei con in mano un annaffiatoio piccolo giallo. L'ho salutata e sono uscita. Al ritorno le piante sembravano sofferenti ma erano bagnate. Il mattino seguente, pronta per andare al lavoro, ho aperto la porta e ho sentito scendere qualcuno dalle scale, poi ho visto a terra dei guanti di gomma e l'annaffiatoio piccolo giallo. Al ritorno dal lavoro le piante erano in uno stato pietoso. Così ho portato all'interno il tavolino, ho tolto la terra, lavato le radici e reinterrato le piante (una mi sa che non ce la fa). Il giorno dopo al rientro dal lavoro su tutta la scala fino a metà tra il suo piano e il mio e sul corrimano che porta di sopra in solaio dei nastri verdi (corrimano infiocchettato) ma, da metà corrimano tra il suo piano e il mio e tutt'attorno al mio pianerottolo nastri neri a lutto. Mi sono permessa di chiederle se per caso fosse morto qualcuno. Di rimando: da me no, e da lei? ahhaha (risata sadica) e poi: e comunque se non le piace a me non interessa, la casa è mia, la scala è mia e l'addobbo come voglio. Io fra l'altro ho problemi di deambulazione e così ho pure difficoltà ad usare il corrimano). Ho due gatti ed evidentemente non li lascio più uscire nemmeno sul pianerottolo, per timore che possa far loro del male. Vivo in costante tensione e ieri è apparso un nuovo cartello: se dovessero esserci atti di vandalismo da ignoti non solo all'interno del palazzo ma anche all'esterno o in giardino, dividerò le spese per il ripristino tra gli inquilini. Poiché non è la prima volta che di notte o di giorno lei stessa fa cose assurde (tipo tagliare tutta l'edera da un muretto di sostegno), asserendo che sono stati ignoti come a pitturare parte di un suo ripostiglio ecc., ora ho il terrore che possa fare qualcosa e incolpare noi. Come devo comportarmi? Sto vivendo in uno stato d'ansia che mi toglie anche il sonno di notte. Temo quando apro l'uscio che i gatti possano uscire senza che me ne accorga, quando porto fuori la spazzatura temo di trovare qualche scherzo nei bidoni.... una situazione impossibile da gestire.

Se qualcuno ha qualche consiglio valido.... sono qui. Grazie in anticipo

ti consiglio di andare a vivere in villa oppure in piccoli cond. vecchio stile costruiti con i mattoni

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