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botchmania

Sfratto a nullatenente e mancanza di manutenzione della casa

Salve,

vi contatto perché da poco ho finito gli studi e sono riuscito a trovare lavoro nella mia città nativa dove penso di vivere con i miei genitori per qualche anno in attesa di momenti migliori. Infatti, mio padre ha difficoltà economiche e fino ad oggi è riuscito a pagare l'affitto della casa grazie all'aiuto della nostra famiglia. Ora che io lavoro posso provvedere a questa esigenza, ma riceverò il primo vero stipendio (il primo vero è stato per una decina di giorni) che mi consente di risolvere gli oneri con il padrone di casa che deve ricevere tre mensilità.

Oggi ho chiamato e mi ha risposto sua figlia dicendo che devo rivolgermi a Lei e anzi nemmeno perché ha presentato la richiesta di sfratto ieri. Gli ho detto che ora che lavoro posso provvedere al pagamento e nel giro di un paio di mese e grazie all'aiuto dei miei parenti posso annullare i debiti per poi essere regolare, ma pagare le spese giuridiche mi mette in difficoltà perché è quasi un altro affitto.

Gli ho chiesto più volte di ripensarci, ma non ha voluto sentire ragioni dicendo che la pratica è già stata avviata e che non vuole ritrattare.

Sinceramente, visto che sono io a gestire queste situazioni da oggi in poi, non ho alcuna intenzione di avere a che fare con una persona che non vuole ascoltare il buon senso e fa uno sfratto non necessario visto che avrei provveduto a pagare una mensilità la settimana prossima, un'altra a fine mese e le altre due il mese prossimo tornando perfettamente in bilancio, ora che è possibile farlo e con uno sforzo dei miei parenti che poi ripagherei in futuro.

Ma nulla.

Il firmatario del contratto è mio padre, ha 65 anni anni e va in pensione con l'assegno sociale a breve (Settembre/Ottobre può fare la richiesta). Lui è nullatenente e ha un reddito molto basso inferiore ai 5.000€ sicuramente. Vorrei quindi sapere cosa accade se ci facessimo sfrattare e non pagassimo. E soprattutto in quanto tempo saremmo costretti a lasciare la casa.

Sinceramente mi dispiace fare questo, però ho cercato di chiudere la cosa in maniera logica facendogli capire che le spese processuali sono un altro affitto che potrei dare a loro e nel giro di un paio di mesi avrebbero tutti i soldi e soprattutto pagamenti precisi perché adesso la mia famiglia se lo può permette, ma se non vogliono sentire ragioni, non voglio essere schiavo del mio padrone di casa che non usa il buon senso e non ha alcun rispetto per due persone anziane nulla tenenti.

Inoltre, a Febbraio, quando mio padre pagò l'affitto, ed era in perfetta regola, gli presentò il problema della muffa sui muri e delle persiane che ogni tre mesi si rompono in continuazione da 10 anni Ricevette come risposta "Voi ve ne potete pure andare perché io non ho soldi e sistemo nulla". Parole confermate anche da mia madre presente quel giorno. Può essere questo usato in qualche modo per cercare quantomeno di fargli comprendere che il nostro vero obbiettivo è quello di pagare senza metter in mezzo le spese processuali?

 

In aggiunta, nel caso non pagassimo, l'assegno sociale di mio padre potrebbe essere intaccato?

 

Grazie per l'attenzione.

Mio padre ha il proprio negozio intestato, ma questo è stato bloccato dall'ufficio delle entrate tempo fa per delle morosità (riguardanti tasse di lavoro credo).

Il padrone dell'immobile si può rivalere su quell'unica proprietà (immagino che abbia priorità l'ufficio delle entrate) ?

 

Per quanto mi riguarda, il problema non è lasciare l'abitazione che comunque posso fare anche grazie al tempo di grazia. Mi infastidisce che non ci sia stata inviata alcuna raccomandata di richiesta di pagamento, ma soltanto una telefonata a mio padre con minacce di andare dall'avvocato (cosa fatta un paio di volte). Praticamente è diventata una prassi per fare una cattiveria alla mia famiglia che cerca sempre di pagare ma che fino ad oggi ha avuto delle difficoltà. Come detto, siamo in affitto qui da oltre 10 anni e li han ricevuti tutti i soldi. La mania di andare dall'avvocato è nata negli ultimi due anni.

Sinceramente vorrei che non vedessero un centesimo di tutta questa storia, perché lo scopo non è più quello di aver pagato l'affitto, ma fare del male gratuito. La telefonata intercorsa oggi ne è la prova visto che avevo telefonato non sapendo che avessero contattato l'avvocato proprio per pagare e risolvere questo problema mostrandogli il mio interesse alla causa.

Il firmatario del contratto è mio padre, ha 65 anni anni e va in pensione con l'assegno sociale a breve (Settembre/Ottobre può fare la richiesta). Lui è nullatenente e ha un reddito molto basso inferiore ai 5.000€ sicuramente
Mio padre ha il proprio negozio intestato, ma questo è stato bloccato dall'ufficio delle entrate tempo fa per delle morosità (riguardanti tasse di lavoro credo).

Il padrone dell'immobile si può rivalere su quell'unica proprietà (immagino che abbia priorità l'ufficio delle entrate) ?

Devi deciderti, o tuo padre è proprietario di un negozio oppure è nullatenente. Una cosa esclude l'altra.

 

Ad ogni modo, certamente il tuo locatore può rivalersi sul negozio anche se già oggetto di pignoramento. Nel momento in cui andrà all'asta il ricavato della vendità sarà suddiviso tra i debitori, in parti e modi che deciderà il giudice.

Per quanto riguarda la vostra permanenza nell'immobile senza pagare l'affitto, i canoni non versati non faranno altro che accrescere la quota che il proprietario percepirà dalla vendita all'asta del negozio.

Mi è stato riferito dopo del negozio.

Per quanto riguarda, invece, i muri pieni di muffa e serrande rotte da quando siamo entrati in casa, che obblighi ha il locatore?

Ipotizzando che io sia in pari con il mio affitto e voglio che vengano sistemati questi problemi, lui può decidere di non riparare nulla o ha un obbligo che gli impone di farlo? Per esempio, la muffa è nella stanza da letto e a me pian piano sta venendo una bronchite visto che già da un mese comincio a soffiarmi il naso ogni giorni e tossire pur non avendo alcun raffreddore da mesi.

E nel caso non voglia ripararlo come già detto, come posso agire?

Salve forum,

ho un problema con l'inquilino di un'appartamento in affitto; costui contesta ke l'appartamento è invivibile in quanto pieno di muffa in tutte le stanze colpevolizzando la struttura dell'immobile stesso fatta male!!!

Ho visitato l'appartamento e il problema più accentuato e ben visibile sussiste solamente su di uno spigolo nel soffitto della cucina, nel bagno e nella camera ci sono piccole tracce sempre sugli spigoli, ma questa volta in basso, vicino al pavimento.

L'immobile esistente da 45 anni, non ha mai avuto problemi di questo tipo..... è stato ristrutturato anke 5 anni fa ma non nella struttura vera e propria, ma bensì internamente compresi nuovi infissi con vetro a bassa emissione ecc....

lo stesso appartamento è stato utilizzato, dopo la ristrutturazione dal proprietario per 3 anni circa, poi da un affittuario per un anno e per altri due dall'attuale inquilino ke contesta ora questo problema; queste sono le sue abitudini: durante l'inverno appena trascorso, non ho mai visto arieggiare la casa (io abito al piano terra), all'interno se ne stava con il riscaldamento a 25 °C e in t-shirt a manica corta e deduco quindi ke la causa della muffa derivi proprio dalle abitudini sbagliate!!! faccio presente ke l'appartam. in questione si trova lato sud quindi anke molto soleggiato durante l'intera giornata (l'appartam. dello stesso piano lato nord non ha il problema in questione!!!)

Ora devo dimostrare ke la causa è dovuta, non alla struttura dell'immobile (come lui contesta) ma da come è stata tenuto l'appartamento!!!

Avete qualke consiglio da darmi?

 

Ringrazio anticipatamente

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