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laudano

Sollecito di pagamento con lettera avvocato

paul_cayard dice:

questi avvocati forse "ci marciano" o non sono pratici di regole condominiali ...

 

io ho sempre fatto in prima persona lettere di sollecito agli "scordarelli" (anche fino a tre) con costi a carico del condominio perchè reputo interesse del condominio recuperare il dovuto.

 

quando sono poi andato dall'avvocato, dietro delibera assembleare per far emettere d.i., non ha mai fatto una lettera di messa in mora preventiva (le avevo già fatte io) ed il d.i. è sempre stato regolarmente emesso.

 

solo lo scorso anno ho fatto fare all'avvocato due lettere di sollecito (dopo le mie) a due condòmini particolari, che guarda caso hanno pagato appena pochi giorni dopo averla ricevuta.

questo l'ho interpretato come una sorta di menefreghismo nei riguardi del condominio (da me rappresentato) ed ho addebitato a costoro le spese della lettera di sollecito dell'avvocato (secondo il criterio del "te la sei cercata" come si potrebbe argomentare): un condomino, dei due, mi ha chiesto spiegazioni di questo addebito personale ed io gliele ho date così come descritto sopra e dicendogli anche che le spese per il d.i. sarebbero state anche superiori e che c'era andato bene lui ...

 

se poi impugnerà l'imputazione ad personam di quella spesa e io non potessi rispalmarla sul condominio (cosa che farei) perchè non autorizzato a far fare una lettera di sollecito dall'avvocato, pazienza ... diventerò più povero di 60 euro ...

Sono perfettamente d'accordo con te. Mi sono sempre comportato come te. Solo che di recente, da un annetto circa, stanco di vedere i miei solleciti essere ignorati, ed avendo accorpato allo studio, un giovane legale, faccio fare direttamente a lui il sollecito a cui seguirà il decreto ingiuntivo, sempre depositato da lui. Da quando uso questo schema ho visto ridurre sensibilmente il numero dei morosi. Avendo inoltre conferma di quanto poco seriamente venissero prese le mie lettere di sollecito.
Quindi capirai come le posizioni giuridiche sorte in questa discussione mi abbiano un po', come dire, disorientato. Pensavo di aver trovato una soluzione ed invece essa stessa potrebbe rappresentare un problema. 

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Enomis dice:

Sono perfettamente d'accordo con te. Mi sono sempre comportato come te. Solo che di recente, da un annetto circa, stanco di vedere i miei solleciti essere ignorati, ed avendo accorpato allo studio, un giovane legale, faccio fare direttamente a lui il sollecito a cui seguirà il decreto ingiuntivo, sempre depositato da lui. Da quando uso questo schema ho visto ridurre sensibilmente il numero dei morosi. Avendo inoltre conferma di quanto poco seriamente venissero prese le mie lettere di sollecito.
Quindi capirai come le posizioni giuridiche sorte in questa discussione mi abbiano un po', come dire, disorientato. Pensavo di aver trovato una soluzione ed invece essa stessa potrebbe rappresentare un problema. 

hai ragione, ma ... la legge è legge e vassi rispettata ...

ci sono pure sentenze di cassazione ...

però credo di poter supportare in qualsiasi ambito i miei comportamenti, e visto che le sentenze (anche quelle di cassazione) fanno comunque riferimento a casi specifici pur dando degli orientamenti, quando sarà il momento vedremo lo sviluppo degli eventi.

🙂

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Enomis dice:

Molti avvocati sostengono di non poter procedere direttamente con il decreto ingiuntivo, ed allora l'amministratore si troverebbe tra 2 fuochi. Da un lato l'obbligo a procedere, ma dall'altro l'obbligo di una categoria a fare prima un avvertimento (pagato).

Nel lontano 2008, quando feci un corso propedeutico presso la sede provinciale di un'associazione, mi dissero che l'associazione era convenzionata con alcuni avvocati che inviavano gratuitamente (salvo i 4 euro di spese postali vive) la prima lettera di sollecito "deontologica" (anche se l'amministratore ne avesse mandata già altre) a condizione che fosse affidato loro l'incarico di procedere con decreto ingiuntivo nel caso in cui i morosi non avessero pagato.

Quando anni fa condivisi questa notizia, scoprii che non era una novità e molte associazioni e molti amministratori professionisti erano attrezzati in tal senso, che fosse l'avvocato segnalato dall'associazione o che fosse l'avvocato di fiducia dell'amministratore.

Non so se ora le cose sono cambiate perchè io non ho mai avuto bisogno e non mi sono mai rivolto a questi avvocati.

Scusate l'intrusione.

Faccio presente a tutti coloro che scrivono, anche inorriditi, che tutte le spese (e mi riferisco ai costi addebitabili al condomino, sia in via generale oltre che ad personam) sono deliberate dall'assemblea in fase di accettazione del mandato: quanto non calcolabile nel preventivo proposto dall'amministratore, dovrebbe essere, quanto meno, quantificabile mediante tariffario (proposto dall'amministratore ed accettato dall'assemblea) e non lasciato al libero arbitrio di chi amministra.

 

Michele

mich_prof dice:

Scusate l'intrusione.

Faccio presente a tutti coloro che scrivono, anche inorriditi, che tutte le spese (e mi riferisco ai costi addebitabili al condomino, sia in via generale oltre che ad personam) sono deliberate dall'assemblea in fase di accettazione del mandato: quanto non calcolabile nel preventivo proposto dall'amministratore, dovrebbe essere, quanto meno, quantificabile mediante tariffario (proposto dall'amministratore ed accettato dall'assemblea) e non lasciato al libero arbitrio di chi amministra.

 

Michele

ciao

se ti limiti al solo onorario dell'amministratore è così.

Se però intendi qualsiasi spesa di gestione ti sbagli, tralasciando le spese urgenti che già il legislatore ha definito e autorizzate quando tali.

L'esempio più banale:   si brucia una lampadina, leggendo alla lettera la tua risposta, non posso sostituirla perchè non è una spesa urgente, quindi dovrei convocare una assemblea spendendo almeno 2/300 € per farmi autorizzare a chiamare un elettricista.     Il buon senso lo buttiamo nel fosso ?  In medio stat virtus.

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