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roslid

Sito internet deliberato ma inattivo. Si chiede all'amm/re nuovo ( Avvocato ) che le comunicazioni avvengano soltanto via Pec condominiale o sua personale.

Buonasera.

Il 10 gen. 2015 l’assemblea dei condomini, all’unanimità dei presenti con 769/1000 mill., deliberò l’attivazione del sito internet ( art. 71-ter c.c. ), entro e non oltre il 20/06/15. Riporto integralmente la deliberazione scritta a verbale:

a ) …..”il sito internet deve comprendere”: tutti i documenti condominiali come ad esempio le fatture, mod. F/24, mod. AC, i libri obbligatori di cui all’art. 1130, n. 6/7, la corrispondenza in entrata e in uscita, la creazione di una “password complementare” per i partecipanti al condominio che potranno accedere direttamente al conto corrente ed estrarre, a proprio piacimento, qualsiasi copia inerente i documenti condominiali in formato digitale. Si precisa che la “password complementare” ha solo lo scopo di visualizzare le operazioni sul conto corrente, in quanto soltanto all’amministratore spetta il compito, per legge, di emettere bonifici, prelievi e pagamenti. Infine, la creazione di una Pec e di una email.”

b ) …..”lo scopo di tale attivazione ( con spese a carico di noi proprietari ) è il seguente”:

1. “la trasparenza gestionale” in quanto tutte le riscossioni delle quote condominiali e le spese da pagare dovranno transitare esclusivamente per il c/c bancario del condominio;

2. “per evitare che qualche condomino” possa ricorrere all’A.G per ottenere la copia dei documenti condominiali richiesti a ½ raccomandata a/r all’amministratore pro-tempore il quale potrebbe“boicottare” l’invio” o non permettere al condomino di visionare la documentazione condominiale;

3. “per evitare di disturbare continuamente o intralciare” l’operato dell’amministratore pro-tempore”.

4. “per evitare le spese postali sia carico dei condomini” che del condominio.

Conclusione: il sito è iniziato incompleto, anzi è inattivo a tutt’oggi e in data 18/06/2016 è subentrato il nuovo amministratore ( il 3°! ), di professione avvocato.

Premesso che:

• in data ….marzo 2016 ho richiesto, a mezzo di raccomandata a/r, all’amministratore di inviarmi ( mi ha sempre impedito di visionare i documenti presso casa sua! ) via email o a mezzo raccomandata postale o a mano, le fotocopie di alcuni documenti condominiali debitamente da lui firmati, descritti in un elenco dettagliato come, ad esempio: registro contabile, fatture, mod. F/24 etc.e comunicando che le spese di fotocopie erano a mio carico.

• L’amministratore decide e comunica a tutti i condomini che per qualsiasi comunicazione condominiale o richiesta di documenti bisogna inoltrarle via fax oppure con MSM tramite cell. personale n. 347……

 

Le mie domande, per le quali vorrei delle risposte precise, sono le seguenti:

 

è giusto che anche il nuovo amministratore professionista voglia continuare sulla strada tracciata dai due amministratori condomini non professionisti nonchè inadempienti e cioè non attivare il sito internet come da succitata delibera?

è giusto che il nuovo amministratore professionista possa obbligare i condomini ad usare il fax ( il mio non è funzionante e non tutti i condomini ne sono provvisti…), mentre invece potrebbe attivare il sito internet comunicandoci l’indirizzo di posta elettronica certificata o email? Oppure comunicarci la sua Pec visto che si firma: “l’amministratore Avv. Tizio”?.

Se fino ad oggi il sito è rimasto inattivo non è colpa mia, per cui è giusto addebitarmi le spese di fotocopia dei documenti richiesti?

Posso chiedere all’amministratore la Pec personale? , mentre io gli comunico la mia?

Posso chiedere al nuovo amministratore che qualsiasi comunicazione condominiale da ricevere o da inviare sia fatta tramite Pec o email condominiale o la sua Pec personale ( sono riuscito, tramite il suo Cod. Fisc., a procurarmela! ) soprattutto in virtù di quanto deliberato alla lettera b ) punto 4? ( chissà se lo farà mai visto l’inizio....) o mi devo comprare, per forza, un fax?????!!!!

Devo richiedere nuovamente i documenti con una nuova raccomandata al nuovo amministratore o è sufficiente la mia prima raccomandata? Cosa mi consigliate?

Vi chiedo di fornirmi risposte precise e di legge. Inoltre secondo Voi qual’è la strada migliore da seguire. Vi ringrazio anticipatamente.

... Cosa mi consigliate?

Vi chiedo di fornirmi risposte precise e di legge...

La delibera del 10 gennaio è perfetta.

La risposta "di Legge" è quella di diffidare l''amministratore ad adempiere a quanto deliberato dall'assemblea perchè è un suo obbligo sancito dall'art. 1130 c.c. altrimenti anche un solo condòmino potrà ricorrere in Tribunale e richiedere la revoca giudiziale.

 

Art. 1130 c.c.

L'amministratore, oltre a quanto previsto dall'articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve:

1) eseguire le deliberazioni dell'assemblea, convocarla annualmente per l'approvazione del rendiconto condominiale di cui all'articolo 1130-bis e curare l'osservanza del regolamento di condominio;...

 

...Inoltre secondo Voi qual’è la strada migliore da seguire.
Poichè avete deliberato con il voto favorevole ed unanime dei presenti di ben 769 millesimi sembrate un condominio molto unito.

Presentatevi in massa dall'amministratore ed obbligatelo ad eseguire la delibera altrimenti lo revocate e vi trovate un quarto amministratore.

Stavolta, però, patti chiari ed amicizia lunga con il nuovo amministratore.

Voi dovete specificare esattamente i servizi che volete, facendogli leggere anche la delibera del 10 gennaio 2015. In base a quello che chiedete sarà suo diritto rifiutare o accettare proponendovi un compenso adeguato.

Prima di fare il matrimonio amministratore/condominio è necessaria una promessa alla quale far fede.

... la deliberazione scritta a verbale:

a ) …..”il sito internet deve comprendere”: tutti i documenti condominiali come ad esempio le fatture, mod. F/24, mod. AC, i libri obbligatori di cui all’art. 1130, n. 6/7, la corrispondenza in entrata e in uscita, la creazione di una “password complementare” per i partecipanti al condominio che potranno accedere direttamente al conto corrente ed estrarre, a proprio piacimento, qualsiasi copia inerente i documenti condominiali in formato digitale. Si precisa che la “password complementare” ha solo lo scopo di visualizzare le operazioni sul conto corrente, in quanto soltanto all’amministratore spetta il compito, per legge, di emettere bonifici, prelievi e pagamenti. Infine, la creazione di una Pec e di una email.”

b ) …..”lo scopo di tale attivazione ( con spese a carico di noi proprietari ) è il seguente”:

1. “la trasparenza gestionale” .......

 

Conclusione: il sito è iniziato incompleto, anzi è inattivo a tutt’oggi e in data 18/06/2016 è subentrato il nuovo amministratore ( il 3°! ), di professione avvocato.

Premesso che:

• in data ….marzo 2016 ho richiesto, a mezzo di raccomandata a/r, all’amministratore di inviarmi ( mi ha sempre impedito di visionare i documenti presso casa sua! ) via email o a mezzo raccomandata postale o a mano, le fotocopie di alcuni documenti condominiali debitamente da lui firmati, descritti in un elenco dettagliato come, ad esempio: registro contabile, fatture, mod. F/24 etc.e comunicando che le spese di fotocopie erano a mio carico.

L’amministratore decide e comunica a tutti i condomini che per qualsiasi comunicazione condominiale o richiesta di documenti bisogna inoltrarle via fax oppure con MSM tramite cell. personale n. 347……

 

Le mie domande, per le quali vorrei delle risposte precise, sono le seguenti:

 

è giusto che anche il nuovo amministratore professionista voglia continuare sulla strada tracciata dai due amministratori condomini non professionisti nonchè inadempienti e cioè non attivare il sito internet come da succitata delibera?

è giusto che il nuovo amministratore professionista possa obbligare i condomini ad usare il fax ( il mio non è funzionante e non tutti i condomini ne sono provvisti…), mentre invece potrebbe attivare il sito internet comunicandoci l’indirizzo di posta elettronica certificata o email? Oppure comunicarci la sua Pec visto che si firma: “l’amministratore Avv. Tizio”?.

Se fino ad oggi il sito è rimasto inattivo non è colpa mia, per cui è giusto addebitarmi le spese di fotocopia dei documenti richiesti?

Posso chiedere all’amministratore la Pec personale? , mentre io gli comunico la mia?

Posso chiedere al nuovo amministratore che qualsiasi comunicazione condominiale da ricevere o da inviare sia fatta tramite Pec o email condominiale o la sua Pec personale ( sono riuscito, tramite il suo Cod. Fisc., a procurarmela! ) soprattutto in virtù di quanto deliberato alla lettera b ) punto 4? ( chissà se lo farà mai visto l’inizio....) o mi devo comprare, per forza, un fax?????!!!!

Devo richiedere nuovamente i documenti con una nuova raccomandata al nuovo amministratore o è sufficiente la mia prima raccomandata? Cosa mi consigliate?

Vi chiedo di fornirmi risposte precise e di legge. Inoltre secondo Voi qual’è la strada migliore da seguire. Vi ringrazio anticipatamente.

la psw complementare nulle ha a che vedere col sito internet (presso alcune banche è possibile fare quanto dici, presso altre no: non so la vostra banca).

 

l'art. 1129 obbliga l'amministratore a far conoscere luogo e orari in cui poter prendere visione della documentazione: non si può rifiutare.

http://studiolegalemarinaci.it/diritto-accesso-documenti-condominiali-modalita-limiti-sintesi-approfondimento/

http://www.condomini.altervista.org/VisioneDocumentii.htm

 

ognuno chiede all'amministratore nelle forme previste e lui non può certo obbligare ad alcunchè.

 

non può obbligare i condomini ad usare il fax.

 

forse la SUA pec potrebbe non fornirtela: fategli aprire una pec condominiale eventualmente

 

se ti fa e ti invia copie da te richieste è giusto che te le addebuiti (così come previsto).

 

non puoi obbligarlo alla pec: farà come è previsto dalla legge (pec, fax, raccomandata postale A/R, raccomandata a mano)

 

la email std non è probante per l'ufficialità e formalità della comunicazione.

 

... eventualmente nominate un quinto amministratore 😂

.......per Paul Cayard: non capisco mi potresti spiegare meglio? Grazie

 

la psw complementare nulle ha a che vedere col sito internet (presso alcune banche è possibile fare quanto dici, presso altre no: non so la vostra banca)....... La mia banca accetta la password complementare che bisogna rinnovarle, trami l'amministratore, ogni due mese. Le ho ricevute da due amici condomini ma mai dall'amministratore. Forse tale privilegio lo detengono pochi condomini privilegiati. Quindi non posso prendere visione degli e/c postali, nonostante ho inoltrato all'amministratore uscente richiesta a mezzo racc. ar. Cosa dovrei fare o comunicare al nuovo amministratore attuale?. Inoltre tu mi dici:

.....non puoi obbligarlo alla Pec personale...io penso di si per due motivi:

a) come ho detto sopra, lui in q. di amministratore si firma:"Amministratore pro-tempore e si firma: Avv. Tizio".

b ) ho fatto ricerca col suo c.f. su internet ed essendo iscritto all'albo degli avvocati sono riuscito a ricavarmi la sua Pec.

c) quando tu mi dici che ..."l'amministratore non è obbligato a fornirmi la Pec"...ma allora è vietato dalla privacy se le mie comunicazioni gliele invio tramite Pec di cui sono in possesso? Potrei ricevere una denunzia da parte sua? Sarò più chiaro per fornirti più notizie. La sua nomina è stata pilotata e le delibere non sono chiare, per me. Come ad esempio: la sua nomina non è completa perchè nel verbale non sono stati menzionati i dati anagrafici e professionali nè l'orario in cui prendere visione della documentazione. Per me potrebbe essere anche una formalità che senz'altro è da trascurare in quanto ero assente alla riunione ed ho condiviso la risposta fornitami già da questo sitoweb. Comunque un amministratore esperto e, per giunta, avvocato di professione non dovrebbe commettere questi errori formali! L'amministratore potrebbe giustificarsi dicendo che i dati li ha comunicati durante lo svolgimento dell'assemblea ma che il Presidente ha dimenticato di farli scrivere a verbale Segretario. Allegato alla copia del verbale non ho ricevuto la copia della sua offerta per la nomina ad amministratore in modo da visionare se i sui dati erano completi. La sua offerta è stata inserita nel verbale come pro-memoria. essendo il verbale non tanto chiaro. Cosa c'è meglio della Pec visto che neanche le email sono valide legalmente e che per colpa dei precedenti amministratori non si è attivato il sito internet deliberato? Sono dubbioso e ti pregherei di rispondermi dettagliatamente e farmi capire che la legge è così, purtroppo. Grazie.

.......per Paul Cayard: non capisco mi potresti spiegare meglio? Grazie

 

la psw complementare nulle ha a che vedere col sito internet (presso alcune banche è possibile fare quanto dici, presso altre no: non so la vostra banca)....... La mia banca accetta la password complementare che bisogna rinnovarle, trami l'amministratore, ogni due mese. Le ho ricevute da due amici condomini ma mai dall'amministratore. Forse tale privilegio lo detengono pochi condomini privilegiati. Quindi non posso prendere visione degli e/c postali, nonostante ho inoltrato all'amministratore uscente richiesta a mezzo racc. ar. Cosa dovrei fare o comunicare al nuovo amministratore attuale?. Inoltre tu mi dici:

.....non puoi obbligarlo alla Pec personale...io penso di si per due motivi:

a) come ho detto sopra, lui in q. di amministratore si firma:"Amministratore pro-tempore e si firma: Avv. Tizio".

b ) ho fatto ricerca col suo c.f. su internet ed essendo iscritto all'albo degli avvocati sono riuscito a ricavarmi la sua Pec.

c) quando tu mi dici che ..."l'amministratore non è obbligato a fornirmi la Pec"...ma allora è vietato dalla privacy se le mie comunicazioni gliele invio tramite Pec di cui sono in possesso? Potrei ricevere una denunzia da parte sua? Sarò più chiaro per fornirti più notizie. La sua nomina è stata pilotata e le delibere non sono chiare, per me. Come ad esempio: la sua nomina non è completa perchè nel verbale non sono stati menzionati i dati anagrafici e professionali nè l'orario in cui prendere visione della documentazione. Per me potrebbe essere anche una formalità che senz'altro è da trascurare in quanto ero assente alla riunione ed ho condiviso la risposta fornitami già da questo sitoweb. Comunque un amministratore esperto e, per giunta, avvocato di professione non dovrebbe commettere questi errori formali! L'amministratore potrebbe giustificarsi dicendo che i dati li ha comunicati durante lo svolgimento dell'assemblea ma che il Presidente ha dimenticato di farli scrivere a verbale Segretario. Allegato alla copia del verbale non ho ricevuto la copia della sua offerta per la nomina ad amministratore in modo da visionare se i sui dati erano completi. La sua offerta è stata inserita nel verbale come pro-memoria. essendo il verbale non tanto chiaro. Cosa c'è meglio della Pec visto che neanche le email sono valide legalmente e che per colpa dei precedenti amministratori non si è attivato il sito internet deliberato? Sono dubbioso e ti pregherei di rispondermi dettagliatamente e farmi capire che la legge è così, purtroppo. Grazie.

provo a chiarire il mio pensiero.

tu avevi scritto che il verbale diceva " ... il sito internet deve comprendere ... la creazione di una “password complementare” per i partecipanti al condominio che potranno accedere direttamente al conto corrente : io intendo che è un qualcosa che ha a che vedere con la banca e il condominio e non con il sito internet in sè. sarebbe buona cosa e voi l'avete (non capisco perchè non tutti ...).

credo che se lui vuole può fornire la sua pec di avvocato comunicandolo formalmente a tutti, ma potrebbe voler tenere separate le comunicazioni della sua professione da quelle di amministratore: per questo dicevo che eventualmente fategli creare una pec di amministrazione condominiale. che si firmi avv. tizio significa solo che vuole far conoscere il suo titolo.

se conosci la sua pec puoi scrivergli, ma credo che possa invitarti a soprassedere se fai riferimento a fatti di condominio e lui non ti abbia autorizzato ad usare la sua pec professionale anche per questi fatti.

non credo poi che tu leda nessun diritto (potresti scrivere anche una raccomandata all'avvocato tizio che ha lo stesso valore) se invii una pec alla sua pec, dico solo che potrebbe invitarti a separare comunicazioni professionali da comunicazioni di condominio.

sarà poi un amministratore "esperto" e "anche avvocato", ma può essere che sia solo "furbo".

comunque la comunicazione "pulita" per antonomasia è la raccomandata a/r "alla francese" (foglio ripiegato in tre parti senza busta) se uno vuole essere sicuro.

fra persone corrette potrabbe bastare anche una telefonata ...

Si, il ns. c/c postale ci permette di avere la "psw complementare" solo che l'amministratore uscente mi ha impedito di inviarmela. Col nuovo come ti comporteresti? Hai perfettamente ragione su tutto per quanto riguarda la Pec. Ho una pec e una email condominiale che un un condomino privilegiato mi ha fornito, ma come faccio a sapere che funzionano? Lo vorrei chiedere all'amministratore attuale "furbetto" se sono attive ma se non dovesse rispondere vorrei usare a questo punto la sua Pec, perchè se il sito non funziona, come ho già detto e non per mia colpa, perchè devo spendere danaro per le raccomandate? Cosa ne pensi? Inoltre vorrei chiedere all'amministratore di porre in esecuzione la delibera di cui sopra per attivare il sito e cosa succede se non mi risponde e non lo fa? Ti ringrazio sei stato molto chiaro e ti condivido. Grazie

Si, il ns. c/c postale ci permette di avere la "psw complementare" solo che l'amministratore uscente mi ha impedito di inviarmela. Col nuovo come ti comporteresti? Hai perfettamente ragione su tutto per quanto riguarda la Pec. Ho una pec e una email condominiale che un un condomino privilegiato mi ha fornito, ma come faccio a sapere che funzionano? Lo vorrei chiedere all'amministratore attuale "furbetto" se sono attive ma se non dovesse rispondere vorrei usare a questo punto la sua Pec, perchè se il sito non funziona, come ho già detto e non per mia colpa, perchè devo spendere danaro per le raccomandate? Cosa ne pensi? Inoltre vorrei chiedere all'amministratore di porre in esecuzione la delibera di cui sopra per attivare il sito e cosa succede se non mi risponde e non lo fa? Ti ringrazio sei stato molto chiaro e ti condivido. Grazie

io gliela chiederei in quanto già in possesso di altri condomini: se c'è da pagare una cauzione o una cifra una tantum (probabile) per averla, chiedi a chi già ce l'ha.

per le comunicazioni io spedirei una bella raccomandata alla francese con a/r: vero che spendi, ma per lo meno elimini tutte le furbate.

se non attiva il sito e se non sei solo, puoi proporre la revoca per inadempienza in assemblea o in caso estremo al giudice per inadempienza (ma sono costi ...)

Farò' come tu dici: raccomandata ma no in folio perché ci sono gli allegati vorrei farti leggere la mia lettera ma credo che non si può'? Purtroppo sono solo insieme a 3 o 4 condomini. Sono stanco capisco gli altr quando asseriscono: è' meglio pagare! Sono intelligenti più di me forse, fanno bene sono più tranquilli? Prima si diceva che ciò' che faceva più' paura era "l'ignoranza" oggi invece possiamo dire che per vivere meglio dobbiamo cercare o nascere ignorante. Ciao e sempre grazie.

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