#1 Inviato 9 Gennaio, 2017 Buongiorno sono nuovo del forum, volevo porvi questa situazione: Un condomino si accorge dopo 10 anni che l’area (da sempre delimitata con paletti e rete metallica) di giardino privato da lui acquistata con l’appartamento è difforme in dimensioni a quella rogitata. L’area è più piccola ed ora rivendica la proprietà chiedendo al Condominio di realizzare una nuova recinzione a confine intimando anche dei tempi precisi onde evitare la realizzazione da parte sua anticipando il costo e rivalendosi successivamente sul condominio. E’ possibile tale procedura? I costi li deve pagare il condominio? Partiamo dallo stato di fatto: non è un muro di cinta, quindi le normative sui muri di cinta e confini non dovrebbero potersi applicare; la recinzione è completamente interna alla sua proprietà, come fa a dire che è del condominio? e le eventuali spese le deve davvero pagare il condominio? Grazie
#2 Inviato 9 Gennaio, 2017 Salve, da quel che ho compreso Tizio è proprietario di un area che nel rogito è di certe dimensioni mentre lui l'ha sempre avuta recintata di dimensioni inferiori, quindi ora chiede che sia ampliata così come nell'atto. Pur non guardando i documenti, per una risposta sicuramente più certa, la spesa è a totale suo carico, essendo proprietà privata. Se necessario può contattarmi --link_rimosso-- (leggendo le regole per la consulenza). Cordiali saluti.
#3 Inviato 9 Gennaio, 2017 Come pensavo io, in settimana ci sarà la riunione condominiale, vedremo cosa ne esce ed al massimo la ricontatterò con qualche elemento in più. Per ora grazie Distinti saluti
#4 Inviato 9 Gennaio, 2017 Occorre, anche, evidenziare che quanto è accaduto ossia la difformità dimensionale del giardino rispetto a quella rogitata non ne è responsabile ne il condominio ne il privato. Come è stato già evidenziato il privato, proprietario del giardino, procede a sue spese per poi rivalersi, eventualmente, sul reale responsabile che in questo caso è il soggetto che gli ha venduto l'area in questione. Queste operazioni andrebbero eseguite in contraddittorio con il condominio. Ossia lui potrà procedere se le superfici che a lui mancano sono realmente, ora, possedute dal condominio. Quindi di contro il condominio dovrebbe valutare se tale circostanza è effettivamente in essere.
#5 Inviato 10 Gennaio, 2017 Che documenti fanno fede? quelli presentati in comune con la concessione edilizia o quelli catastali? In realtà la parte che rivendica il condomino è ad uso del condominio essendo una sottilissima striscia di terreno del passaggio pedonale di accesso ai box ed un'altra parte di un paio di mq. sotto ad un balcone al piano interrato ora usato come parcheggio da un altro condomino.
#6 Inviato 10 Gennaio, 2017 Fanno di sicuro fede i grafici di progetto presentati in comune, ma anche quello che è indicato nel rogito del notaio. Ovviamente le due cose devono coincidere. Ossia il rogito deve indicare delle dimensioni o misurazioni che afferiscono alla concessione edilizia. Quello che è indicato al catasto non è probatorio. Credo che per risolvere la questione ti occorre un tecnico che valuterà, mediante opportune misurazioni, il tutto. Analogamente dovrebbe fare il condominio.
#7 Inviato 13 Gennaio, 2017 Solo per aggiornarvi, alla riunione condominiale di ieri non c'erano i numeri per deliberare su nulla, nemmeno la nomina dell'amministratore. Per ora grazie